Verso il congresso: donne e politica, un progetto comune
Care amiche di Magistratura Democratica,
Siamo donne di Magistratura Democratica da tempo variamente impegnate nella vita politica della corrente e - ciascuna a suo modo - attente e partecipi al dibattito politico e culturale del paese, anche, ma non solo, nel mondo delle donne.
La maggioranza di noi è sempre stata restia, però, ad assumere cariche associative, soprattutto a livello nazionale. I motivi del nostro comportamento sono stati analizzati in tempi recenti, anche all'interno della corrente, con indagini sociologiche e dibattiti (basti citare quello del 17.4.04 a Milano, "Magistratura e differenza di genere", e lo scambio di messaggi sulla mailing list che lo hanno preceduto e seguito): ci accomuna la passione per la politica, ci distingue - da una parte degli uomini che la praticano - l'insofferenza per le sue modalità, spesso del tutto incompatibili con gli affanni delle nostre vite, divise fra lavoro professionale e lavoro di cura, ostinazione nel cercare di rendere un decente "servizio giustizia" e continuo senso di inadeguatezza.
Dell'assenza delle donne dagli scenari della politica si parla in ogni luogo della sinistra, o almeno se ne parla là dove il dibattito è pi fecondo e interessante. Se ne parla anche proponendo le quote, di candidatura o di risultato, quale elemento risolutore delle discriminazioni di genere.
Vorremmo che il dibattito non si riducesse solo al tema delle quote e alle differenze di pensiero esistenti, anche fra noi donne, su questo argomento, perch comunque non saranno le quote, di per sè sole, a provocare la partecipazione massiccia delle donne alla vita politica della corrente con un ruolo attivo.
Vorremmo partire da un'altra ottica, rovesciare il discorso, cominciare a parlare dei "modi del fare politica", che il pi delle volte disincentivano la nostra partecipazione; vorremmo affrontare il tema di una migliore organizzazione degli organismi collettivi-collegiali, proponendo, ad esempio, di limitare il numero degli incontri di persona, spesso inutili e ripetitivi, di far ruotare i luoghi di incontro (per favorire ogni tanto anche chi vive "in periferia"), di fissare orari che consentano di non dover pernottare fuori casa, di incentivare la comunicazione web, il forum telematico, gli approfondimenti via e.mail, con il massimo allargamento della discussione. Vorremmo che si rivedessero i criteri di selezione e di scelta dei colleghi da destinare a ricoprire incarichi in ambito professionale e associativo, favorendo chi possiede attitudini personali ed esperienze acquisite nell'ambito professionale e promuovendo anche la partecipazione di chi, pur meritevole, non si rende spontaneamente disponibile (le donne, si sa, raramente si propongono, raramente accettano un compito se non sanno di avere il tempo per affrontarlo con calma e serietà: bisogna tenerne conto).
Il decentramento delle decisioni e delle attività, oltre a favorire le donne , spesso pi restie a muoversi (per motivi, nobilissimi, che qui è del tutto inutile ripetere) è in linea con un'idea di democrazia partecipata, tema che è ormai nell'agenda politica di tutti, ma non ancora di MD. D'altronde proprio MD vive da tempo, nelle sedi locali (almeno così è certamente per Milano e Torino) una crisi di partecipazione generale e non solo del mondo femminile.
Cambiare i modi della politica potrebbe giovare a tutti.
In questa prospettiva, sarebbe bello e importante se, ad una modifica statutaria tesa a garantire la rappresentanza paritaria di genere negli organismi associativi, corrispondesse anche una effettiva disponibilità di noi donne magistrato a candidarci e a farci eleggere.
Rivolgiamo quindi un invito a tutte noi a riflettere su queste tematiche e a formulare proposte, scrivendoci per e.mail, partecipando al cogresso di Palermo di maggio 2005, nel quale vorremmo riuscire a costituire una rappresentanza differente, ma non settaria e minoritaria.
Serena Baccolini
Elisabetta Canevini
Cristina Canziani
Alba Chiavassa
Laura Curcio
Paola Gandolfi
Nicoletta Gandus
Giovanna Ichino
Bianca La Monica
Manuela Massenz
Elena Riva Crugnola
Rita Sanlorenzo
Anna Zamagni