[Area] R: R: Re: [mailinglist-anm] R: La Corrente ed il Sole

Guido Vecchione guido.vecchione25 a tin.it
Ven 11 Ago 2017 11:10:14 CEST


Mi piace questo dialogo  e concordo con  Marcello: non si tratta di una questione di correnti, bensì  di cultura.
Aggiungerei anche di natura umana.
Concordo che i magistrati dovrebbero sentirsi liberi dall'ossessione della carriera, ma di fatto per molti non è così.
Condivido, inoltre, che il criterio della mera anzianità dovesse essere  superato, ma ritengo che forse sia stato un errore abbandonarlo del tutto, perché era l'unico che dava qualche garanzia di obiettività.
L'aver previsto, infatti, criteri molto flessibili ha purtroppo aumentato, in molti di noi, la corsa alla carriera ed è accresciuta enormemente   la discrezionalità di chi decide, vale a dire non soltanto dei nostri colleghi, ma anche dei laici di nomina politica del CSM.
Tutto questo ha un prezzo molto alto che stiamo già pagando: la limitazione della nostra autonomia.
Guido Vecchione


⁣Inviato da BlueMail ​

Il giorno 11 Ago 2017 10:15, alle ore 10:15, Marcello Basilico  <marcello.basilico a giustizia.it> ha scritto:
>Caro Mario, 
>
>è proprio vero che uno dei nostri problemi è che ad ogni concorso
>continuiamo a chiederci chi sia il candidato migliore e non quale
>dirigente serva per quel singolo ufficio.
>
>Quando avremo fatto questo passo, l’autogoverno inizierà ad elaborare
>modelli di figure dirigenziali idonee per le diverse posizioni. 
>
>Ad oggi, purtroppo, ne siamo molto lontani. E non è, direi, questione
>di correnti, ma di cultura.
>
>                                 Marcello Basilico
>
> 
>
>Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di marioardigo
>Inviato: giovedì 10 agosto 2017 16:37
>A: Oscar Magi
>Cc: AREA Mailing List
>Oggetto: Re: [Area] R: Re: [mailinglist-anm] R: La Corrente ed il Sole
>
> 
>
>Vincendo il nostro concorso si ha il grande privilegio di essere
>liberati dalla carriera per guadagnare di più. Come nelle altre
>amministrazioni non si ha diritto a una carriera, ma si è liberi di non
>essere ossessionati. Alcuni non riescono avere i posti di dirigente a
>cui ambiscono. Bisogna chiedersi: che cosa ci siamo persi? Nel caso di
>un magistrato come Falcone ad un certo punto che ci siamo persi molto.
>È più o meno da quei tempi che è cominciata, tra di noi, a partire dal
>nostro associazionismo una svolta culturale che ha portato a) alla
>temporaneità degli incarichi dirigenziali (istanza recepita dal
>legislatore) e b) a criteri più elastici per attribuire i posti,
>abbandonando quello in tempo prevalente dell'anzianità senza demerito. 
>
>Il "merito", le medaglie al valore conquistate sul campo, non dovrebbe
>essere considerato nel decidere sugli incarichi di dirigente, se non in
>quanto dimostra una specifica idoneità al posto che deve essere
>assegnato. Il lavoro fuori ruolo, in organizzazioni internazionali e
>anche in politica non è in linea di principio controindicato per posti
>di dirigente. La capacità "politica", anzi, può essere indicata per
>certi uffici. Ogni dirigente dovrebbe esserne dotato, perché significa
>capacità di governo, e gli uffici giudiziari vanno governati. 
>
>È molto importante che le procedure di nomina e le successive verifiche
>siano trasparenti, perché l'autogoverno, per essere tale, deve
>consentire una partecipazione critica. In questo modo ci si potrà
>correggere nelle scelte future.
>
>Le procedure non dovrebbero essere primariamente volte alla tutela
>delle aspettative dei candidati a posti dirigenziali, perché, lo
>ripeto, non c'è un "diritto alla carriera", ma all'individuazione di
>chi è più idoneo per un certo incarico, nell'interesse, innanzi tutto,
>degli altri magistrati dell'ufficio. Bisogna essere molto duri su
>questo, senza tenere in alcun conto le rivendicazioni dei carrieristi
>le cui ambizioni sono rimaste frustrate. 
