[Area] Saramago e alternative

Braccialini Roberto roberto.braccialini a giustizia.it
Dom 1 Ott 2017 08:40:31 CEST


Una breve replica. Apprendo con viva soddisfazione dalla mail di Antonello Ardituro che la vicenda della nomina per l'ufficio apicale napoletano ha visto un'interlocuzione strettissima e proficua tra la dimensione locale e quella istituzionale; un aspetto che non ero riuscito a cogliere nelle comunicazioni che ci sono arrivate sull'argomento. Continua a non essermi chiaro - ma, ripeto, per mia imperdonabile superficialità che deriva dalla non conoscenza diretta dei problemi:

a)    In che cosa esattamente divergessero i modelli organizzativi proposti dai  due concorrenti;

b)    Il livello di interlocuzione in tale vicenda  tra dimensione locale - organi decisionali di Area - rappresentanza consiliare,

ed in questo senso il mio richiamo ad un vicenda vecchia di  trent'anni  costituiva uno stimolo a perfezionare il circuito informativo interno tra le tre dimensioni e livelli di responsabilità  interessati a decisioni di rilievo ultralocale.

Non ho nessun interesse a rinverdire i nefasti di una rivoluzione di 50 anni fa, in cui c'era l'ordine di sparare sul proprio quartiere generale. La mia tesi è che sia indispensabile mettere a punto un circuito comunicativo-deliberativo funzionante tra il livello degli uffici, gli organi di indirizzo del Gruppo e la rappresentanza consiliare: senza il quale, l'autoreferenzialità e Saramago sono dietro l'angolo.

In quest'ottica, la richiesta conseguente è che la nostra rappresentanza, anche grazie ad una rendicontazione periodica e puntuale, metta in luce le differenze tra le proposte organizzative di chi si candida per gli uffici direttivi e semidirettivi e, quando si può, il grado di coerenza tra tali proposte e le loro materiali realizzazioni.

Il "ritorno" di questo investimento sarebbe duplice. Da un lato, la  qualità delle decisioni consiliari. Dall'altro, la circolazione informativa dei precedenti organizzativi di qualche interesse e virtuosità. Assisteremmo così ad un rinnovato interesse per quello che quotidianamente succede negli uffici e quindi un programma di azione di AREA DG che rivaluterebbe l'analisi ed il contributo della "base", dando un senso profondo al nostro legame associativo.

Da tale livello - e solo da lì, più che dalle autorelazioni dei candidati - può venire quello stock informativo necessario a passare dalla scelta de "il più migliore" a quella del "più idoneo" per quella determinata e specifica  posizione funzionale a concorso. Il Testo unico ne sarebbe arricchito perché la valutazione discrezionale non potrebbe limitarsi all'"eccezzzionale veramente", ma neanche alla mera registrazione dell'anzianità generica.

Dopo di che, non si tratta di dare pagelle ai singoli consiglieri ma di chiedere un resoconto più "politico" delle questioni consiliari più controverse, anche al nostro interno, che vada oltre la sola dimensione statistica, come indispensabile base informativa per la prossima campagna elettorale nelle sue varie articolazioni interne ed esterne.

Nuovamente saluti rbrcc
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