<html><head><meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /></head><body style='font-size: 10pt'>
<p class="text-justify"><a href="https://www.giustiziainsieme.it/it/diritto-e-processo-amministrativo/3142-gli-impianti-minimi-nel-servizio-di-gestione-integrata-dei-rifiuti-tutela-dellambiente-e-promozione-della-concorrenza-tra-potere-di-direttiva-dello-stato-pianificazione-regionale-e-regolazione-di-arera-commento-a-cons-st-sez-ii-12-dicembre-2023-n-10734"><strong>Gli impianti “minimi” nel servizio di gestione integrata dei rifiuti. Tutela dell’ambiente e promozione della concorrenza tra potere di direttiva dello Stato, pianificazione regionale e regolazione di ARERA (nota a Cons. St., sez. II, 12 dicembre 2023, n. 10734)</strong></a></p>
<p class="text-justify"><strong>di Saul Monzani</strong></p>
<p class="text-justify">Sommario: 1. Premessa. La classificazione degli impianti di trattamento secondo la regolazione ARERA. - 2. Il principio di evidenza pubblica in rapporto ai principi di prossimità e libera circolazione dei rifiuti urbani. La illegittimità di regimi di privativa non giustificati. - 3. La <em>governance</em> “multi-livello” del servizio di gestione integrata dei rifiuti. La ritenuta carenza di potere, anche implicito, di ARERA in tema di impianti “minimi”. - 4. Il meccanismo degli impianti “minimi” quale strumento di natura regolatoria al servizio della pianificazione regionale nel quadro delle direttive statali. La ricomposizione della <em>governance</em> “multi-livello”.</p>
</body></html>