[Area] Fwd: Re: Proposte per riforma giustizia P.S. 1

Patrizia Bellucci patbellucci a gmail.com
Mer 18 Ott 2017 13:37:12 CEST


Sono stata gentilmente informata che dall'Ufficio non accedete 
dirtettamente ai link di youtube e allora do a che ne abbia voglia e 
tempo - il tasto CANC è sempre disponibile, né io mi offendo - i

'riferimenti bibliografici' e da docente affermo: sì, si studia anche 
con la lingua cantata e ballata.

I link erano:
1) Fiorella Mannoia: "La storia siamo noi"
2) Ancora Fiorella Mannoia "Quando l'angelo vola"
3) Eugenio Bennato "Che il Mediterraneo sia" (la canzone è un po' 
datata, ma pur sempre valida".

A questo punto aggiungo anche:

4) Giorgio Gaber "La libertà" (e qui, caro Felice, ti dico con amicizia 
sorridente: se pensi che ci debbano riformar da fuori - e mi pare ben 
strano da uno come te che mette in bibliografia Battiato: "E ti vengo a 
cercare"; anzi, ti preciso subito che io sono di sinistra - anche se la 
sinistra non c'è più - e, in più con una gran fede [naturalmente eretica 
- perché anche lì ho pensiero 'divergente' e, anche se questo Papa mi 
sta simpatico di sicuro non mi piacciono il Vaticano e lo IOR] e ho il 
gran problema di conciliare le due cose.

Dedico invece alla MD della mia generazione (il '68):
5) Giorgio Gaber "Qualcuno era comunista" e aggiungo:

Comincio ad argomentare.

Sono morti Berlinguer, De Mauro e Rodotà: elaboriamo i nostri lutti, ma 
'ridiamoci una smossa' perché qui c'è ancora bisogno di noi - siamo 
vecchi e stanchi, ma abituati a guardar lontano - per reinventar futuro 
per i nostri figli, nipoti e allievi: ascoltiamo loro - perché adesso 
tocca alla loro generazione farsi avanti, combattere nelle azioni, 
rivendicare e non tacere (altro che elezioni a sorteggio e aspettar che 
ci riformino gli altri: L'UNICA RIFORMA POSSIBILE E' L'AUTORIFORMA E 
SOLO ALLORA L'EUROPA VERRA' ALLE NOSTRE SPALLE!!!).

E qui avrei anche delle osservazioni che vorrei fare; scusatemi se mi 
permetto, ma ormai sapete che sono sempre COSTRUTTIVAMENTE E 
AMICHEVOLMENTE, COOPERATIVAMENTE, SINCERA:

1) Se non sbaglio da questa lista sono spariti PROTAGONISTI 
FONDAMENTALI, a partire da Armando Spataro - e oggi mi stringo di anima 
e di cuore al dolore suo e della sua famiglia - e una bella fetta del 
Movimento, che pure diceva cose importanti e che bisognava saper ascoltare!

