Con la legge finanziaria vengono tagliati i finanziamenti per la
giustizia, mentre seguita a mancare una incisiva ed efficace azione
sulla crisi di efficienza del servizio giustizia da parte del Ministro
della Giustizia, che in tal modo non adempie alla responsabilità
primaria che la Costituzione gli attribuisce.
Nel frattempo il Ministro spinge, evocando anche l'ipotesi del voto di
fiducia, perch il Senato approvi in tempi ristrettissimi e senza alcuna
apertura ad effettivi approfondimenti la controriforma dell'ordinamento
giudiziario
Una riforma organica dell'ordinamento giudiziario che assicuri una
migliore qualità della giustizia, è necessaria, ma essa deve essere
attuata nella salvaguardia dei principi costituzionali sulla
indipendenza della magistratura e sull'equilibrio tra le istituzioni
dello Stato, come è stato di recente autorevolmente ammonito dai
costituzionalisti riuniti a congresso.
Il presidente della Associazione dei professori di diritto
costituzionale, prof. Sergio Bartole. ha osservato "La riforma
dell'ordinamento giudiziario, in discussione al Senato, farebbe, se
approvata, ritornare l'Italia a prima di Montesquieu. . Se fossimo
nell'800 questa riforma potrebbe anche andare bene, ma nel 2000, di
fronte ai nuovi compiti del giudice, appare inadeguata e vetusta ".
Il pasticciato maxiemendamento presentato dal Governo, e dallo stesso
ulteriormente sub-emendato, è elusivo e deludente: esso si limita a
correggere incongruenze tecniche ed errori formali, elimina il
privilegio inaccettabile e palesemente incostituzionale per i magistrati
ministeriali, ma non tocca alcuno dei problemi di fondo.
Gli inviti al dialogo ed al confronto costruttivo lanciati dalle istanze
pi elevate delle istituzioni sono stati finora disattesi.
Le critiche dell'Anm non sono ispirate da rivendicazioni di categoria,
ma solo dalla consapevolezza, basata sull'esperienza, che la giustizia
resa ai cittadini, con questa riforma , funzionerà molto peggio.
Il sistema di carriera assurdo ed ingestibile, la struttura rigidamente
gerarchizzata del Pm, la separazione delle funzioni tra giudici e Pm
che, di fatto, si tradurrà in una separazione definitiva di carriere, il
sistema disciplinare fortemente condizionante l'indipendenza di
decisione dei magistrati: queste le linee portanti della controriforma
che pone in crisi il diritto dei cittadini ad avere un giudice
indipendente da ogni altro potere e opera nella direzione opposta a
quella di processi pi rapidi ed efficaci.
Assemblee sul tema " Crisi del servizio giustizia e controriforma
dell'ordinamento giudiziario" si tengono in tutti gli uffici mercoledì
27 ottobre dalle ore 12 alle ore 13 con temporanea sospensione delle
udienze.
E' l'occasione per il rilancio delle proposte alternative dell'Anm sulla
riforma dell'ordinamento giudiziario e per la raccolta di ulteriori
testimonianze sulla disfunzioni del servizio, in vista del nuovo libro
bianco che sarà diffuso in occasione della prossima inaugurazione
dell'anno giudiziario