[Area] Paolo Mieli e la magistratura pugliese.
thorgiov
thorgiov a libero.it
Mar 4 Apr 2017 23:29:57 CEST
Sicuramente Mieli ha sbagliato a mettere tutto nello stesso calderone.
Tuttavia una riflessione sull'esito di alcune indagini che hanno un
notevole rilievo a livello mediatico, che comportano notevole dispendio
di risorse ( proprio quelle che mancano ormai da lunghi anni ) e che si
risolvono poi in un ( a volte prevedibile ) nulla di fatto andrebbe
fatta all'interno della nostra categoria. Altrimenti qualcuno lo farà
dall'esterno, e con pessime intenzioni nonchè con mala fede.
FELICE PIZZI ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
Il 04/04/2017 21:36, Ciccio Zaccaro ha scritto:
>
> Ho inviato al Corriere questo lettera. Non so se la pubblicano, per
> ora ve la giro.
>>
>> Il Corriere della Sera del 3 aprila ospita in prima
>> pagina un- come sempre- sapido articolo di Paolo Mieli
>> intitolato “Giustizia, la variante pugliese”. Mieli
>> affonda il colpo sulla “grande innovazione
>> giurisprudenziale” in corso in Puglia e mette insieme
>> indagini vecchissime (quella di Emiliano sulla missione
>> arcobaleno) a processi pendenti (quello sul caso Ilva),
>> indagini ancora in corso e contestate dalla comunità
>> scientifica (quelle sul caso Xylella) con indagini
>> archiviate (quelle sui vaccini) o per le quali è stato
>> già celebrato un giudizio di primo grado (quella
>> sull’agenzia di rating).
>>
>> Senza subbio la concomitanza dell’ “ingombrante” impegno
>> politico nazionale di Michele Emiliano con le indagini
>> eclatanti della Procura tranese, finora con esiti
>> assolutori, sono un’occasione troppo ghiotta per tornare
>> a parlare della Repubblica dei giudici e dell’esondazione
>> del potere giudiziario (tema caro a Pigi Battista, altro
>> brillante editorialista del Corsera). Ed è senza dubbio
>> opportuno che la comunità dei magistrati, ed i giuristi
>> tutti, tornino a riflettere sul senso ed il limite del
>> processo penale, oltre che della necessaria continenza
>> dei suoi protagonisti.
>>
>> Ma Paolo Mieli dimentica che la magistratura pugliese è
>> anche quella che, in questi anni, ha vagliato la
>> fondatezza o meno di quelle indagini, ha verificato se i
>> fatti ci fossero oppure non e se gli imputati fossero
>> colpevoli od innocenti. Si tratta della stessa
>> magistratura, spesso accusata dalla stampa (soprattutto
>> locale) di lassismo quando ha assolto delinquenti comuni
>> perché le indagini non avevano portato prove certe od ha
>> scarcerato presunti pericoli pubblici perché i processi
>> non si fanno, a differenze di molti articoli di cronaca
>> giudiziaria, sui dispacci della Questura.
>>
>> Pure dimentica che la magistratura pugliese, nel silenzio
>> dei media italiani (sia della grande stampa “borghese”
>> che della televisione “nazionalpopolare”), è quella che
>> si è trovata, suo malgrado, ad indagare e giudicare
>> fenomeni di una complessità particolare e che, se fossero
>> accaduti altrove, sarebbero diventati un “caso nazionale”.
>>
>> Non è colpa dei magistrati pugliesi se decenni di
>> politica industriale hanno concentrato a Taranto e nelle
>> mani di un solo soggetto, per lo più privato, le sorti
>> energetiche della manifattura italiana ed i destino di
>> migliaia di lavoratori, così che le indagini ed il
>> processo sui fenomeni di morbilità ed inquinamento sono
>> diventati importanti, non per il valore che in sé hanno,
>> ma per le loro interferenze con lo sviluppo economico.
>>
>> Non è colpa dei magistrati pugliesi se Bari, storica
>> porta del Levante, rischia di diventare uno degli hub del
>> proselitismo jihadista.
>>
>> Non è colpa dei magistrati pugliesi se intere parti del
>> territorio regionale siano infestate di pericolosi
>> criminali che non si fanno scrupoli di assaltare, non
>> solo inermi cittadini, ma le stesse Istituzioni
>> repubblicane. Se il recente “assalto” alle auto delle
>> polizia di Stato fosse avvenuto, non a San Severo, ma
>> nell’hinterland napoletano non sarebbero mancati gli
>> elzeviri di Saviano o gli approfondimenti televisivi.
>>
>> Di queste vicende, scelte a caso, poco i media nazionali
>> si sono preoccupati. Se li avessero seguiti ed
>> approfonditi, con la stesso spiegamento di forza con le
>> quali hanno seguito i fatti di Avetrana o lo stesso acume
>> con il quale hanno censurato la cravatta del PM di Trani,
>> certamente si sarebbero accorti che i magistrati (insieme
>> al personale amministrativo ed agli avvocati) pugliesi
>> affrontano ogni giorno la sfida di applicare il diritto
>> alle mutevoli vicende umane, senza ambizioni personali e
>> senza esibizionismo. Ma soprattutto senza le risorse,
>> umane ed infrastrutturali, che la complessità economica,
>> geopolitica e criminale della nostra Regione meriterebbe.
>>
>> Giovanni Ciccio Zaccaro
>>
>> Giudice Bari, magistrato pugliese.
>>
>>
>>
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