[Area] vicenda Mascolo - comunicato Giunta veneta ANM

thorgiov thorgiov a libero.it
Ven 24 Mar 2017 23:35:36 CET


"/mistero dei misteri è perché non debbano essere rifuse dallo Stato le 
spese ai processati innocenti: un fatto che non capirò mai. Forse 
perché, come dice qualcuno, gli imputati non sono mai innocenti./" Che 
razza di proposta è ? Questi sono i ragionamenti che favoriscono proprio 
la gente del tipo dei due gentiluomini a bordo della BMW che il collega 
Mascolo ha avuto la sfortuna di incontrare. Non bastava il gratuito 
patrocinio, ora lo Stato italiano, che è già in bolletta e che rischia 
di fare la fine della Grecia, dovrebbe farsi carico anche delle spese 
degli imputati che vengono assolti. Forse è un modo per assistere, più 
che gli imputati, i loro avvocati. Quanto al nemico, non è detto che sia 
quello che bussa alle nostre inermi porte. Spesso il vero nemico è 
quello interno. Quanto alle leggi e leggine che tutelano chi delinque, 
vogliamo dire con chiarezza quali sono ? Vogliamo dire quale è stato 
l'effetto disastroso della introduzione prima del Codice di procedura 
penale Vassalli e poi del principio costituzionale del giusto processo ? 
Vogliamo dire che chi oggi invoca il diritto di tutti i cittadini di 
armarsi ed invoca in tal modo la legge del Far West è lo stesso che ha 
fatto approvare queste norme e quindi ha distrutto il processo penale ? 
Prima si distrugge lo Stato, sostenendo che in Italia esiste una 
giustizia forcaiola, e poi si esalta la giustizia fai da te. Ho visto 
proprio poco fa una trasmissione ispirata a questa logica perversa.

Se il collega Mascolo ha deciso di armarsi, è una sua scelta, beninteso 
una scelta legittima perchè per legge i magistrati non hanno bisogno del 
porto d'armi. Deve però anche considerare che la pistola non è un 
semplice pezzo di ferro. Portare una pistola significa cambiare anche il 
proprio modo di vita. Ci si muove, si agisce diversamente quando si 
porta addosso un'arma da fuoco. E la pistola è un'arma a doppio taglio, 
perchè può essere utilizzata proprio dagli aggressori contro chi la detiene.

FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )


Il 24/03/2017 19:25, Vincenzo Sgubbi ha scritto:
>
> Cari colleghi,
>
> con una certa amarezza, comune a tutta la Giunta, vi riporto il 
> comunicato che abbiamo deliberato in tempi strettissimi in relazione 
> alla lettera che il collega Angelo Mascolo ha inviato alla Tribuna di 
> Venezia e che è stata ripresa da molti quotidiani anche nazionali. Vi 
> accludo anche il testo della lettera fatta pubblicare dal collega.
>
> Non credo siano necessari commenti.
>
> Roberto Terzo, presidente protempore
>
> *SEZIONE VENETA*
>
> //
>
> */Venezia, venerdì 24 marzo 2017/*
>
> */La Giunta Veneta dell’Associazione Nazionale Magistrati resta 
> sgomenta dinanzi alle esternazioni pubbliche del collega Angelo 
> Mascolo, dallo stesso inviate ai giornali locali, e se ne dissocia e 
> riservandosi di interessarne il collegio dei probiviri per le 
> valutazioni disciplinari./*
>
> */I magistrati veneti, a differenza del collega Mascolo, credono 
> profondamente nello Stato e si impegnano ogni giorno a difenderlo e a 
> difendere tutti i cittadini senza ricorrere alla violenza o alle forme 
> di vendetta e omicidio che il collega Mascolo richiama a sproposito e 
> pare anzi auspicare; lo fanno, ogni giorno, nel rispetto delle leggi e 
> dei principi di civiltà giuridica che connotano il nostro paese e che 
> hanno consentito di debellare il terrorismo politico e ridimensionare 
> la mafia./*
>
> */Contrariamente a quanto ritiene il collega Mascolo lo Stato esiste e 
> controlla saldamente il territorio. Grazie al sacrificio di 
> funzionari, forze dell’ordine e magistrati, lo Stato persegue la 
> tutela i suoi cittadini al meglio delle possibilità (e delle scarse 
> risorse disponibili) come testimonia la costante riduzione, anno dopo 
> anno, dei reati più gravi; si tratta dello stesso Stato che, nelle 
> sembianze di una pattuglia di Carabinieri, ha consentito al collega 
> Mascolo di sentirsi protetto nel corso della vicenda da lui narrata./*
>
> */Per queste ragioni la ANM del Veneto ritiene gravi ed inaccettabili 
> la affermazioni disfattiste del collega Mascolo, contrarie alla 
> sobrietà e all’equilibrio che deve caratterizzare ogni magistrato e 
> ricorda infine che un magistrato è credibile, ed è degno della sua 
> funzione, solo quando valuta in modo imparziale vicende a cui non è 
> personalmente interessato e non certo quando si pone come parte in 
> causa./*
>
> */La Giunta veneta dell’Associazione Nazionale Magistrati/*
>
> ECCO LA LETTERA INVIATA AL NOSTRO GIORNALE
>
> di ANGELO MASCOLO
>
> /"Qualche sera fa, tornando da una cena, ho avuto la cattiva idea di 
> sorpassare una Bmw. Qualcuno a bordo si è offeso, ed è cominciato un 
> inseguimento a colpi di fari abbaglianti e di preoccupanti 
> avvicinamenti. Direte voi: finalmente capita a un giudice la rogna! 
> Non fino in fondo, però, perché fortuna ha voluto che raggiungessi una 
> pattuglia di Carabinieri, che segnalassi loro i miei inseguitori e che 
> questi, bloccati, venissero a buoni consigli, dicendo che “abbiamo 
> seguito il signore per esprimere le nostre critiche sul suo modo di 
> guidare”. Pensa te./
>
> /Qui si pone un problema: se fossi stato armato, come è mio diritto e 
> come sarò d’ora in poi, che sarebbe successo se, senza l’intervento 
> dei Carabinieri, le due facce proibite a bordo della Bmw mi avessero 
> fermato e aggredito, come chiaramente volevano fare? Se avessi sparato 
> avrei subito l’iradiddio dei processi - eccesso di difesa, la vita 
> umana è sacra e via discorrendo- da parte di miei colleghi che 
> giudicano a freddo e difficilmente – ed è qui il grave errore - 
> tenendo conto dei gravissimi stress di certi momenti./
>
> /Concludendo, per bene che mi fosse andata, sarei andato incontro 
> quantomeno alla rovina economica per le spese di avvocato: mistero dei 
> misteri è perché non debbano essere rifuse dallo Stato le spese ai 
> processati innocenti: un fatto che non capirò mai. Forse perché, come 
> dice qualcuno, gli imputati non sono mai innocenti. Mah! Ma il 
> problema della legittima difesa è un problema di secondo grado, come 
> quello di asciugare l’acqua quando si rompono le tubature. Il vero 
> problema sono le tubature e, cioè, che lo Stato ha perso completamente 
> e totalmente il controllo del territorio, nel quale, a qualunque 
> latitudine, scorazzano impunemente delinquenti di tutti i colori, 
> nonostante gli sforzi eroici di poliziotti anziani (a Treviso l’età 
> media è di 49 anni), mal pagati e meno ancora motivati dall’alto e, 
> diciamolo pure, anche dallo scarso rigore della Magistratura./
>
> /La severità nei confronti di questi gentiluomini - e gentildonne se 
> no mi danno del sessista - è diventata, a dir poco, disdicevole, tante 
> sono le leggi e le leggine che provvedono a tutelarli per il processo 
> e per la detenzione e che ti fanno, talvolta, pensare: ma cosa lavoro 
> a fare? E, in effetti, il lavoro di un giudice penale è, oggi, 
> paragonabile a quello del soldato al quale, per tenerlo calmo, fanno 
> scavare un buco e poi riempirlo. Severità, forza: argomenti obsoleti. 
> Pascal, non Ivan il Terribile, disse che la legge, senza forza, è 
> impotente. Se non ci fosse stata la forza, come sarebbe avvenuta la 
> Rivoluzione Francese, pietra miliare della civiltà vera, quella 
> occidentale e non quella dei cammellieri? Offrendo cioccolatini a 
> Maria Antonietta? E Hitler lo avrebbero fermato le gentili parole di 
> Chamberlain e Deladier? Il che vuol dire che, quando ci vuole, ci 
> vuole. Ne deriva che, a parte casi di persone – esistono, 
> incredibilmente, anche loro, questi cuori candidi- che ci credono 
> veramente, coloro che proclamano che il nemico, e Dio sa se ne abbiamo 
> e quali stiano bussando alle nostre inermi porte, può essere fermato 
> con la bontà e l’offerta di pace, sono pavidi o renitenti alla leva, e 
> Dio sa se l’Italia non è patria di queste categorie di soggetti. Golda 
> Meir, che qualcuno definì unico uomo nel governo di Israele, dopo i 
> fatti di Monaco ’72 disse che ci sono dei momenti in cui uno Stato 
> deve venire a compromessi/
>
> /coi suoi valori e fece inseguire e uccidere uno per uno gli 
> attentatori. Attentatori che oggi, a parte episodi sporadici, guarda 
> un po’, girano alla larga da Israele. E noi, quando potremo finalmente 
> dire: l’Italia s’è desta?"​/
>
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