<html><head><meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /></head><body style='font-size: 10pt'>
<p class="text-justify"><a href="https://www.giustiziainsieme.it/it/diritto-e-processo-amministrativo/3339-interesse-a-ricorre-dei-comitati-ambienta-e-criterio-della-vicinitas-gabriele-torelli"><strong>L’interesse a ricorrere dei comitati ambientalisti in relazione al criterio della <em>vicinitas </em>(commento a Cons. Stato, sez. IV, 7 agosto 2024, n. 7033)</strong></a></p>
<p class="text-justify"><strong>di Gabriele Torelli</strong></p>
<p class="text-justify">Ai fini dell’ammissibilità del ricorso, il comitato ambientalista deve dimostrare di vantare un interesse ad agire, dipendente dalla concreta ed attuale lesione della propria posizione soggettiva. Tale interesse, che deve sussistere dal momento della proposizione della domanda giudiziale e permanere fino al momento della decisione, si configura nell’accertamento della rappresentatività del territorio di riferimento e nella effettiva lesività dei provvedimenti impugnati per l’area nella quale vivono gli associati.</p>
<p class="text-justify">Sommario: 1. Il fatto. – 2. I comitati quali soggetti titolari di autonome posizioni giuridiche soggettive. – 3. La legittimazione processuale dei comitati per vicende ambientali tra interesse a ricorrere e <em>vicinitas</em>. – 4. Interesse a ricorrere, profili di carattere soggettivo della giurisdizione e un (possibile) pericoloso arbitrio. </p>
</body></html>