Sempre dal volume "L'eresia di Magistratura Democratica. Viaggio negli scritti di Pino Borrè", (a cura di L.Pepino), Quaderni di ‘Questione Giustizia', Milano, Franco Angeli, 2001, riportiamo la avvertenza ( di Livio Pepino) ed il sommario
Il volume raccoglie alcuni tra i principali scritti e interventi di Giuseppe Borrè collegati con l'esperienza (l'eresia) di Magistratura democratica. Ma non è un amarcord rivolto ai compagni di strada di un irripetibile pezzo di storia. E', al contrario, un libro di attualità in cui si ritrovano i temi caldi di questi giorni: la nuova e la vecchia magistratura, la politicità della giurisdizione, l'uso promozionale del diritto, il garantismo, l'indipendenza dei magistrati e i suoi perché... Non per caso. Borrè è stato, infatti, un magistrato in qualche modo anomalo: pacato, colto, rigoroso, alieno da protagonismi (oltre che disinteressato alle stanze del potere e a ogni civetteria con i suoi frequentatori); in ciò, come nelle idee, radicalmente innovatore e in dura contestazione con il ruolo tradizionale del giurista. E' stato, in qualche modo, l'inveramento di un noto ritratto di R.C. Van Caenegem secondo cui "è innegabile che i giuristi siano spesso stati servi e strumento del potere, qualunque esso fosse; ma questo non significa che si debbano dimenticare quegli altri che hanno seguito la loro coscienza e le loro idee, indipendentemente da o perfino contro chi governava il mondo".
La scelta degli scritti da collocare in una antologia è sempre difficile; tanto più per un autore prolifico e dagli interessi multiformi come Borrè. Ho, dunque, dovuto limitarmi agli scritti di politica del diritto in senso lato: e tra essi ho effettuato una selezione tesa a toccare i profili principali della sua riflessione. A parziale integrazione delle omissioni ho predisposto una appendice con l'elenco degli scritti del settore..
Gli scritti proposti (alcuni dei quali inediti) coprono un periodo di quasi trent'anni, dal 1968 al 1996, ricco di trasformazioni anche per la magistratura. Di qui la scelta di collocarli in ordine cronologico (con due sole eccezioni, dovute all'opportunità di non separare temi connessi), di farli precedere da una introduzione dedicata ai passaggi fondamentali di quella storia e di accompagnarli, ciascuno, con una breve nota di contestualizzazione.
Nella selezione e predisposizione dei materiali e nella impostazione del lavoro mi sono stati di grande aiuto Carlo Verardi (a cui devo anche le note di contestualizzazione degli articoli sub 13, 14 e 15) e Fernanda Torres. Li ringrazio per la pazienza e per gli utili consigli.
Torino, marzo 2001
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SOMMARIO
avvertenza
L'attualità di un'eresia. Contributi per una storia
di Magistratura democratica, di Livio Pepino
Viaggio negli scritti di Giuseppe Borrè
1. La specializzazione del giudice (1968
2. Unità e varietà nella giurisprudenza. A proposito della cd rotazione in Cassazione (1971
3. Il processo del lavoro: le ragioni di una specialità necessaria (1973)
4. Lo sciopero dei magistrati (1975
5. La magistratura di fronte al terrorismo e all'eversione di sinistra (1981)
6. Mafia, ‘ndrangheta e camorra (1983
7. Il processo penale fra crisi e prospettive di riforma (1985)
8. La professionalità dei magistrati (1986)
9. C'è ancora una carriera in magistratura? (1986)
10. La difficile scelta tra Falcone e Meli (1988)
11. Giurisdizione, magistratura e difficoltà della democrazia (1988)
12. Csm e presidente della Repubblica. Il messaggio alle Camere del 26 luglio 1990 (1990)
13. Il giudice di pace: rilancio di un'ipotesi (1988)
14. Il giudizio di cassazione nel sistema delle impugnazioni: un primo tentativo di sintesi (1990)
15. La giustizia civile. Riforme mancate e tutela dei diritti (1993)
16. Le scelte di Magistratura democratica (1992)
17. Magistratura e Costituzione. Dalla continuità al nuovo (1993)
18. Md e Questione giustizia. I compiti che ci aspettano (1996)
19. Pesi e contrappesi: gli istituti di garanzia (1996)
Appendice
Giuseppe Borrè.
Scritti e interventi di politica giudiziaria e del diritto