[Area] Contro la proroga "ad personam" dei magistrati

thorgiov thorgiov a libero.it
Mar 25 Ott 2016 09:53:35 CEST


Nel settembre di quest'anno ho maturato i tre anni necessari per la 
legittimazione al trasferimento. Il decreto legge del Governo Renzi ha 
alzato questo periodo a quattro anni. Lo ha fatto su pressione dei capi 
degli uffici giudiziari e forse anche per sfavorire qualcuno nella corsa 
a un posto direttivo. Ora, a parte le ragioni, vere o presunte, di 
questa innovazione normativa, io l'ho vissuta come una profonda 
ingiustizia, perchè sono state cambiate le carte in tavola 
all'improvviso, senza far salve le posizioni già maturate. Sono stato 
danneggiato anche io. Ciò premesso, non mi verrebbe mai in mente di 
scioperare per questo motivo. Perchè non credo affatto che la nuova 
normativa concretizzi un attentato alla indipendenza della magistratura. 
Personalmente sono contrario alle proroghe, perchè alla fine favoriscono 
sempre qualcuno a discapito di altri, e certamente Renzi non ha il 
profilo dello statista. Ma se si vuole reagire la strada maestra è una 
sola : instaurare un giudizio , a cura dei magistrati che avrebbero 
voluto la proroga e non l'hanno ottenuta, e sollevare la questione di 
legittimità costituzionale, se la si ritiene fondata.  Sollecitare il 
CSM a revocare una revoca mi sembra una iniziativa abnorme. Il CSM deve 
prendere atto della nuova normativa, che la condivida o meno. Se i posti 
non sono più liberi non è che può bandire un concorso.

Francamente è proprio l'iniziativa di Area che crea sconcerto. Si tratta 
di una iniziativa di chiaro stampo corporativo, espressione di una 
magistratura sempre più autoreferenziale e chiusa in se stessa. In 
questo momento bisognerebbe pensare a ben altro. Fra poco più di un mese 
in Italia si vota per il referendum costituzionale. Gli sbarchi continui 
dei migranti mettono a dura prova l'unità europea, con l'intero Est 
Europa che si rifiuta di accoglierli e la creazione di nuovi muri. In 
America fra poco si deve scegliere il Presidente tra la Clinton e il 
Berlusconi statunitense. A Mosul l'ISIS uccide centinaia di civili per 
rappresaglia. L'aviazione russa e quella di Assad bombardano Aleppo 
causando continuamente vittime tra i civili. Bergoglio esprime 
pubblicamente e quotidianamente il suo dolore per queste vicende ( 
escluso il referendum, come è ovvio ). E Area che cosa fa ? Si mette a 
protestare perchè la proroga del collocamento in pensione ha riguardato 
solo alcuni magistrati e non anche altri che speravano di rimanere in 
servizio ! Addirittura preme sull'ANM perchè si faccia uno sciopero per 
questo motivo. Mi auguro che il sindacato non accolga queste spinte 
egoistiche che farebbero pensare ai cittadini che la magistratura 
costituisce un corpo separato interessato solo ai propri privilegi.

FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )


