[Area] R: Re: Lettera aperta alle Camere Penali sullo sciopero indetto dal 12 al 16 giugno 2017

roberto.lamacchia a virgilio.it roberto.lamacchia a virgilio.it
Mar 13 Giu 2017 10:43:20 CEST


Concordo con la mail del collega Rosa Ferrarese, pur essendo io un avvocato che non sta aderendo alle plurime astensioni indette dall'Unione Camere Penali.Ho sempre sostenuto che l'astensione dalle udienze, unico strumento di protesta  degli avvocati per far sentire la loro voce, sia strumento da maneggiare con estrema cautela,limitandolo al minimo indispensabile e nei soli casi di evidente messa in pericolo dei diritti dei cittadini (e degli avvocati); per questa ragione, ad esempio, ho aderito alla prima astensione, condividendone le motivazioni, ma non ho aderito alle successive ritenendo che il danno che si andava determinando al sistema giustizia, nel suo insieme, fosse maggiore del profitto che si poteva ottenere da nuove astensioni; il ripetersi, poi, dell'astensione una o due volte al mese mi ha definitivamente convinto dell'erroneità della scelta fatta dall'UCPI, tanto varrebbe, a questo punto, un'astensione a tempo indeterminato, se i rischi per la tutela dei diritti fossero ritenuti così elevati!E che un uso eccessivo dell'astensione sia strumento pericoloso lo si può evincere dalla reazione provocata anche su questa lista, che porterebbe a mettere in discussione l'esistenza stessa del diritto, sancito dalla Corte Costituzionale, dell'avvocato di astenersi dalle udienze, come forma di protesta e di espressione del proprio pensiero.Dunque, se vogliamo "costruire insieme (avvocati e magistrati)  una democrazia solidale che non lascia indietro nessuno" come dice il Presidente del CNF Mascherin, evitiamo di assumere posizioni di critica così radicale all'azione dell'Avvocatura, magari tenendo conto che vi sono pure avvocati ed associazioni che non aderiscono alle astensioni, ma che, comunque, difendono il loro diritto ad esprimere la loro protesta e la loro voce.Roberto Lamacchia




----Messaggio originale----

Da: "Rosa & Ferrarese" <rosa-ferrarese a iol.it>

Data: 13-giu-2017 10.24

A: "Rosario Lupo"<rosario.lupo a giustizia.it>, <area a areaperta.it>

Ogg: Re: [Area] Lettera aperta alle Camere Penali sullo sciopero indetto dal 12 al 16 giugno 2017








-->Non entro nel merito della questione, devo però ribadire che –purtroppo- l’astensione è l’unica forma di protesta che hanno gli avvocati e non capisco perché si voglia limitarne l’utilizzo nel nome di un efficientismo giudiziario (che poi è formula del tutto astratto se ci si guarda attorno senza mettersi bende sugli occhi). Sono certo che chi ha proclamato l’astensione è soggetto legittimato a farlo e ben capace di valutarne le conseguenze e di deciderne  i tempi e le modalità.Esiste un codice di autoregolamentazione delle astensioni che traccia il confine tra condotte legittime ed abusive; queste sono le uniche regole che devono essere rispettate (anche se oggi, limitatamente ad un aspetto, è stato rimesso all’esame della Corte Costituzionale). Non dimentichiamo, infine, che da troppo tempo l’Avvocatura è bistrattata, si è impoverita e proletarizzata. La vecchia professione liberale   è stata sacrificata al principio del libero mercato. Chiedo dove era la Magistratura Associata quando questo accadeva; richiamo, a chi fossero sfuggite,  le parole del Presidente del Consiglio Nazionale Forense pronunciate in sede di inaugurazione dell’anno giudiziario sulla necessita di costruire insieme (avvocati e magistrati)  una democrazia solidale che non lascia indietro nessuno, e che sia ricostruita a partire dal ceto delle professioni, dal ceto medio, che non può più essere compresso da un mercato senza regole e la speranza di disegnare una società nuova, libera dalla cultura dell’odio e orientata alla «tutela dei diritti, che non possono essere oggetto di spending review quando si tratta di salute, istruzione, difesa, lavoro»Se qualcuno se ne fosse nel frattempo dimenticato, ricordo infine l’apporto che l’Avvocatura ha dato (anche sotto gli aspetti finanziari) per l’efficienza e l’innovazione del sistema giustizia.  Escludo, da ultimo, categoricamente che un Consiglio dell’Ordine possa intervenire sugli iscritti per indurli ad aderire alle astensioni proclamate (semmai si limita a vigilare deontologicamente che l'avvocato che aderisca all'astensione non se ne dissoci solo con riferimento a singole giornate o a proprie specifiche attività, né vi aderisca parzialmente, in certi giorni o per particolari proprie attività professionali).Scusate ma quando si parla di abuso del diritto  con riferimento alla proclamazione di un astensione si finisce per negare il principio dell’esistenza del ricorso ad una legittima forma di protesta (limitandola nel tempo e nella modalità, oltre quanto disposto nel codice di autoregolamentazione). Che poi queste conclusioni siano tratte dalla parte della Magistratura associata che più di altre si è distinta nella tutele dei diritti e tradizionalmente sforzata nel creare una società solidale, mi sembra davvero un incongruenza dettata (mi auguro) dal nervosismo dovuto alla situazione del ripetersi delle astensioni.Scusate delle franchezza Antonio Rosa 





	
		
			
				
			
		
		
			
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