<html><head><meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /></head><body style='font-size: 10pt'>
<p class="text-justify" style="text-align: justify;"><a href="https://www.giustiziainsieme.it/it/processo-penale/3205-lo-stato-dellarte-sui-criteri-di-priorita-nellazione-penale-evoluzione-storica-e-prospettive-future-federica-antonia-orlacchio"><strong>Lo stato dell’arte sui criteri di priorità nell’azione penale: evoluzione storica e prospettive future</strong></a></p>
<p class="text-justify" style="text-align: justify;">di Federica Antonia Orlacchio</p>
<p class="text-justify" style="text-align: justify;"><strong>Sommario:</strong> 1. I criteri di priorità quale possibile soluzione alla lenta erosione dell’art. 112 Cost. – 2. Gli sforzi organizzativi della Procura torinese – 3. L’opinabile assenza di una base normativa: un quadro incerto – 4. L’insoddisfazione resta: è necessaria una cornice legislativa – 5. Il modello statico del d.d.l Bonafede: una delega in bianco per le Procure – 6. Le scelte della Commissione Lattanzi – 7. La stabile cornice parlamentare della l. 27 settembre 2021, n. 134 – 8. I dubbi permangono – 9. Considerazioni a caldo sul d.d.l S-933 – 10. Valutazioni conclusive: i nodi da sciogliere </p>
<p><br /></p>
</body></html>