<html><head><meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /></head><body style='font-size: 10pt'>
<div class="entry-header">
<h2><a href="https://www.giustiziainsieme.it/it/costituzione-e-carta-dei-diritti-fondamentali/3460-la-disciplina-nazionale-in-tema-di-accesso-ispezioni-e-verifiche-fiscali-articolo-8-cedu-ginevra-iacobelli">La disciplina nazionale in tema di accesso ispezioni e verifiche fiscali non è conforme all’articolo 8 della Convenzione Europea dei diritti dell’Uomo</a></h2>
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<p>di Ginevra Iacobelli</p>
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<p class="text-justify"><em>Nel caso <a href="https://i2.res.24o.it/pdf2010/S24/Documenti/2025/02/07/AllegatiPDF/Italgomme.pdf">Italgomme pneumatici s.r.l. e altri contro Italia</a>, la Corte Europea dei diritti dell’Uomo ha evidenziato che in tema di accesso, ispezioni e verifiche fiscali il quadro normativo interno viola l’articolo 8 della CEDU, avendo conferito alle autorità nazionali un margine di discrezionalità illimitato, senza fornire, di contro, adeguate garanzie procedurali, giurisdizionali o giustiziali al contribuente.</em></p>
<p class="text-justify"><em>La sentenza è dirompente non solo per i principi espressi, ma per le modalità in cui questi sono resi. Spogliandosi della veste di giudice delle controversie individuali, la Corte di Strasburgo esprime un chiaro monito al legislatore nazionale, indicando la strada da perseguire nella riformulazione della legge. Si tenterà di evidenziare che, in attesa di una idonea novella legislativa, il rimedio può essere fornito sin da subito in sede giurisdizionale, interpretando la normativa vigente in chiave convenzionalmente orientata.</em></p>
<p class="text-justify">Sommario: 1. Premessa – 2. L’articolo 8 della Convenzione EDU e l’interpretazione della Corte di Strasburgo – 3. Il monito della Corte Edu al legislatore italiano e gli strumenti a disposizione del giudice nazionale.</p>
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