[Area] R: La riqualificazione del personale Giustizia

chiara.defranco75 a libero.it chiara.defranco75 a libero.it
Gio 3 Ago 2017 13:28:42 CEST


Ho partecipato ai lavori della Commissione, in qualità di vicepresidente. E’ stata un’esperienza impegnativa ma estremamente interessante  e formativa , all’esito della quale mi sento cresciuta nell a mia dimensione professionale ma anche  umana.  D'altra parte le mie competenze di giudice del lavoro sono state solo uno degli strumenti che ho dovuto  e potuto  attivare in questi mesi.
I dettagli tecnici del lavoro che abbiamo fatto sono stati perfettamente descritti da Mimmo  Truppa (grande  Presidente 😄)
Aggiungerei la sensazione forte, percepita fin dall a seduta di insediamento  della Commissione, di aver contribuito all’attuaz ione di una piccola  ma importante  rivoluzione di metodo e di contenuto.
La riqualificazione ha dimostrato la volontà concreta di valorizza re la più grande risorsa interna, il personale  della Giustizia , attraverso la “formazione continua”   con metodi moderni, come la piattaforma  e-learnig  e strumenti interattivi semplici ed efficaci. Ovviamente, si intuisce la linea di continuità con il concorso per esterni “assistenti giudiziari” ancora in atto  e che avvertivo , dal fervere delle attività che si tenevano nella stanza accanto alla nostra ,  in positivo avanzamento. 
Nuovi lavoratori  in entrata   accanto  a personale in forze che cresce nelle sue funzioni e competenze.
Si tratta di un percorso  obbligato  che ritengo  irrinunciabile per  il funzionamento degli uffici:  motivare e  premiare il lavoro di chi collabora con noi ogni giorno ed ha bisogno non solo di riconoscenza ma  soprattutto  di riconoscimento , anche giuridico ed economico,  della propria storia professionale.
La Commissione si è  solo  inserita in una scelta chiara ed importante  fatta , in questa direzione,  dal  M inistero   e  che si percepiva sia nella disponibilità pratica ad sostenerci in tutte le attività istruttorie ma anche in termini di autentico entusiasmo .
Sento  a questo punto la necessità di sottolineare  anche  il ruolo decisivo in tutto questo,  nella fase ideativa  ed in tutt a la pr eparazione e costruzione del concorso ,   della collega  Direttore Generale  del DOG  Barbara  Fabbrini .  A delineare e rendere concretamente realizzabile  questa riqualificazione è  stato  soprattutto  il lavoro , non a caso,  di  una collega che conosce dall’interno le necessità degli uffici. La continua interazione  con gli uffici  del ministero   era resa rapida , fluida  e immediata  da questo ottimo coordinamento  in un ruolo nodale: le  competenze di un magistrato  in una funzione del genere mi sono parse davvero decisive.
Piu' in generale  ho osservato una struttura complessa,  quella ministeriale,  definita da qualcuno elefantiaca, ma solida  e ben strutturata …che ha cominciat o  efficacemente a muoversi e che, se orientata da queste professionalità, sul tema del personale non si fermerà a questo primo traguardo.
Sono un’inguaribile ottimista  e,   non  solo  per questo ,  ho firmato l’ultimo verbale di chiusura lavori con un gran sorriso.
Grande esperienza , g razie  anche  al Presidente Mimmo Truppa .
B uona estate!
Chiara de Franco,  CdA  Lavoro Napoli



