[Area] R: I: DECRETO N. 83/2016 - FORMAZIONE DEL COLLEGIO DELLE SEZIONI UNITE CIVILI IN MATERIA DI DISCIPLINA DEI MAGISTRATI - PROPOSTA DI MODIFICA TABELLARE -

Angela Barbaglio angela.barbaglio a giustizia.it
Mer 19 Ott 2016 10:25:30 CEST


Mi sembra il minimo del buon senso.

Troppo maiuscole Carlo

 angela

 

Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di carlocitt a alice.it
Inviato: martedì 18 ottobre 2016 19:08
A: 'Area'
Oggetto: [Area] I: DECRETO N. 83/2016 - FORMAZIONE DEL COLLEGIO DELLE
SEZIONI UNITE CIVILI IN MATERIA DI DISCIPLINA DEI MAGISTRATI - PROPOSTA DI
MODIFICA TABELLARE -

 

Allego copia del decreto con cui il Primo presidente della Corte di
cassazione ha proposto una modifica delle tabelle della Corte in materia di
formazione del Collegio delle Sezioni unite civile quando deliberano in
materia di disciplina dei magistrati.

Personalmente, nel mio minimo, aderisco entusiasticamente all’iniziativa del
Primo presidente (neppure per interesse personale perché sono ormai fuori
dalla Suprema).

E’ noto che la sagacia del Legislatore ha previsto per il procedimento
disciplinare il rito penale e la competenza a decidere delle Sezioni unite
civili: ma ciò attiene solo alla sensibilità estetica del pensiero di chi fa
le Norme.

Attiene invece al merito del problema la constatazione che spesso le
contestazioni disciplinari che riguardano i magistrati che svolgono funzioni
penali presuppongono una peculiare conoscenza anche pratica delle
fattispecie concrete che danno luogo ai rilievi e che debbono essere decise.

Non sempre, e non certo per incapacità ma perché appartiene alla natura
delle cose che solo l’esperienza specifica nel settore consenta di
apprezzare il disvalore di una determinata condotta e, comunque, le censure
che vengano rivolte ad una decisione della Sezione disciplinare, chi da
incolpato o da difensore penalisti è stato coinvolto nel giudizio di
legittimità ha avuto la certezza di essere “compreso”. Non foss’altro perché
altro è l’approccio inevitabilmente teorico-astratto alle questioni altro è
la conoscenza per precedente esperienza, diretta o indiretta.

Ovviamente, l’attribuzione di tutto il disciplinare di legittimità al penale
non muterebbe i termini del problema, quanto agli illeciti che trovano il
proprio presupposto nell’esercizio delle funzioni giurisdizionali civili.

Per questo sono davvero convinto che, a legislazione immutata, l’iniziativa
del Primo presidente sia provvida.

Forse sarebbe opportuno verificare l’effettivo consenso dei tanti magistrati
del merito, per supportare, sul piano culturale e tecnico specifico,
l’iniziativa quando dovrà confrontarsi con le valutazioni del CSM.

carlo citterio

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