I nuovi Consigli Giudiziari
La riforma dell'Ordinamento Giudiziario ha ridisegnato i Consigli Giudiziari; ne ha accentuato la funzione di autogoverno decentrato, aumentato la durata (4 anni), il numero dei componenti (nel nostro distretto 7 giudicanti e 3 requirenti, senza distinzione di anzianità e categoria, oltre ai membri di diritto), allargato la composizione per talune materie alla rappresentanza dell'avvocatura, del mondo accademico e della magistratura onoraria, assegnato nuove competenze, sia connesse alla periodicità quadriennale delle valutazioni di professionalità di tutti noi ed alla temporaneità degli incarichi direttivi, sia in materia di sorveglianza sull'andamento degli uffici del distretto.
I prossimi Consigli Giudiziari sono un'occasione ed un dovere: per gestire responsabilmente la prerogativa dell'autogoverno, per concorrere al processo di trasformazione della giurisdizione e di miglioramento nell'organizzazione degli uffici, per tutelare le condizioni di lavoro dei magistrati negli uffici del nostro territorio, per indicare le situazioni locali di criticità della risposta giudiziaria.
- Il voto
La qualità dell'autogoverno dipende dalla nostra partecipazione.
Il lavoro quotidiano, per la gran parte di noi inaffrontabile con la ponderazione e la cura che la funzione richiede, e la disaffezione generata da pratiche "correntizie" non devono spingerci a rinunciare a partecipare all'autogoverno ed a scegliere i rappresentanti.
Le elezioni si terranno domenica 6 e lunedì 7 aprile, dalle ore 8 alle 14, nei seggi presso la Corte d'Appello di Bologna (per i magistrati in servizio a Bologna, Modena, Ferrara), presso il Tribunale di Forlì (anche per Rimini e Ravenna), e presso il Tribunale di Parma (anche per Reggio Emilia e Piacenza); chi è autorizzato a risiedere fuori sede può chiedere di esercitare il voto nella località di residenza, e non in quella di servizio.
Ogni elettore riceverà due schede, una per i magistrati giudicanti e l'altra per i requirenti; su ogni scheda potrà esprimere l'indicazione di voto di lista (scrivendo il nome della lista o il numero progressivo), e l'indicazione (una sola) del candidato, scrivendone nome e cognome.
Il sistema elettorale è proporzionale puro.
- I colleghi candidati nelle nostre liste
Interpretiamo le elezioni del Consiglio Giudiziario non come una competizione elettorale interna, ma come momento per delegare colleghi di valore a svolgere un incarico oneroso e fondamentale.
Movimento per la Giustizia e Magistratura democratica condividono l'attenzione per la gestione partecipata e trasparente degli uffici giudiziari, per il contrasto degli eccessi gerarchici, per la profonda responsabilità, da parte di chi amministra la Giurisdizione, verso la funzione ricoperta e verso i cittadini; questi tratti comuni hanno portato a presentare insieme un unico elenco di candidati.
I colleghi -la maggior parte dei quali non iscritti a correnti- dei quali abbiamo raccolto la disponibilità a candidarsi, condividono queste sensibilità, questo impegno, ed i contenuti riportati più esaustivamente in un programma di lavoro che verrà diffuso giovedì 3 aprile p.v. a Bologna, in occasione della presentazione delle liste da parte della Giunta distrettuale ANM.
Magistratura democratica - Movimento per la Giustizia
ELEZIONI DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO - 6 e 7 APRILE 2008
Lista Md-Movimento
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