[Area] Nota d'agenzia sul sit-in di ieri sotto Palazzo dei Marescialli.

thorgiov thorgiov a libero.it
Sab 18 Feb 2017 10:08:39 CET


Troppa retorica ! Se è vero che le proroghe continue non sono 
giustificabili, occorre una scelta chiara : una volta scaduto il periodo 
di servizio dei magistrati onorari, bisogna assumerne altri.

FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )



Il 17/02/2017 20:23, massimiliano sicilia ha scritto:
>
>
> Roma. 1000 Giudici e Pubblici Ministeri in piazza Indipendenza 
> chiedono le dimissioni del Ministro Orlando.
>
> Agenpress – “E’ stata sollevata la questione della violazione della 
> normativa comunitaria di fronte alla Commissione e si è avviata una 
> pre- procedura di infrazione, con la quale ci contestano di aver 
> utilizzato magistrati onorari come magistrati stabili. Chi fa ha fatto 
> questo …… pensava che ciò avrebbe giocato a suo favore. Ma non 
> funziona così….. la conseguenza rischia di essere l’aumento della 
> precarizzazione, non una sua diminuzione. Perché la strada della 
> stabilizzazione non la possiamo percorrere. E credo che non sareste 
> d’accordo neanche voi”.
>
> Con queste “belle parole” il Ministro della Giustizia Andrea Orlando 
> ha annunciato la definitiva precarizzazione della magistratura 
> onoraria italiana. Dopo anni di politiche dissennate, che hanno messo 
> in ginocchio la giustizia italiana e demolito il sentimento di 
> legalità che ancora albergava nei cuori dei cittadini onesti, la 
> risposta dell’Onorevole Orlando è che i magistrati onorari (parola 
> magica per celare quella più scomoda che meglio li descrive: 
> “precari!”) possono restare a casa o, al massimo, affacciarsi in 
> ufficio non più di 4 volte al mese!
>
> Con questa abile mossa l’On. Orlando…indispettito dai magistrati 
> onorari che hanno osato chiedere tutela alla Commissione europea e al 
> Consiglio d’Europa, si appresta a negare loro quei diritti che, dopo 
> anni di inerzia del Governo italiano, giudici e pubblici ministeri 
> precari hanno dovuto chiedere fuori confine, denunciando anni di 
> proroghe temporanee e di un trattamento economico vergognoso e 
> rivendicando previdenza, assistenza in caso di malattia e gravidanza, 
> inquadramento a tempo indeterminato, una retribuzione almeno dignitosa 
> per chi deve decidere cause penali e civili di qualunque valore, che 
> incidono sulla libertà personale e sui diritti personalissimi e 
> patrimoniali degli altri cittadini
>
> Ma cosa possono aspettarsi gli Italiani ancora per bene da questo 
> sistema di Governo, che peraltro ha il volto di un esponente di 
> primario livello del partito di maggioranza relativa, quel partito che 
> un tempo si chiamava comunista e difendeva i diritti dei lavoratori e 
> l’indipendenza della magistratura? Evidentemente le cose cambiano 
> quando si è al potere e l’arroganza di cui si accusava gli altri 
> diviene metodo di repressione dei diritti fondamentali e del dissenso. 
> Non tanto parliamo dei nostri diritti di lavoratori, abituati a 
> udienze fiume, che finiscono alle 20,30 di sera, a fronte di una 
> retribuzione oraria equivalente ai voucher delle colf; ma parliamo dei 
> diritti dei cittadini ad essere giudicati da giudici autonomi e 
> imparziali, che vivano del proprio solo stipendio.
>
> Come possiamo servire uno Stato che calpesta i propri magistrati senza 
> sentirci complici di chi con essi calpesta anche la Costituzione sulla 
> quale abbiamo studiato e giurato. In questa epoca in cui gli Studi 
> accademici non sono più un requisito minimo per ricoprire l’incarico 
> di Ministro della Giustizia, non ci sorprende vedere ignorati i 
> principi fondamentali dello Stato e, con essi, le ragioni del patto 
> sociale sotteso all’ordinamento democratico per il quale tanti 
> Italiani veri hanno dato la vita! A questo attacco frontale contro 
> l’ordinamento giudiziario, di cui rappresentiamo il 50% della forza 
> lavoro intellettuale, rispondiamo con tre sole parole, fin troppo 
> diplomatiche:
>
> DIMISSIONI ! DIMISSIONI ! DIMISSIONI !
>
>
> A chi si è risparmiato le fatiche degli studi universitari, 
> affermandosi in politica con facili promesse, poi revocate secondo 
> l’opportunismo della politica del momento, di una politica ottusa, che 
> trascura l’interesse pubblico vero e accampa quello erariale a 
> pretesto di controriforme che demoliscono l’ordine giudiziario, 
> ricordiamo qualcosa che merita, se non lo sforzo di un esame 
> universitario, almeno quello di una frettolosa lettura, per apprendere 
> quello che hanno scritto i nostri Padri costituenti quando scrissero 
> la Costituzione Repubblicana, e cosa promise chi oggi rinnega oltre a 
> quei valori gli impegni contratti col Popolo italiano.
>
> Con l’augurio che questa buona lettura lasci riaffiorare un sentimento 
> necessario per darsi la spinta dal fondo ormai raggiunto e risalire in 
> alto; una spinta che muova un sentimento di amore per la legalità, più 
> di altri necessario quando si è sbagliato tutto e davanti c’è solo il 
> definitivo sfaldamento della Cosa pubblica e dei suoi valori 
> fondamentali; il sentimento della… …VERGOGNA!!
>
> Raimondo Orrù, Presidente  Feder.M.O.T. - Federazione Magistrati 
> Onorari di Tribunale
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