[Area] R: Area sul sistema delle valutazioni di professionalità e sulle nomine

thorgiov thorgiov a libero.it
Mar 20 Set 2016 18:36:12 CEST


Il sistema della valutazioni di professionalità rappresenta il 
principale strumento di ferreo controllo delle correnti ( di tutte le 
correnti, compresa Area ) sui singoli magistrati. Infatti queste 
valutazioni costituiscono una sorta di piattaforma da cui partire per 
aspirare poi agli incarichi semidirettivi e direttivi. Si tratta di un 
cerchio senza uscita . Le correnti candidano i propri rappresentanti nei 
consigli giudiziari e li fanno eleggere dai propri simpatizzanti, che 
scelgono in base a criteri di convenienza e non certo sulla base della 
capacità dei candidati. I componenti dei consigli giudiziari fanno poi 
le valutazioni su quei simpatizzanti. Alcuni simpatizzanti, sulla base 
di quelle valutazioni, essendo anche molto ( ma proprio molto ) 
simpatici alle correnti, diventano dirigenti. Una volta diventati 
dirigenti formulano il primo parere sulla professionalità dei singoli 
magistrati, e quindi ne influenzano la carriera. Il sistema funziona e 
tiene benissimo perchè si basa sull'ambizione dei magistrati, che 
rappresenta il loro vero punto debole. Ora, io questa tensione non la 
chiamerei affatto ideale. Trovate voi un altro aggettivo, basta che non 
sia "ideale". Coinvolgere la componente forense nella valutazioni di 
professionalità significherebbe coinvolgere in questo giochetto non gli 
avvocati, ma gli Ordini professionali, che hanno un sistema di 
funzionamento molto simile a quello delle correnti della magistratura. 
Si tratterebbe quindi di premiare, ancora una volta, non il merito, ma 
la fedeltà. Come si suol dire, chi milita, merita.

FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )


Il 20/09/2016 17:54, riviezzo.ciro a virgilio.it ha scritto:
>
> Certamente il tema delle valutazioni di professionalità è centrale.
>
> C’è un palese tentativo in atto dei gruppi più retrivi di svalutare 
> l’importanza delle valutazioni di professionalità intermedie per due 
> motivi: “rassicurare” i colleghi in ottica clientelare e “sindacale”, 
> cercando facili consensi; lasciarsi le mani libere nei momenti di 
> selezione degli incarichi vari, perché in assenza di elementi certi le 
> scelte possono essere arbitrarie e rispondere a logiche di 
> appartenenza o di scambio. I pareri nei momenti del conferimento di 
> incarichi particolari diventano piatti e omologanti (chiunque ha 
> esperienza di consigli giudiziari sa che si lotta sulla base di 
> aggettivi più o meno  iperbolici, spesso tra eccezionale e 
> straordinario), se non si possono riempire di contenuti e di dati 
> sulla base dei pareri periodici. Ed è in questi momenti “neutri” della 
> carriera che è più semplice  mettere in evidenza le caratteristiche 
> precipue del singolo magistrato, che serviranno poi per le successive 
> scelte dell’autogoverno. Pertanto la semplificazione delle procedure 
> (ben possibile) non può significare semplificazione dei contenuti, 
> come molti vorrebbero.
>
> Bene, quindi, insistere sulle fonti di conoscenza ed ampliarle, bene 
> prevedere meccanismi di controllo del lavoro dei dirigenti, 
> costringendoli a evidenziare le caratteristiche specifiche dei 
> magistrati dell’ufficio.
>
> Ma soprattutto, al di là delle riforme, forte deve esser l’impegno 
> all’interno dei Consigli Giudiziari e del Consiglio Superiore, pur a 
> legislazione, primaria e secondaria, immutata, per evitare la 
> standardizzazione dei pareri intermedi e pretendere che siano seri e 
> specifici. Evitando una deriva "lassista" che spesso si intravede e 
> rinnovando la tensione ideale su questo tema. E' una questione su cui 
> è bene che i gruppi si dividano ed evidenzino con chiarezza e senza 
> ambiguità le loro posizioni.
>
> Ultima notazione sulla presenza degli avvocati nei C.G. : l’esperienza 
> concreta mi sembra dimostri che molti dei pericoli paventati non sono 
> reali, e che anzi il problema è dell’assenza di fatto, o almeno della 
> poca presenza, della componente forense nel lavoro dei C.G. . 
> Coinvolgerli di più nelle scelte importanti può essere uno stimolo a 
> collaborare di più e meglio.
