<html><head><meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /></head><body style='font-size: 10pt'>
<p class="text-justify"><a href="https://www.giustiziainsieme.it/it/cultura-e-societa/3479-i-viaggi-missionari-e-le-traversie-giudiziarie-di-paolo-un-pericoloso-agitatore-civis-romanus-sum-francesco-paolantonio"><strong>I viaggi missionari e le traversie giudiziarie di Paolo. Un pericoloso agitatore. “<em>Civis romanus sum</em>”</strong></a></p>
<p class="text-justify"><strong>di Francesco Paolantonio</strong></p>
<p class="text-justify">Rimanendo fedeli alla cronaca di Luca in Atti degli Apostoli, scopriamo che i primi guai di Paolo di Tarso con la giustizia iniziano nel corso del secondo viaggio missionario, che egli decide di compiere per far visita e rafforzare le comunità gesuane formatesi nell’area ricompresa tra la Cilicia, la Panfilia (regioni anatoliche collocabili nell’attuale Turchia meridionale), e l’isola di Cipro, durante la sua prima missione. Paolo, come di consueto assecondando una visione notturna, si spinge però ancora più a nord, in direzione della Troade (l’attuale penisola di Biga, sempre in Turchia), salpando da lì verso l’Ellade ed intraprendendo la predicazione in Macedonia, che era provincia romana.</p>
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