"Il CSM in carica si è vista riconosciuta -suo malgrado- una funzione in qualche modo "storica": quella di dare applicazione ad una complessiva riforma dell'Ordinamento Giudiziario che attendeva da molti lustri l'adempimento delle prescrizioni della VII disposizione transitoria della nostra Carta fondamentale. L'impegno profuso nel trasformare le nuove disposizioni in "diritto vivente" senza perdere di vista le coordinate fornite dalla Costituzione è apparso assai consistente per quantità e non meno apprezzabile per qualità: uno sforzo che, pur essendo impensabile sia immune da rilievi critici, meriterebbe comprensione, collaborazione e sinergie piuttosto che censure le quali, oltre ad essere del tutto ingenerose, appaiono altresì destinate, in termini obiettivi ed al di là degli intendimenti, a suonare come forme di generale delegittimazione non solo per chi ha operato con abnegazione, ma anche per chi delle attività valutative del Consiglio sia stato oggetto. La evidente necessità che anche la critica (o l'autocritica) più accesa non perdano di vista queste coordinate consente dunque (meglio: impone) di manifestare tutto l'apprezzamento per il lavoro sin qui svolto dal CSM e dai Presidenti della V Commissione, ai quali va anche la solidarietà dei dirigenti deGLI Uffici del Pubblico Ministero del distretto Toscano e dei Magistrati che sottoscrivono.
Dr. Beniamino Deidda, Procuratore Generale di Firenze
Dr. Giuseppe Quattrocchi, Procuratore della Repubblica di Firenze
Dr. Aldo Cicala, Procuratore della Repubblica di Lucca
Dr. Ugo Adinolfi, Procuratore della Repubblica di Pisa
Dr. Francesco De Leo, Procuratore della Repubblica di Livorno
Dr. Piero Tony, Procuratore della Repubblica di Prato
Dr. Tito Salerno, Procuratore della Repubblica di Siena
Dr. Francesco Verusio, Procuratore della Repubblica di Grosseto
Dr. Pietro Allotta, Procuratore della Repubblica di Montepulciano