>
>
> Ciro Riviezzo
>
>
>     ----Messaggio originale----
>     Da: "Coordinamento Area" <coordinamentoarea a gmail.com>
>     Data: 18-set-2016 8.58 PM
>     A: <area a areaperta.it>
>     Ogg: [Area] Area sul sistema delle valutazioni di professionalità
>     e sulle nomine
>
>
>>>     Il tema delle valutazioni di professionalità, su cui è in corso
>>>     un interessante e partecipato dibattito sulle liste,  è di tale
>>>     importanza per la magistratura da richiedere una discussione
>>>     ampia, serena e senza pregiudizi e la capacità di ciascuno di
>>>     confrontarsi  in modo costruttivo.
>>>
>>>     Con questo spirito intendiamo perciò fornire il nostro contributo.
>>>
>>>     Riteniamo che l’attuale sistema di valutazione di
>>>     professionalità debba essere migliorato e sotto questo profilo,
>>>     appaiono apprezzabili alcune _proposte della Commissione Vietti_:
>>>
>>>     - mantenimento della scansione quadriennale, con previsione di
>>>     ulteriori momenti di valutazione anche oltre la VII;
>>>
>>>     - accorpamento dei parametri diligenza ed impegno;
>>>
>>>     - arricchimento delle statistiche di elementi qualitativi (con
>>>     riferimento alla tipologia degli affari e dei provvedimenti
>>>     adottati);
>>>
>>>     - introduzione del principio di autonomia tra i procedimenti
>>>     disciplinari e le valutazioni di professionalità;
>>>
>>>     - semplificazione delle procedure relative ai pareri (intermedi)
>>>      di professionalità, nei casi in cui all' esito di “adeguato” il
>>>     Consiglio Giudiziario sia giunto all'unanimità.
>>>
>>>     Riteniamo invece che debba essere avviata una riflessione
>>>     attenta e scevra da pregiudizio con riferimento alla ventilata
>>>     abrogazione _dell’art. 16 d.lgs. del 2006 sui Consigli
>>>     giudiziari_, che oggi esclude la partecipazione degli avvocati
>>>     alle valutazioni di professionalità. Se è vero infatti che all'
>>>     autogoverno centrale partecipano i componenti laici, è anche
>>>     vero che a livello locale occorre evitare indebite intromissioni
>>>     ed interferenze inopportune, atte ad incidere sulla indipendenza
>>>     dei magistrati.
>>>
>>>     La riflessione dovrebbe piuttosto declinarsi sul tema della
>>>     possibile _integrazione delle fonti di conoscenza _e sulla
>>>     opportunità di introdurre tra queste le _segnalazioni di fatti
>>>     specifici_ provenienti dall’Ufficio giudicante o requirente
>>>     corrispondente e dall’Ufficio competente per le impugnazioni.
>>>     Già oggi, peraltro, il sistema prevede segnalazioni _per fatti
>>>     specifici_ da  parte dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati.
>>>
>>     Per questo appare apprezzabile  che l'emendamento inizialmente
>>     proposto da alcuni consiglieri di Area sia stato sostituito per
>>     iniziativa degli stessi consiglieri da un altro che ha poi
>>     ricevuto il voto dell'intero plenum. Nel testo approvato (con un
>>     solo voto contrario ed un  astenuto), infatti, si conferma la
>>     necessità di approfondire il  tema dell'allargamento delle fonti
>>     di conoscenza in materia di valutazioni di professionalità,
>>     impegnando sul punto la IV commissione
>>
>>>     Riteniamo che l’attuale sistema di valutazione di
>>>     professionalità debba essere migliorato anche introducendo
>>>     meccanismi che consentano di _valorizzare i rapporti dei
>>>     dirigenti come elementi di valutazione della loro
>>>     professionalità. _Pensiamo ad esempio che si debba
>>>     prevedere l’inserimento nel fascicolo personale dei dirigenti
>>>     dei rapporti che i Consigli Giudiziari o il CSM dovessero
>>>     valutare carenti e inadeguati. In altre parole: ci sembra giunta
>>>     l’ora di censurare quei dirigenti che fondano i propri rapporti
>>>     su vuote formule tipo “… ottenendo risultati più che
>>>     lusinghieri”, senza analizzare, come invece dovrebbero fare, “i
>>>     concreti risultati conseguiti  e comprovati da adeguata
>>>     documentazione”.
>>>
>>>>     Sotto il medesimo profilo riteniamo utile anche l’introduzione,
>>>>     in vista della conferma quadriennale o di  che li riguardino,
>>>>     il prelevamento a campione dei rapporti di professionalità
>>>>     predisposti dai dirigenti.
