[Area] Lettera aperta alle Camere Penali sullo sciopero indetto dal 12 al 16 giugno 2017

thorgiov thorgiov a libero.it
Sab 10 Giu 2017 09:14:50 CEST


Non è così. Ai clienti del servizio giustizia, che almeno nel penale il 
più delle volte sono gli imputati, conviene sempre che le udienze siano 
rinviate. Anche con la sospensione della prescrizione, si ottiene 
comunque che i testi rendano la loro deposizione a lunga distanza dai 
fatti. Inoltre si ritarda il momento del passaggio in giudicato della 
eventuale sentenza di condanna e quindi della iscrizione al casellario 
giudiziario. Alla fine lo sciopero è una occasione per prendere tempo. 
Ecco perchè è sempre un vantaggio.
FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )

Il 09/06/2017 16:19, Castelli Claudio ha scritto:
> Vi invio per conoscenza la lettera aperta alle Camere Penali  sullo 
> sciopero proclamato da 12 al 16 giugno 2017 da me. Mandata in qualità 
> di Presidente della Corte di Brescia
>
>  Claudio Castelli
>
> 	
>
> 	
>
>       Spett.le
>
> UNIONE DELLE CAMERE PENALI ITALIANE
>
> LETTERA APERTA SULLO SCIOPERO INDETTO DAL 12 AL 16 GIUGNO 2017
>
> Ho sempre ritenuto gli avvocati come alleati nell'attività di rendere 
> giustizia ed ho sempre in mente il monito della madre dell'avv. 
> Claris Appiani sulla necessità che i nostri mondi siano uniti, ma 
> proprio questo mi costringe a evidenziare come lo sciopero indetto per 
> i giorni dal 12 al 16 giugno (il quarto in quattro mesi) sia un grave 
> errore.
>
> Si può concordare sui motivi di metodo (il continuo ricorso 
> alla fiducia che non consente una reale discussione parlamentare), 
> dissentire su alcuni dei vostri obiettivi; ma tutte le ragioni di 
> discussione vengono superate quando si 
> arriva a proclamare una settimana di sciopero al mese per quattro 
> mesi consecutivi contro una legge in discussione al parlamento.
>
> Questo sciopero, che è ben più che simbolico, non colpisce il 
> parlamento, né i magistrati o le cancellerie (che non potendo lavorare 
> hanno un'involontaria boccata di ossigeno), ma il servizio giustizia 
> ed i cittadini che vedono sommarsi ritardi a tempi già troppo 
> lunghi. Migliaia di processi rinviati, migliaia di persone cui viene 
> disattesa l’aspettativa di giustizia. Non solo, ma uno sciopero 
> prolungato contro una legge in gestazione è una forzatura in 
> democrazia.  Come presidente di una corte di appello che sente come 
> una forte responsabilità il dovere di cercare di far dare una 
> giustizia dignitosa ai cittadini e di migliorare le grandi deficienze 
> che abbiamo, ho avuto la tentazione di proporre di rinviare 
> le udienze saltate per lo sciopero ad un sabato immediatamente 
> susseguente per un elementare tentativo di recupero. Non l'ho fatto 
> perché questa poteva apparire una provocazione. Risultato che sarebbe 
> lontanissimo dalle mie intenzioni e dai motivi che mi muovono anche a 
> scrivere questa lettera, essendo mia convinzione che solo "unendo i 
> nostri mondi" potremo vedere risultati.
>
> Ma questo sarà possibile solo se verrà abbandonato un clima in 
> cui troppe iniziative appaiono "contro”.
>
> Mi auguro che possa aprirsi una riflessione comune e che il 
> sistema degli scioperi periodici venga abbandonato.
> Una nuova fase è possibile.Sta a noi costruirla.
>
> Il Presidente della Corte
>
> Claudio Castelli
>
>
>
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