[Area] Nota d'agenzia sul sit-in di ieri sotto Palazzo dei Marescialli.

massimiliano sicilia sternahirundo3 a yahoo.it
Ven 17 Feb 2017 20:23:51 CET



Roma. 1000 Giudici e Pubblici Ministeri in piazza Indipendenza chiedono le dimissioni del Ministro Orlando.
Agenpress – “E’ stata sollevata la questione della violazione della normativa comunitaria di fronte alla Commissione e si è avviata una pre- procedura di infrazione, con la quale ci contestano di aver utilizzato magistrati onorari come magistrati stabili. Chi fa ha fatto questo …… pensava che ciò avrebbe giocato a suo favore. Ma non funziona così….. la conseguenza rischia di essere l’aumento della precarizzazione, non una sua diminuzione. Perché la strada della stabilizzazione non la possiamo percorrere. E credo che non sareste d’accordo neanche voi”.
Con queste “belle parole” il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha annunciato la definitiva precarizzazione della magistratura onoraria italiana. Dopo anni di politiche dissennate, che hanno messo in ginocchio la giustizia italiana e demolito il sentimento di legalità che ancora albergava nei cuori dei cittadini onesti, la risposta dell’Onorevole Orlando è che i magistrati onorari (parola magica per celare quella più scomoda che meglio li descrive: “precari!”) possono restare a casa o, al massimo, affacciarsi in ufficio non più di 4 volte al mese!
Con questa abile mossa l’On. Orlando…indispettito dai magistrati onorari che hanno osato chiedere tutela alla Commissione europea e al Consiglio d’Europa, si appresta a negare loro quei diritti che, dopo anni di inerzia del Governo italiano, giudici e pubblici ministeri precari hanno dovuto chiedere fuori confine, denunciando anni di proroghe temporanee e di un trattamento economico vergognoso e rivendicando previdenza, assistenza in caso di malattia e gravidanza, inquadramento a tempo indeterminato, una retribuzione almeno dignitosa per chi deve decidere cause penali e civili di qualunque valore, che incidono sulla libertà personale e sui diritti personalissimi e patrimoniali degli altri cittadini
Ma cosa possono aspettarsi gli Italiani ancora per bene da questo sistema di Governo, che peraltro ha il volto di un esponente di primario livello del partito di maggioranza relativa, quel partito che un tempo si chiamava comunista e difendeva i diritti dei lavoratori e l’indipendenza della magistratura? Evidentemente le cose cambiano quando si è al potere e l’arroganza di cui si accusava gli altri diviene metodo di repressione dei diritti fondamentali e del dissenso. Non tanto parliamo dei nostri diritti di lavoratori, abituati a udienze fiume, che finiscono alle 20,30 di sera, a fronte di una retribuzione oraria equivalente ai voucher delle colf; ma parliamo dei diritti dei cittadini ad essere giudicati da giudici autonomi e imparziali, che vivano del proprio solo stipendio.
Come possiamo servire uno Stato che calpesta i propri magistrati senza sentirci complici di chi con essi calpesta anche la Costituzione sulla quale abbiamo studiato e giurato. In questa epoca in cui gli Studi accademici non sono più un requisito minimo per ricoprire l’incarico di Ministro della Giustizia, non ci sorprende vedere ignorati i principi fondamentali dello Stato e, con essi, le ragioni del patto sociale sotteso all’ordinamento democratico per il quale tanti Italiani veri hanno dato la vita! A questo attacco frontale contro l’ordinamento giudiziario, di cui rappresentiamo il 50% della forza lavoro intellettuale, rispondiamo con tre sole parole, fin troppo diplomatiche:
DIMISSIONI ! DIMISSIONI ! DIMISSIONI !

A chi si è risparmiato le fatiche degli studi universitari, affermandosi in politica con facili promesse, poi revocate secondo l’opportunismo della politica del momento, di una politica ottusa, che trascura l’interesse pubblico vero e accampa quello erariale a pretesto di controriforme che demoliscono l’ordine giudiziario, ricordiamo qualcosa che merita, se non lo sforzo di un esame universitario, almeno quello di una frettolosa lettura, per apprendere quello che hanno scritto i nostri Padri costituenti quando scrissero la Costituzione Repubblicana, e cosa promise chi oggi rinnega oltre a quei valori gli impegni contratti col Popolo italiano.
Con l’augurio che questa buona lettura lasci riaffiorare un sentimento necessario per darsi la spinta dal fondo ormai raggiunto e risalire in alto; una spinta che muova un sentimento di amore per la legalità, più di altri necessario quando si è sbagliato tutto e davanti c’è solo il definitivo sfaldamento della Cosa pubblica e dei suoi valori fondamentali; il sentimento della… …VERGOGNA!!
Raimondo Orrų, Presidente  Feder.M.O.T. - Federazione Magistrati Onorari di Tribunale


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