Osservatorio sul rispetto dei diritti fondamentali in Europa
Newsletter n. 2/2007
Le ragioni e gli scopi dell'Osservatorio sul rispetto dei diritti fondamentali in Europa e i suoi soggetti promotori sono stati ampiamente illustrati nella prima newsletter uscita in marzo, pochi giorni prima delle celebrazioni del cinquantennale della firma dei Trattati di Roma.
Il sito web dell'Osservatorio www.europeanrights.eu, è ormai operativo e offre l'aggiornamento delle norme e degli atti europei rilevanti per il tema della tutela dei diritti fondamentali
Fra i documenti recentemente inseriti segnaliamo la Risoluzione del Parlamento europeo del 15 marzo 2007 "sul rispetto dei diritti fondamentali nelle proposte legislative della Commissione: metodologia per un controllo sistematico e rigoroso", la Risoluzione del 15 febbraio 2007 in materia di "rifiuti", il green paper della Commissione europea sui "diritti dei consumatori", che ha aperto un forum pubblico di discussione che terminerà in maggio.
Il sito offre anche la possibilità di consultare due documenti elaborati nell'ambito del forum lanciato dal green paper sulla "modernizzazione del diritto del lavoro", conclusosi nel marzo del 2007, il primo ad opera di un gruppo di docenti, magistrati e avvocati giuslavoristi italiani e il secondo ad opera dei magistrati di Medel.
Riteniamo che questo confronto allargato e preventivo sull'azione regolativa dell'Unione, attraverso momenti di dibattito introdotti da documenti aperti a pi soluzioni come i green paper, costituisca uno dei modi pi significativi per costruire e rafforzare una sfera pubblica europea, competente e in grado di far valere le proprie opinioni.
Sul fronte del Consiglio d'Europa vanno rimarcate le quattro Risoluzioni del Comitato dei ministri del 4 aprile 2007 riguardanti, rispettivamente, l'Italia, la Polonia, la Turchia e il rapporto fra Cipro e la Turchia.
Ancora, il sito ha aggiornato l'inserimento delle principali sentenze emesse dalla Corte di giustizia delle Comunità europee: tra le pi importanti richiamiamo la sentenza del 13 marzo 2007, Unibet, con la quale la CGCE è tornata a menzionare la Carta di Nizza, unitamente alle tradizioni costituzionali comuni e la sentenza del 27 febbraio 2007, Segi, che nell'ambito delle politiche del cosiddetto Terzo pilastro estende la competenza in via pregiudiziale della Corte agli atti che, pur qualificati come posizioni comuni, abbiano natura di atti produttivi di effetti giuridici per i loro destinatari.
Il medesimo lavoro di attualizzazione del materiale giurisprudenziale è stato condotto per la Corte di Strasburgo; tra le decisioni significative segnaliamo la seconda sentenza sul caso Scordino, con la quale la Corte europea dei diritti dell'uomo stabilisce criteri molto esigenti nel risarcimento del danno da espropriazione e la sentenza del 19 aprile 2007 Vilho Eskelinen e altri, che ha richiamato la Carta di Nizza e le "spiegazioni" allegate al Trattato costituzionale.
Il sito offre anche alcune decisioni non di matrice europea: la sentenza, molto discussa, della Corte internazionale dell'Aja sul massacro di Srebrenica, un provvedimento della Corte interamericana nei confronti del Cile e un resoconto sul primo atto di rinvio a giudizio adottato dalla Corte penale internazionale.
Per quanto riguarda le giurisprudenze nazionali, vale la pena di segnalare: per la Spagna una complessa decisione del Tribunal Supremo che, sulla base di una ricognizione della normativa europea in materia di terrorismo, valuta i provvedimenti adottati nei confronti di alcune associazioni basche (una opinione dissenziente in particolare valorizza la Carta di Nizza) e una sentenza della Audiencia Provincial de Sevilla che pure menziona la Carta di Nizza; per la Francia una decisione del Consiglio di Stato (che ha avuto una vasta eco nei media europei), che ribadisce l'orientamento del supremo organo amministrativo francese per il quale sarebbe necessario sindacare la compatibilità tra valori supremi della Costituzione francese e principi di diritto europeo; per la Gran Bretagna la decisone della House of Lords sul mandato di arresto europeo.
Per quanto riguarda l'Italia, il sito ha aggiornato la rilevazione delle decisioni pertinenti per la materia dei diritti fondamentali che attuino principi e/o norme di fonte sovra-nazionale della Corte costituzionale (si segnala fra queste la sentenza 117/2007 secondo la quale la recente giurisprudenza della Cedu in materia di processo contumaciale non comporta ulteriori modifiche al codice di procedura penale italiano) e della Corte di Cassazione. Tra le decisioni dei giudici di merito vogliamo portare l'attenzione del lettore su due decisioni: una sentenza della Corte di appello di Firenze in materia di ferie, che ha fatto applicazione della Carta di Nizza; una ordinanza della Corte d'appello di Milano sul cosiddetto diritto "alla interruzione della vita".
Nel sito sono stati inseriti anche gli studi della Cour de Cassation sulla penetrazione del diritto europeo (in particolare la Cedu) nell'ordinamento francese. Fra i commenti sono stati inoltre inseriti la rubrica di Oreste Pollicino riguardante la giurisprudenza delle Corti dell'Est (che riferisce, questa volta, sul diverso approccio delle Corti di Varsavia e di Brno al tema del mandato di arresto europeo), i già citati contributi sul green paper sulla modernizzazione del diritto del lavoro e i seguenti brevi saggi:
Gianfranco Amendola,La nozione di "rifiuto": Unione europea e Italia ai ferri corti.
Valentina Bazzocchi, Il caso Segi: verso l'interpretazione estensiva delle competenze della Corte di giustizia nel terzo pilastro
Giuseppe Bronzini e Valeria Piccone, Parlamento europeo e Corte di giustizia rilanciano la Carta di Nizza
Roberto Conti, L'interpretazione conforme e i dialoghi fra giudici nazionali e giudici sopranazionali
Fabio Licata, Il Consiglio di Stato francese tra costituzione nazionale e diritto europeo
Vito Monetti, Il primo rinvio a giudizio della Corte Penale internazionale
Giovanna Pistorio, L'influenza della Carta di Nizza nelle sentenze della Corte di giustizia in materia di uguaglianza e dignità della persona.
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Nota: Sul tema "The protection of Fundamental Rights in Europe" si segnala il corso della Summer School di Bertinoro, dall' 8 al 13 luglio 2007. Il programma è reperibile nel sito del CIRDCE.