[Area] Area sull'autonomia e l'indipendenza dei pubblici ministeri

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Lun 30 Gen 2017 17:44:27 CET


Area sull'autonomia e l'indipendenza dei pubblici ministeri

Desta preoccupazione il risalto mediatico che è stato attribuito ad alcuni
passaggi della relazione del Primo Presidente della Cassazione, rilanciati
dagli organi di stampa – vogliamo sperare al di là delle intenzioni del
Primo Presidente – come una richiesta di maggiori controlli sull’operato
dei pubblici ministeri e di interventi volti ad evitare l’eccessiva
spettacolarizzazione di alcune indagini e di alcuni processi.

Area ritiene che si tratti di spunti pericolosi e di ingiuste
generalizzazioni, che offrono una sponda a interventi normativi che
rischiano di incidere sull’indipendenza e l’autonomia dei magistrati
inquirenti.

Quanto ai maggiori controlli, seppure indicati dal Primo Presidente sotto
forma di *“finestre di controllo giurisdizionale nelle indagini” *e non come
veri e propri *“interventi di tipo gerarchico o disciplinare*”, non si vede
quali potrebbero essere gli ulteriori spazi per un intervento
giurisdizionale, nel corso delle indagini, aggiuntivi rispetto a quelli già
ampiamente previsti in materia di libertà personale, intercettazioni,
sequestri, durata delle indagini.

Quanto ai controlli interni di tipo gerarchico, proprio le cerimonie
d’inaugurazione dell'anno giudiziario hanno portato in questi giorni l'ANM
a ribadire i principi di eguaglianza tra i magistrati, che la Costituzione
vuole distinti solo per funzioni.

Eguaglianza e indipendenza dei magistrati sono dettati a garanzia di tutti
i cittadini: per questo riteniamo che non sia configurabile né auspicabile
un potere gerarchico di controllo e di ingerenza delle Procure Generali
sull'operato delle singole Procure della Repubblica, che operano assai
spesso in condizioni critiche, per i numeri cui devono fare fronte e per la
complessità dei fenomeni criminali sui quali devono intervenire.

Certamente l’attuale sistema consente tutti gli interventi necessari nel
caso in cui singoli pubblici ministeri assumano atteggiamenti scorretti ed
opachi o incorrano in gravi cadute di impegno e professionalità (anche nei
rapporti con i mezzi di informazione): in questi casi esistono già ampi
poteri di indirizzo (con la diffusione di linee guida atte a garantire
l’uniforme esercizio dell’azione penale) e controllo, che rendono doveroso
l’intervento da parte del capo dell’ufficio e delle procure generali.

Area ritiene semmai che, proprio al fine di salvaguardare l’autonomia
interna dei singoli pubblici ministeri (a garanzia dell’eguaglianza di
tutti i cittadini di fronte alla legge), sia necessario introdurre adeguati
momenti di verifica delle modalità concrete attraverso le quali i poteri di
indirizzo e controllo vengono esercitati da parte dei dirigenti, rendendo
effettiva la loro responsabilità.



Su questi temi, anche in vista della prossima adozione, da parte del CSM,
di una circolare sull’organizzazione degli Uffici di Procura, Area nei
prossimi giorni darà ulteriore divulgazione al documento finale di un fitto
seminario organizzato a Roma lo scorso giugno, favorendo il confronto e la
più ampia discussione.



Il Coordinamento nazionale di Area
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