[Area] Questione morale e dirigenti degli uffici giudiziari
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Mer 26 Ott 2016 23:23:06 CEST
Questione morale e dirigenti degli uffici giudiziari
Nella seduta del 12 ottobre scorso il Plenum ha archiviato, con voto unanime, il procedimento ex art. 2 O.g per incompatibilità ambientale a carico di un aspirante dirigente al posto di Procuratore
della Repubblica di Cagliari, sede di Procura distrettuale.
La procedura era stata aperta nel corso dell’espletamento del concorso, allorquando il magistrato in questione era già stato proposto in quinta commissione a maggioranza, con il solo voto contrario dei consiglieri di Area e di un membro non togato.
L’archiviazione della pratica ex art. 2 con trasmissione degli atti al Procuratore generale per la valutazione dei profili disciplinari, perviene ad esito di una approfondita istruttoria, nella quale è emerso:
1) che l’aspirante alla Procura cagliaritana e già Procuratore della Repubblica di Nuoro intrattiene una frequentazione con un imprenditore indagato dalla DDA di Cagliari per riciclaggio con l’aggravante mafiosa per un gravissimo reato per fatti che riguardano l’Asl nuorese e da cui il procuratore di Nuoro avrebbe ricevuto tutti gli anni degli omaggi natalizi;
2) che inoltre intrattiene una “ sorta “ di amicizia con un facoltoso imprenditore del settore dei gioielli, aderente alla massoneria, “personaggio controverso e poliedrico, onnipresente nel piccolo contesto territoriale nuorese e, in misura minore, ma non certo irrilevante, nel più ampio scenario degli intrecci politici, affaristici e, per certi versi, criminali della intera regione sarda”;
3) che l’aspirante alla procura cagliaritana abita in una casa intestata ad una società anonima maltese ma, che, secondo la Guardia di Finanza apparterrebbe al figlio del predetto faccendiere massone;
4) che da un’intercettazione sarebbe emerso che l’aspirante alla procura cagliaritana avrebbe “raccomandato un medico per un importante concorso ( vicenda questa definita dalla Procura di Roma con richiesta di archiviazione della contestazione ex art 323 c.p….. con la motivazione secondo cui la raccomandazione in oggetto non integra gli estremi di reato “rilevando semmai solo ai fini disciplinari con valutazione rimessa agli organi titolari del relativi potere”) .
Area ritiene che il tema delle ‘frequentazioni’ e delle modalità di intrattenimento di rapporti con imprenditori e politici, chiami in causa un dovere fondamentale del magistrato, specie se dirigente, quale è la sua imparzialità e indipendenza.
La vicenda dimostra quindi come, specialmente nelle nomine dei dirigenti, il CSM debba prestare la massima attenzione al profilo etico degli aspiranti dirigenti, anzitutto attraverso l’ampliamento delle fonti di conoscenza, per assicurare che coloro che ricoprono così delicati e importanti incarichi prima che tecnicamente idonei alla funzione, siano e vengano percepiti, nell’ufficio ed all’esterno, come magistrati autorevoli, imparziali e indipendenti.
Perché la nomina di dirigenti non adeguati non solo mina la fiducia della società nella imparzialità e indipendenza giurisdizione, ma anche la fiducia dei magistrati nell’autogoverno.
Il Coordinamento nazionale di Area
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