Il 24/10/2016 18:48, Reale Andrea ha scritto:
>
> Proprio nei giorni in cui tutti eravamo sgomenti per gravissimi 
> accadimenti che hanno sconvolto e ancora sconvolgono il mondo e anche 
> l’Italia, tra i quali il terremoto che ha distrutto Amatrice e 
> Accumoli, il Governo ha disposto la proroga dell'incarico di pochi 
> magistrati che occupano posti dirigenziali nella Corte di cassazione e 
> nella Procura Generale presso la stessa.
>
> La proroga è intervenuta, ancora una volta, quasi di nascosto a fine 
> agosto con un decreto d’urgenza che si presenta, sotto più profili, in 
> contrasto con la Costituzione e alza ancora più in alto l’asticella 
> della lesione all'indipendente esercizio della giurisdizione da parte 
> dei magistrati.
>
> Il decreto viola diversi principi e norme costituzionali, a cominciare 
> dal principio di uguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge 
> e alle norme sui limiti alla decretazione d’urgenza.
>
> Ma, in particolare, tra gli altri, viola anche l’art. 105 della 
> Costituzione, che affida le "assegnazioni" dei magistrati 
> esclusivamente al Consiglio Superiore della 
> Magistratura, rientrando in tale concetto la proroga di un incarico 
> oltre la sua originaria naturale scadenza.
>
> Purtroppo, non si può più dire, come avvenuto in passato, che sia la 
> prima volta nella storia della Repubblica che 
> magistrati vengano mantenuti nell'incarico mediante un provvedimento 
> emesso dal potere esecutivo.
>
> Purtroppo, quella “serie” già tristemente profetizzata di fronte a 
> fatti analoghi riceve, con il decreto legge 168 del 2016, la sua 
> massima spinta in avanti.
>
> Infatti, anche se indubbiamente di minore portata, la vicenda in esame 
> ha un precedente, quello relativo alla proroga dell’incarico 
> dell’allora Procuratore Nazionale Antimafia Pierluigi Vigna, disposta 
> con il decreto legge 314 del 2004.
>
> E di fronte a quel precedente si levò l’alta protesta di oltre 370 
> magistrati, che nell’appello a Vigna a dire no al provvedimento a lui 
> diretto evidenziarono il rischio della “/cancellazione 
> dell'indipendenza della magistratura (suscettibile di essere governata 
> dall'esterno con una accorta politica di conservazione nell'incarico 
> dei dirigenti graditi alle contingenti maggioranze politiche)/”.
>
> Occorre evitare, dunque, che si producano gli effetti di questa 
> ulteriore e finale spinta verso la “/cancellazione dell’indipendenza 
> della magistratura/”.
>
> Giusto e opportuno, pertanto, è l’appello a non accettare la proroga 
> rivolto al Primo Presidente della Corte di cassazione Giovanni 
> Canzio dal collega Dario Colasanti.
>
> Condividiamo in pieno tale appello e lo sottoscriviamo estendendolo a 
> tutti gli altri magistrati interessati dalla proroga nel loro 
> incarico, a cominciare dal Presidente Aggiunto della stessa Corte di 
> Cassazione Renato Rordorf e dal Procuratore Generale 
> Pasquale Ciccolo, certi che detti colleghi, dimettendosi dalla 
> magistratura alla data in cui avrebbero dovuto essere collocati a 
> riposo, sapranno dire di no a un provvedimento che, anche perché li 
> riguarda personalmente, lede le condizioni di indipendenza di tutti i 
> magistrati e incrina gravemente l’equilibrio predisposto dalla 
> Costituzione nell’esercizio delle funzioni sovrane.
>
> Ma, al di là delle possibili e volontarie attivazioni 
> delle responsabilità e dei doveri individuali, l’ora grave esige che 
> sia il Consiglio Superiore della Magistratura ad intraprendere le 
> dovute iniziative a salvaguardia del principio supremo della 
> separazione delle funzioni.
>
> Chiediamo al Consiglio Superiore della Magistratura, pertanto, di 
> fare la sua parte.
>
> Riteniamo che la strada maestra sia quella di proporre, nella sede 
> competente, conflitto di attribuzioni contro questa macroscopica 
> violazione delle sue prerogative, funzionali all’esercizio 
> indipendente della giurisdizione da parte di ciascun magistrato.
>
> Peraltro, poiché non si può escludere l’evenienza che la 
> Consulta dichiari inammissibile il conflitto sul rilievo dell’astratta 
> possibilità  di attivare il rimedio della proposizione della questione 
> di legittimità costituzionale nell'ambito di un giudizio comune, il 
> Consiglio dovrebbe anche dare seguito al concorso per i posti già 
> pubblicati con delibera del 7 luglio 2016 (tra i quali quelli di Primo 
> Presidente e di Presidente Aggiunto della Corte di Cassazione nonché 
> quelli di Procuratore Generale e Procuratore Generale Aggiunto della 
> Corte di Cassazione), revocando quindi la delibera del 22 settembre 
> 2016 con la quale è stata revocata l’anzidetta pubblicazione del 7 
> luglio 2016.
>
> Ma anche l’Associazione Nazionale Magistrati non può mancare di fare 
> la sua parte.
>
> Parte che, in questo caso più che mai, non può esaurirsi, come 
> purtroppo sempre più spesso è accaduto negli ultimi anni, nel 
> formulare sterili declamazioni.
>
> Chiediamo all’A.N.M., quindi, di fare qualcosa di concreto e, in 
> particolare, invitiamo la stessa ad impugnare dinanzi al Giudice 
> amministrativo la delibera del 22 settembre 2016 con la quale il 
> Consiglio Superiore della Magistratura, accettando di fatto gli 
> effetti del decreto legge 168 del 2016, ha revocato i concorsi già 
> banditi per i posti, tra gli altri, di Primo Presidente, di 
> Procuratore Generale, di Presidente Aggiunto e di Procuratore Generale 
> Aggiunto della Corte di Cassazione.
>
> *Affidiamo quanto precede alla valutazione di tutti gli operatori e 
> studiosi di diritto, a tutti i colleghi  e, in particolare, agli oltre 
> 370 colleghi che sottoscrissero l'appello a Pierluigi Vigna. A tutti 
> costoro chiediamo di dare forza a questo appello, sottoscrivendolo.*
>
> 1) Giuliano Castiglia (Tribunale di Palermo)
>
> 2) Massimo Vaccari (Tribunale di Verona)
>
> 3) Milena Balsamo (Tribunale di Pisa)
>
> 4) Nicola Saracino (Tribunale di Roma)
>
> 5) Andrea Reale (Tribunale di Ragusa)
>
> 6) Felice Lima (Tribunale di Catania)
>
> 7) Concetta Maria Ledda (Procura Generale di Catania)
>
> 8) Donato D’Auria (Tribunale di Pisa)
>
> 9) Andrea Mirenda (Tribunale di Verona)
>
> 10) Ida Moretti (Tribunale di Benevento)
>
> 11) Clementina Forleo (Tribunale di Roma)
>
> 12) Luciano Varotti ( Corte Appello di Bologna)
>
> *Chi è interessato può aderire all’appello anche sul 
> blog:****http://toghe.blogspot.it <http://toghe.blogspot.it/>/*
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