<html><head><meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /></head><body style='font-size: 10pt'>
<p class="text-justify" style="text-align: justify;"><a href="https://www.giustiziainsieme.it/it/cultura-e-societa/3025-razzismo-antisemitismo-taradel"><strong>Il sonno della ragione. Razzismo, antisemitismo e Shoah </strong></a></p>
<p class="text-justify" style="text-align: justify;"><strong>di Ruggero Taradel</strong></p>
<p class="text-justify" style="text-align: justify;">«Se il Giorno della Memoria ha un senso, lo ha se riesce a far sì che il ricordo dell'Olocausto non sia statico, qualcosa cioè che richiama la mente delle nuove generazioni solamente un nucleo concluso di eventi, di cui rispolverare periodicamente in astratto la rimembranza; esso deve piuttosto farsi ricordo dinamico, che corrisponda a un'attività <em>in fieri</em> intenta non solo a gettar luce su aspetti della storia di questo evento, che tuttora rimangono nell'ombra, ma che invita a domandarsi cosa rappresenti, in concreto, questa catastrofe per noi.»</p>
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</body></html>