In data odierna compare su "Il Giornale" un articolo "Il partito dei giudici
si ritrova in chat per condannare sempre il cavaliere" in cui si fa riferimento
a commenti comparsi sulle mailing list dei Movimenti Riuniti e di Magistratura
Democratica. L’articolista riporta poi virgolettati interventi, attribuiti alla
newsgroup di M.D. (ed invece, ma la circostanza è, dal nostro punto di vista
irrilevante, comparsi in vari tempi sulla mailing list dei Movimenti).
Il livello di "spionaggio" e di denigrazione in tal modo raggiunto è davvero
inquietante e inaccettabile. La divulgazione dei messaggi ed il modo con cui
viene fatto è strumentale a presentare i nostri gruppi e l’intera magistratura
come estremista e inaffidabile.
Si tratta di un volgare attacco al diritto di riservatezza di magistrati che
hanno inteso esprimere la propria opinione all’interno di una cerchia limitata
e di un’aggressione alla libertà di manifestazione del pensiero.
Ho già preso contatti Mimmo Carcano, segretario dei Movimenti Riuniti, e credo
che dovremo prendere congiuntamente tutte le iniziative per tutelare la riservatezza
e la libertà di espressione e di discussione dei magistrati e delle loro liste.
Nel frattempo invito tutti i colleghi che intervengono nella lista a tener
conto che la delimitazione della mailing list agli iscritti non garantisce allo
stato un’adeguata riservatezza: nessuna autocensura, ma una inevitabile cautela.
Claudio Castelli Milano, 15 gennaio 2002.
IL SEGRETARIO NAZIONALE
Claudio Castelli