<html><head><meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /></head><body style='font-size: 10pt'>
<div class="v1pre" style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica, arial, sans-serif;"><a href="https://www.giustiziainsieme.it/it/costituzione-e-carta-dei-diritti-fondamentali/2976-il-ruolo-della-giurisprudenza-di-merito-per-la-tutela-e-la-promozione-dei-diritti-anche-in-un-orizzonte-sovranazionale" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Il ruolo della giurisprudenza di merito per la tutela e la promozione dei diritti anche in un orizzonte sovranazionale </a></span><br /><span style="font-family: helvetica, arial, sans-serif;">di Matteo Frasca</span><br /><br /><span style="font-family: helvetica, arial, sans-serif;">«Arginare il timore di sconfinamenti interpretativi con norme più dettagliate possibili può trasformarsi in un rimedio peggiore del male in quanto una pur minuziosa regolamentazione quasi mai riesce a esaurire l'imprevedibile concreto atteggiarsi delle fattispecie e, in un singolare processo di eterogenesi dei fini, rende inevitabile per il giudice di ricercare altrove la soluzione, mentre l'adozione di norme di principio suscettibili di adattarsi elasticamente al divenire della realtà restituisce alla interpretazione la sua funzione più genuina di individuazione della regola da applicare al caso concreto.</span><br /><br /><span style="font-family: helvetica, arial, sans-serif;">Così i confini tra la funzione del giudice e quella del legislatore finiscono con l'apparire meno netti di quanto in passato si fosse tradizionalmente inclini a riconoscere.»</span><br /><br /></div>
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