[Area] R: Ma il compito delle Procure non era quello di perseguire i reati? Stupefacenti dichiarazioni del Procuratore di Catania...

PM Ardigò mario.ardigo a giustizia.it
Lun 24 Apr 2017 08:08:59 CEST


Un fenomeno come quello delle attuali imponenti migrazioni dall’Africa richiede sicuramente un impegno della politica europea. E’ dalla fine degli anni ’80 che è in corso, con flussi sempre maggiori, ma ci troviamo ancora in uno specie di condizione di sorpresa e sbalordimento, proprio come agli inizi.  Cominciarono i somali, dopo la guerra civile da loro, e tutto fu organizzato benissimo dall’Onu e dal Canada: ci fu un flusso costante, imponente e regolare dalla Somalia verso il Canada, via Roma. Accadde all’inizio degli anni ’90.  Poi si perse il controllo. Occorre organizzare canali leciti di migrazione, altrimenti quest’ultima ci sarà lo stesso ma creerà dei “sotto-esseri-umani”, esseri umani senza diritti, primo fra tutti quello del lavoro, che dovranno arrabattarsi per sopravvivere, con tutto ciò che consegue. Quando ci costerebbe? Quando si è trattato di conquistare l’Africa non ci siamo fatti tanti problemi, anche noi italiani. Dal ’45 ci sono state risparmiate le periodiche guerre catastrofiche che travagliavano il nostro continente: questa delle migrazioni è un’emergenza molto minore e anche molto meno costosa. Si tratta infatti di integrare esseri umani che chiedono solo di essere integrati. 

 Il discorso “casa nostra”, “casa loro”. Rimando al libro di G. Zagrebelski “Diritti per forza”, disponibile anche in e-book. Il tema è trattato in modo molto convincente. 

  Gli uffici del pubblico ministero faranno ciò che devono, naturalmente. Giustamente il collega di Catania ha osservato che però questo non basta. Ci sono centinaia di migliaia di esseri umani che si stanno spostando e molti vogliono farlo via mare, verso le nostre coste, che sono il confine esterno dell’Unione, non dobbiamo vedere tutto come un problema nazionale. La gente che arriva non rimane da noi, in gran parte, perché oggi l’Italia è un paese depresso dal punto di vista economico. Ecco il problema europeo. Quanti africani devono ancora annegare perché ci si decida a organizzarci un po’meglio? Organizzarsi privatamente per risolvere questa enorme emergenza pubblica non è razionale, certo, e può anche mettere nei guai i volenterosi, ma non organizzarsi affatto è peggio, ed  è anche colpevole. Noi italiani ci sentiamo invasi e non abbiamo sensi di colpa. Subiremo il contrappasso quando i nostri figli avranno problemi analoghi andando all’estero, perché in tutta Europa ci si sta muovendo da Sud a Nord, e anche i nostri ragazzi, in particolare i migliori tra i nostri giovani. Non è un mistero che Brexit ce l’aveva anche con noi. I sociologi ci avvertono che le migrazioni sono un prodotto sociale, di un sistema che non va e da cui noi traiamo ancora benefici, collettivamente, nel mentre cominciamo a subirne i colpi. I nostri grilli parlanti segnalano che occorre un nuovo modello di sviluppo, bisogna cambiare radicalmente le cose, le mezze misure non bastano più. Ok: imputiamo e condanniamo i volontari delle ONG, sequestriamo le loro navi non appena arrivano a tiro (in acque internazionali sarebbe un atto di pirateria), se effettivamente abbiamo elementi di un qualche rilievo per sostenere che si siano lasciati un po’ prendere la mano nelle loro azioni umanitarie. E poi? Rimarrà il problema di rendere più sicura una migrazione marittima che nessuno riuscirà a fermare. Non illudiamoci. Se poi ci piazzassimo in Libia, come in fondo abbiamo fatto in Albania, diverremmo direttamente responsabili di quella gente che vuole partire. Chi invade diventa responsabile dei civili conquistati: è la legge di guerra internazionale. E’ quello che dissero a Bush il vecchio, il quale ascoltò i consigli (saggiamente), e poi a Bush il giovane, il quale invece andò fino in fondo, divenendo proprietario dell’Iraq e di tutti i suoi problemi, come gli avevano detto. Ma USA e Iraq sono tanto lontani… Da noi, qui a Roma, quando tira scirocco, sulle macchine si deposita la sabbia rossastra del Sahra. 

Mario Ardigò – Roma 

 

Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di anna2010 a tiscali.it
Inviato: lunedì 24 aprile 2017 01:01
A: area a areaperta.it
Oggetto: [Area] Ma il compito delle Procure non era quello di perseguire i reati? Stupefacenti dichiarazioni del Procuratore di Catania...

 


Ma il compito delle Procure non era quello di perseguire i reati? 

Ecco le stupefacenti dichiarazioni del Procuratore capo di Catania...

https://goo.gl/vRGU3E

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Saluti. Anna Venturieri (insegnante in pensione)




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