>
>Disprezzo chi si considera diminuito se rimane a fare il magistrato
>"semplice", vale a dire non solo ciò che primariamente gli compete e
>per cui è stato assunto, ma ciò che è maggiormente utile in società, la
>fatica più bella perché è quella che cambia le cose in società. Una
>posizione radicale? Certo. Da anziano testimonio che le soluzioni
>radicali sono le sole giuste. Per tanti innovatori sociali puntare agli
>ultimi posti è stata una dura disciplina interiore, per noi rimanere
>dove ci hanno messi, senza fare un dramma per i galloni non attribuiti,
>significa solo fare ciò che dobbiamo, con "guarentigie" che nessun
>altro se non in magistratura ha. Il nostro dovere.
>
>È chiaro che la maggiore discrezionalità responsabilizza maggiormente
>il nostro associazionismo, che è effettivamente all'origine delle
>scelte che si fanno. Un buon motivo per non chiamarsene fuori. Saremo
>ciò che collettivamente avremo deciso di essere, nel bene o nel male.
>In questo credo che dovremmo molto migliorare. E non sto a dilungarmi:
>osservo che sembra che ognuno pensi essenzialmente a sé stesso e questo
>non va bene.
>
>Mario Ardigò - Roma
>
>  
>
>  
>
>Inviato da iPad
>
>
>Il giorno 10 ago 2017, alle ore 09:57, Oscar Magi
><oscar.magi a giustizia.it> ha scritto:
>
>Ebbene si, lo confesso. sono un eliocentrico, o perlomeno ho sempre
>pensato che il sole sia più importante della luna , sebbene ami anche
>il pallido astro notturno di leopardiana memoria.
>
>Lo sono perchè correntocrate ?
>
>Mah, guardando la mia storia personale e professionale con uno sguardo
>“esterno “ forse si : ho collezionato un semidirettivo in primo grado (
>anche confermato !), ed un altro, recentemente, in secondo ; dovrei
>quindi vergognarmi profondamente , anche se non so bene di cosa.
>
>Guardando la stessa storia dal di dentro, mi sento un pò meno colpevole
>: in questi ultimi otto anni mi sono spaccato la schiena ed ho
>collezionato due operazioni agli occhi scrivendo lo stesso numero di
>sentenze dei giudici della mia sezione e passando una buona altra
>porzione della mia giornata a fare statistiche, organizzare calendari,
>andare a riunioni e tentare di mediare tra le varie esigenze dei
>componenti della mia sezione e del tribunale penale ( con risultati
>alterni, questo sì, ma sempre con molta buona volontà).
>
>In questo giorni mi sono fatto due settimane di sezioni feriali , ed a
>settembre, quando prenderò possesso in appello, mi sono fatto applicare
>ad 8 udienze già fissate per terminare 45 procedimenti monocratici che,
>altrimenti , avrebbero dovuto ricominciare daccapo. ( a proposito, a
>quando una bella riformina a costo zero che eviti la necessità di
>rifare  i processi già fatti in seguito a mutamento del giudice ?).
>
>Insomma , a dirla tutta, non mi sento un “ correntocrate” a tutto tondo
>e non mi riconosco nelle categorie “Tintiane” di cui all’articolo
>citato.
>
>C’è, forse una terza via : fatta di persone che lavorano e spalano con
>doverosa continuità  e che prendono i Direttivi ed i semidirettivi come
>un servizio in più da rendere alla giustizia, intesa quest’ultima come
>comunità e servizio, e non solo potere.
>
>Ma mi rendo conto che , con i tempi che corrono, si fa più bella figura
>a “ sparare sul quartier generale” che a difenderlo ; anche perchè ,
>talvolta, anche la difesa di quest’ultimo non è sempre facile.
>
>Un caro ed accaldato saluto.
>
>Oscar Magi 
>
> 
>
>From: carlocitt a alice.it 
>
>Sent: Wednesday, August 09, 2017 3:13 PM
>
>To: AREA Mailing List <mailto:area a areaperta.it>  
>
>Subject: [Area] R: Re: [mailinglist-anm] R: La Corrente ed il Sole
>
> 
>
>
>Dunque, Marcello, tu non sai guardare la luna.
>
>Devi infatti prenderti l'articolo di Tinti, che per come è scritto si
>risolve in una grande stupidaggine (in sintesi: c'è il magistrato
>normale che spala; c'è il correntista che pensa solo alla carriera e
>non lavora sul serio; se lavora sul serio lo fa se e in quanto gli
>serve per essere speso per la carriera. Punto.), lasciar perdere quel
>che dice ed argomenta e guardare la luna: cioè l'assunto che il CSM è
>irreversibilmente perso e chiunque sia collegato/connesso/coinvolto in
>esperienza di corrente o associativa (salvo quelle estemporanee
>salvifiche, secondo le contingenze) deve tacere e possibilmente
>vergognarsi.
