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<div class="v1pre"><a href="https://www.giustiziainsieme.it/it/ordinamento-giudiziario/2977-i-diritti-sotto-attacco" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Prospettive dal buio che stiamo attraversando</a><br /><br />di Antonello Cosentino</div>
<div class="v1pre">(Intervento al IV Convegno di Area DG)</div>
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<div class="v1pre">«<span style="font-size: 10pt;">La polemica sulla giurisprudenza creativa è una polemica che non tiene conto della considerazione semplice, che deriva dalla lettura delle sentenze di legittimità, che la giurisprudenza non ha mai preteso di svolgere una funzione nomopoietica. La Cassazione ha ripetuto più e più volte che l’interprete non può assegnare a una disposizione un significato che non corrisponda ad uno dei possibili significati attribuibili al testo della disposizione stessa. Nonostante questo, che dovrebbe chiudere il discorso, assistiamo quotidianamente da parte del mondo politico e di alcuni settori dell’accademia, alla riproposizione dello stereotipo del giudice che si inventa le norme, del giudice che fa operazioni di diritto creativo. Sono polemiche che riecheggiano l’assunto di Raymond Carré de Malberg che all’inizio del Novecento, diceva “Il giudice applica la legge, non la Costituzione”.»</span></div>
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