Il Ministro della Giustizia si è riservato di dare il concerto sulla
nomina di Adriano Sansa a Presidente del Tribunale dei minorenni di
Genova, proposto dalla competente Commissione del Csm all'unanimità, all'esito della lettura della sentenza disciplinare che lo ha recentemente prosciolto.
Ovviamente ci auguriamo che tale pausa di riflessione abbia un esito
positivo, ma sin d'ora avvertiamo il dovere di dire che un'eventuale
omissione del concerto sarebbe decisione grave ed inaccettabile.
E' la Costituzione, come anche recentemente ribadito dalla Corte
Costituzionale, che riserva al Csm l'assegnazione dei magistrati e
quindi anche dei dirigenti degli uffici, ed il concerto si giustifica
unicamente in quanto la direzione degli uffici giudiziari attiene anche
all'amministrazione dei servizi che dipendono dal Ministero.
Un'eventuale mancato concerto può quindi dipendere solo dalla mancanza di un elemento essenziale del procedimento o da un'inidoneità relativa alle capacità amministrative del nominato, non il merito. Tanto meno possono contare le opinioni dell'interessato, o sue dichiarazioni (fatti da cui era nato il procedimento disciplinare).
Del tutto pretestuoso sarebbe poi il riferimento alla pregressa
esperienza di amministratore locale svolta da Adriano Sansa, risalendo
ormai a diversi anni addietro ed essendo stata seguita dal suo rientro
da tempo nella Corte di Appello di Genova con funzioni di consigliere.
Purtroppo non è il primo caso di diniego o ritardo del concerto (i casi
Galizzi e Lepore insegnano) e anche la presente vicenda va inquadrata nel progressivo tentativo di esautoramento del Csm.
Tali tentativi vanno respinti con la massima nettezza.
Per Adriano Sansa e per il Csm.