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giovedì 3 agosto 2017, 08:55 +0200 da Domenico Truppa  <domenico.truppa a giustizia.it>:
> 
>Si è conclusa da pochi giorni la mia esperienza presso il Ministero della Giustizia in qualità di Presidente della Commissione per la riqualificazione del personale giustizia.
>La Commissione è stata composta da me, dalla collega Vicepresidente Chiara De Franco e da 6 componenti scelti dal Direttore Generale del Personale tra dirigenti amministrativi ed Unep.
>I lavori sono durati nove mesi, da ottobre 2016 a luglio 2017.
>I bandi prevedevano una prova selettiva del personale e una valutazione di ogni singola posizione in relazione alla anzianità di servizio e ai titoli di studio con attribuzione di un punteggio finale che sommava i tre dati in ragione di un valore massimo, per ognuno di essi, di trenta.
>La prova selettiva è stata, poi, preceduta da una prova formativa che si sviluppata attraverso alcune settimane presso gli uffici di appartenenza dei candidati.
>L’esame delle domande pervenute e la selezione degli ammessi, di quelli idonei alla fase formativa, di quelli ammessi alla prova selettiva, di quelli da valutare ed inserire nella graduatoria finale con attribuzione dei punteggi sono state operazioni di grande complessità sia per il numero di domande pervenute, sia per gli elementi da valutare per singola posizione.
>Ed infatti, sulla base di quanto dichiarato era possibile stabilire con un buon grado di approssimazione la qualifica posseduta, l’immissione in possesso, la anzianità di servizio; ma poi su tali dai era necessario un controllo sulla loro esattezza e correttezza ai fini della attribuzione del relativo punteggio.
>Sulla base del dichiarato, poi, in relazione ai titoli di studio, era necessario verificare il loro corretto inserimento nei riquadri e la loro effettiva valenza per il riconoscimento del punteggio previsto. Operazione, questa, di enorme difficoltà poiché i dati molto spesso non erano in possesso della Amministrazione in quanto i titoli erano conseguiti lungo il percorso professionale e non più comunicati all’Ufficio del personale.
>Quanto alla prova selettiva, era chiaro sin dall’inizio che l’intenzione del Ministero fosse quella di stimolare tutto il personale interessato a ‘rimettersi in gioco’ con materie ed argomenti ormai lasciati da tanto tempo, ed approfondire altri di stretta attinenza con le attività lavorative quotidiane.
>Lo scopo può ritenersi essere stato raggiunto se si considera che nelle prove selettive moltissimi candidati hanno riportato votazioni ricomprese tra il 28 e il 30 (punteggio massimo) ed in ogni caso pochissimi non hanno raggiunto il punteggio di 18 al di sotto del quale il candidato era dichiarato non idoneo.
>La settimana di marzo 2017 dedicata alla prova selettiva di oltre 6000 candidati meriterebbe, da sola, una mail a parte, per raccontare lo sforzo organizzativo del Ministero, della DGSIA e del DAP che ha fornito locali e personale: qui basti sottolineare che la non comune sinergia tra tutti questi fattori e la collaborazione dei candidati (che, venuti da ogni parte di Italia, hanno –credo – compreso ed apprezzato la disponibilità la competenza e la funzionalità delle scelte adottate) ha consentito la riuscita della prova con comunicazione dei risultati pochissimi giorni dopo la conclusione della ultima sessione.
>La consegna delle due graduatorie (per Unep e funzionari giudiziari) avvenuta nelle mani del Direttore Generale del Personale è stato l’ultimo atto della Commissione.
>Racconto tutto questo per testimoniare che le grandi difficoltà incontrate (accresciute senza dubbio dalla circostanza che non vi erano precedenti ‘recenti’ non essendosi proceduto a riqualificare il personale forse da un ventennio) non hanno impedito alla Commissione di affrontare la complessità delle questioni emerse e di adottare soluzioni equilibrate, condivise e coerenti.
>Ma soprattutto io ed il resto della Commissione abbiamo ‘toccato con mano’ la complessità di una ‘macchina ministeriale’ di dimensioni enormi, con grandi problemi ma anche con straordinarie professionalità e competenze. Solo vivendo questa realtà per un tempo apprezzabile si può comprendere tutto ciò e capire che l’atteggiamento di critica e lamentela che spesso accompagnano i nostri commenti sulla organizzazione della Giustizia da parte del Ministero sono ingiustificati o quanto meno approssimativi e superficiali.
>La Commissione ha, così, dato il suo piccolo contributo che si è snodato attraverso faticose riunioni al Ministero per circa nove mesi senza alcuno sgravio dalle rispettive attività giurisdizionali ed amministrative e, attraverso la collaborazione degli uffici ministeriali ed in particolare della DGSIA, per un sopporto informatico oramai ineliminabile per affrontare sfide del genere, abbiamo posto le basi per percorsi di riqualificazione professionale futuri e – compatibilmente con la disponibilità di risorse economiche - anche di nuovi concorsi ed assunzioni di personale esterno.
>Ed in definitiva non posso essere che contento della opportunità che mi è stata concessa di lavorare – diversamente ma efficacemente – per la giurisdizione, poiché sono certo che i magistrati devono impegnarsi in percorsi che servano la giurisdizione anche nelle istituzioni e negli uffici che a ciò siano strettamente funzionali.
>Buona estate a tutti
>Mimmo Truppa
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