>
>Quindi, ricorda: l'assunto vive di vita propria, a prescindere dagli
>argomenti; però gli argomenti (di cui non devi tener conto) in quanto
>esposti in un articolo pubblicato su un giornale danno autorevolezza
>all'assunto e dimostrano che l'assunto è attendibile e condiviso anche
>da esperti della vita di magistratura, non importa se sono
>argomenti/stupidaggine. 
>
>Quindi, allertati: ogni osservazione in fatto è dimenticare la luna,
>che ti è data a prescindere; perciò non ti resta che abbozzare.
>
>Se tutto questo ti sembrasse un pochino molto illogico e il problema
>CSM ti sembrasse un po' più complesso, stai facendo finta di non vedere
>la luna, che ti si impone. Addurre complessità è infatti sostenere
>l'illecito.
>
>Ora, da ultimo, ho un problema, Marcello. 
>
>Provando a dirti queste due parole, mi rendo conto che ho finito
>inevitabilmente per ignorare la luna; la pretesa che i temi complessi
>si affrontino senza dire anche vere e proprie stupidaggini è infatti
>ignorare la luna. Quindi, io volevo dirti qualcosa, ma mi rendo conto
>che adesso siamo in due a non saper guardare la luna.
>
>E c'è un altro problema. 
>
>Tu e io, con tante/i altre/i, stiamo schiattando (= spalando) per
>cercare di dar senso all'attività giurisdizionale che facciamo;
>nell'interesse, credevamo, ingenuottti o forse proprio maliziosi,
>pubblico. Ma ci dicono che lo facciamo per monetizzare un domani un
>passaggio di carriera; se ci guardiamo allo specchio e ci viene da dire
>spontaneamente che questi interlocutori sono 'particolari', non  stiamo
>comprendendo che non vediamo la luna.
>
>Insomma, Marcello: non ci resta che sperare che sorga presto il sole,
>così per un po' siamo giustificati a non riuscire a guardare la luna.
>
>carlo citterio
>
> 
>
> 
>
>----Messaggio originale----
>Da: andreale a yahoo.com
>Data: 8-ago-2017 16.24
>A: <mailinglist-anm a associazionemagistrati.com>, "AREA Mailing
>List"<area a areaperta.it>
>Ogg: Re: [Area] [mailinglist-anm] R: La Corrente ed il Sole
>
>Io, infatti, avevo raccomandato di guardare  la Luna! 
>
> 
>
> 
>
> 
>
>Inviato da smartphone Samsung Galaxy.
>
> 
>
>-------- Messaggio originale --------
>
>Da: Marcello Basilico <marcello.basilico a giustizia.it> 
>
>Data: 08/08/17 10:51 (GMT+01:00) 
>
>A: mailinglist-anm a associazionemagistrati.com, 'AREA Mailing List'
><area a areaperta.it> 
>
>Oggetto: [mailinglist-anm] R: [Area] La Corrente ed il Sole 
>
> 
>
>Caro Reale,
>
>c’è chi entra in ufficio alle 7.30 uscendone alle 20, operando con
>passione in una corrente anche più tardi.
>
>Fa parte d’una categoria evidentemente ignota a Tinti salvo che, con
>gli anni,  l’ex collega, non potendo più frequentare una nota corrente
>e aspirare ai posti di procuratore, sia divenuto un facile
>generalizzatore. 
>
>  Ti ringrazio comunque per la segnalazione dell’ottimo pezzo.
>
>                                   Marcello Basilico
>
> 
>
>Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di andreale
>Inviato: martedì 8 agosto 2017 09:23
>A: mailinglist-anm a associazionemagistrati.com; 'AREA Mailing List'
>Oggetto: [Area] La Corrente ed il Sole
>
> 
>
>Un articolo di Bruno Tinti su La Verità. 
>
>Si aspettano tanti (sdegnati) commenti sul direttore del quotidiano dal
>titolo impegnativo  e sull'Autore dell'articolo.....
>
>La Luna resti sempre in secondo piano, mi raccomando.
>
>Buona lettura, spalatori!
>
>Andrea Reale 
>
> 
>
> 
>
> 
>
>Inviato da smartphone Samsung Galaxy.
>
> 
>
> 
>
>
>  _____  
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>Area mailing list
>Area a areaperta.it
>http://mail.areaperta.it/mailman/listinfo/area_areaperta.it
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