>>>>
>>>     Occorre, in definitiva , costruire una cultura della
>>>     valutazione, evitando di dare valore a “titoli” astratti, per
>>>     verificare le concrete ed effettive modalità con cui ogni
>>>     incarico o funzione sono stati svolti, spostando il baricentro
>>>     delle valutazioni da che cosa hanno fatto i candidati a come lo
>>>     hanno fatto e con quali risultati.
>>>
>>>     Aggiungiamo che per restituire trasparenza al sistema delle
>>>     nominesarebbenecessaria la più ampia _pubblicità degli atti_,
>>>     rendendo accessibili a tutti , nella loro completezza, le
>>>     pratiche relative all’attribuzione di incarichi direttivi, alle
>>>     nomine in Cassazione, alle nomine dei componenti delle
>>>     Commissioni di concorso. Al fine di salvaguardare la privacy
>>>     appare sufficiente prevedere la possibilità di formulare
>>>     singole, esplicite e motivate richieste di segretazione da parte
>>>     dei candidati, limitate a singole parti di atti e documenti che
>>>     riguardino questioni di salute, familiari o simili (gli unici
>>>     aspetti che meritano tutela sotto il profilo della privacy). Per
>>>     il resto, trattandosi di attività svolte nell’esercizio delle
>>>     proprie pubbliche funzioni, parlare di privacy appare un fuor
>>>     d’opera.
>>>
>>>     Area è l'unico gruppo ad essersi speso in tal senso, proponendo
>>>     un emendamento apposito che è stato bocciato da tutte le altre
>>>     componenti.
>>>
>>>     Infine riteniamo che, in vista delle valutazioni dei dirigenti,
>>>     sia giunto il momento di dare_spazio e voce anche ai magistrati
>>>     che hanno vissuto a contatto con il magistrato in valutazione_,
>>>     ovvero a quelli che lavorano nell’ufficio che un magistrato
>>>     aspira a dirigere.
>>>
>>>     Anche su questo il Gruppo di Area è l’unico ad averci provato,
>>>     trovando l’opposizione di tutti gli altri Gruppi.
>>>
>>>     È possibile – infatti - individuare alcuni momenti in cui
>>>     introdurre questa forma di partecipazione diretta
>>>     all’autogoverno, prevedendo la possibilità di presentare
>>>     segnalazioni su fatti specifici e osservazioni su circostanze
>>>     concrete (ovviamente non meri apprezzamenti positivi o negativi).
>>>
>>>     Ciò può avvenire in particolare:
>>>
>>>     _- in sede di conferma quadriennale_, poiché non ha senso
>>>     chiedere al dirigente un resoconto dell'attività svolta, dei
>>>     risultati raggiunti e delle buone prassi introdotte e applicate,
>>>     se poi non viene data la possibilità ai magistrati dell'ufficio
>>>     di dire la loro. Non  ha neppure senso chiedere al dirigente di
>>>     stilare un documento programmatico per il successivo
>>>     quadriennio, se poi non viene data la possibilità ai magistrati
>>>     dell’Ufficio di valutarne la fattibilità. Non si tratta di dare
>>>     un voto al progetto, ma di segnalare fatti e circostanze che lo
>>>     rendono adeguato o non adeguato.
>>>
>>>     _- alla fine del mandato dirigenziale o in occasione di nuove
>>>     domande per posti direttivi da parte di chi è già dirigente_,
>>>     arricchendo le fonti di conoscenza anche con le segnalazioni dei
>>>     magistrati che hanno lavorato a stretto contatto col dirigente,
>>>     giovandosi delle sue capacità o subendo le conseguenze negative
>>>     della sua incapacità; ancora una volta non una pagellina, ma la
>>>     segnalazione di fatti specifici ed elementi concreti sul modo in
>>>     cui quel  magistrato ha fatto il dirigente.
>>>
>>>     _- in occasione delle nomine dei direttivi_, quando l’aspirante
>>>     dirigente è chiamato a presentare le proprie proposte
>>>     organizzative per l’Ufficio. Quale migliore occasione, infatti,
>>>     per rendere quelle proposte conoscibili ai magistrati che
>>>     dovranno attuarle. Perché non consentire a quei magistrati di
>>>     fare valutazioni sulla correttezza dell’analisi e/o sulla
>>>     fattibilità delle proposte di coloro che aspirano a dirigerli.
>>>
>>>     Si  tratta di argomenti tutt'altro che semplici, sui quali è
>>>     necessario discutere tutti assieme, senza pregiudizi e senza
>>>     secondi fini . Soprattutto senza semplificazioni e battute ad
>>>     effetto che non mirano a fornire un apporto costruttivo, ma solo
>>>     a raccogliere facili consensi.
>>>
>>>     Il Coordinamento nazionale di Area
>>>
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