Domenica sera è morto Leopoldo Elia, già Presidente della Corte
Costituzionale, parlamentare e poi ministro, ma soprattutto, appassionato e
instancabile difensore della nostra Costituzione, dei suoi valori e dei suoi
principi. Nel ricordo che ne fa oggi Gustavo Zagrebelsky, rammentando anche
il suo impegno diretto nella vita politica del Paese, è riportata una
considerazione che suona come utile monito per questi tempi: "La
Costituzione non vive di forza propria. Se non è sostenuta da una politica
conforme, è davvero solo un pezzo di carta, come purtroppo oggi rischia di
diventare".
La storia intera di Leopoldo Elia ci parla di questo impegno, di una
dedizione totale ed incessante, fino alla fine, prima per realizzarne il
disegno, poi per difenderla dallo stravolgimento minacciato, e sempre per
diffonderne la conoscenza, a tutti i livelli.
La Costituzione vive anche nell'amministrazione quotidiana della
giurisdizione: ed è anche compito nostro continuare a sostenerla ed a darle
forza, con tutta la nostra adesione e la nostra condivisione, perchè quelli
sono i valori in cui crediamo e su cui crediamo ancora si possa costruire
una società migliore.
7 ottobre 2008
Magistratura Democratica