2) È sparito ogni dibattito culturale e si è distrutta quella COMUNITA' 
che la mailing list aveva saputo costruito.
N.B. la differenze fra la parola di partenza _*ASSOCIAZIONE*_" e la 
parola-obiettivo - così bella, densa, teorica e operativa - 
_*COMUNITA'*_, che _finalmente__il Dott. Bruti Liberati ha rimesso in 
focus nel "bersaglio" COMUNITA' DEGLI OPERATORI GIUDIZIARI_: quel suo 
felice sintagma lessicale è un 'vettore' che indica la direzione!!!
Ma, prima ancor di parlare di OPERATORI GIUDIZIARI - e quindi di 
sviscerare somiglianze possibili e differenze strutturali fra Magistrati 
e Avvocati (e la cosa mi riguarda in relazione alla modalità di 
formazione -  bisogna aver ben chiare le implicazioni del concetto di 
COMUNITA' e magari anche riflettere - non dico 'coram populo' ma quanto 
meno fra voi - su quanti errori sono stati fatti, che hanno prodotto il 
risultato di distruggere quella comunità, che faticosamente e 
magistralmente negli anni era stata costruita attraverso l'_*INTERAZIONE 
*_in lista.
Questi errori li ho sperimentati direttamente e personalmente sulla mia 
pelle  e _se non ho querelato chi di dovere è stato solo per il rispetto 
che ho per la parola-bersaglio MAGISTRATURA, DI CUI SONO COSI' TANTO 
ESTIMATRICE E AMICA_.
So che di sicuro qui mi ha difesa Armando e alcuni Altri pochi, che 
ringrazio di cuore. Ha ragione Valerio: a volte non siete stati TODOS 
CABALLEROS nemmeno nei miei confronti, ma io non me la sono presa perché 
gli stolti e i malintenzionati mi sono indifferenti e PERCHE' MI SO 
BENISSIMO DIFENDERE DA SOLA!
Però tutti gli altri ospiti - che pure andavano dicendo molte cose e che 
andavano stimolando riflessioni teoricamente e pragmaticamente 
importanti - sono rimasti esterrefatti e se ne sono andati o son rimasti 
silenti: insomma, a mio modesto parere qualche riflessioncina "a porte 
chiuse" sarebbe bene che la faceste, non tanto per attivare auto- ed 
etero-critiche che non portano da nessuna parte, ma semplicemente per 
correggere fattualmente la mira. Si sa che _azioni e prassi efficaci 
scaturiscono solo ed esclusivamente dalla chiarezza delle idee_.
Un suggerimento esemplificativo ce l'avrei:
_La Magistratura non può funzionare se si fanno leggi che ne intralciano 
o addirittura ne bloccano __l'azione!!!__E quindi il presupposto sta 
sempre nell'osservazione e nella reazione all'attività del Legislatore! 
Non si può parlar di giurisdizione - anche nell'argomento che stiamo 
trattando in questa occasione - se prima non parliamo di legislazione.
_Sinteticamente (poi ci ritornerò): caro Felice, l'Italia non funziona 
ANCHE perché siamo il fanalino di coda per numero di laureati e tassi 
d'istruzione e di sicuro la soluzione non è il chiudere gli accessi a 
Giurisprudenza. Capisco il tuo discorso sul 'dilatarsi del contenzioso', 
ma anche lì secondo me è ANCHE una questione di 'regole' (non ho il 
tempo di esplicitare meglio, ci ritornerò).
Analogamente, una lista non può funzionare se non ci sono regole e 
controllori che espellono chi passa le giornate non a 'lavorare' o a 
stare in lista per 'imparare e crescere, confrontandosi e dialogando' ma 
a assediare e occupare la lista in modo da 'neutralizzarla' e 
distruggere proprio la 'comunità' e il clima per cui ciascuno si sentiva 
in una 'comunità e casa comune', in cui ritrovarsi piacevolmente e 
produttivamente con dei 'compagni di viaggio'. Certo, hanno capito di 
non essere capaci di costruirsi un luogo e una lista in cui avere 
visibilità e allora vengono a cercar visibilità ed esposizione A CASA 
VOSTRA, ma perché lasciarglielo fare?!
Sapete tutti che ho sempre dialogato anche con Bruno Tinti - che mi sta 
pure simpatico e che dice/scrive cose che condivido e altre proprio NO - 
e con Andrea Reale (a cui ho scritto anche privatamente) ecc., ma di 
sicuro non son disponibile a discutere ancora, tanto per fare un solo 
esempio, di follie periodiche come quella del potere salvifico delle 
elezioni a sorteggio!!!
Potete immaginare quanto io - che faccio pure un'altra professione - sia 
contraria agli elementi negativi delle correnti e di sicuro non ho 
risparmiato critiche, ma altro che elezioni a sorteggio: il sorteggio 
può sempre essere un'occasione, magari l'unica, per gli incapaci (oltre 
che per i disonesti)!!! - mentre quello che serve è proprio il dialogo e 
il confronto, magari anche aspro ma sempre civile e costruttivo 
realizzato proprio all'interno di una COMUNITA' DI COMPAGNI DI VIAGGIO 
CHE VANNO NELLA STESSA DIREZIONE: _il Dott. Bruti Liberati qui ha 
sacrosanta ragione!__
__
_Scusatemi, non ho piu tempo e quindi mi fermo qui, PER ORA :-)

la vostra amica Pat-chiacchierona (abbiate pazienza, ma come si fa a far 
tacere una linguista? Portate pazienza! :-) )




-------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto: 	Re: [Area] Proposte per riforma giustizia
Data: 	Tue, 17 Oct 2017 13:19:21 +0200
Mittente: 	Patrizia Bellucci <patbellucci a gmail.com>
A: 	area a areaperta.it



Caro Felice,

su molto sono d'accordo, ma non, ad esempio, sul fatto che si debba 
abdicare al riformare/rivoluzionare.

Sicuramente concordo sul tuo dire "Non è un caso se le uniche vere 
riforme in tema di giustizia in Italia si sono fatte su pressione 
dell'Europa", ma non su "L'unica salvezza può venire dall'esterno", che, 
purtroppo, spesso dice anche mio figlio Mattia.

_Su questo e sul resto argomento meglio quando posso_, ma nel frattempo, 
poiché tu haifatto una citazione D.O.C. con la canzone di Battiato "E ti 
vengo a cercare" e dal momento che da linguista so che le canzoni - 
quelle d'Autore! -  sono sintesi e condensazioni semantiche e 
metaforiche potenti ed efficaci, contraccambio con tre link:

https://www.youtube.com/watch?v=N4tbUStH5EQ

https://www.youtube.com/watch?v=MXvZC2ov1es: "Noi dobbiamo osare 
inventare l'avvenire!"

e sulle migrazioni:

https://www.youtube.com/watch?v=JAzgANpo4d4.

So che è 'inusuale' mandare delle canzoni in una ml di Magistrati, ma 
fortunatamente hai cominciato tu:-) e io ribadisco che le canzoni 
possono essere cose coltissime e messaggi efficaci.

Non so quale età tu abbia, ma se hai dei figli regalagliele da parte di 
un'anziana docente.

Chiedo scusa a tutti per l'invadenza.

Pat



Il 17/10/2017 11:50, thorgiov ha scritto:
>
> Io per la verità non sono  un cavaliere. Sono un fante. Del resto fino 
> a poco tempo fa del titolo di Cavaliere si fregiava pure il Berlusca, 
> prima di essere disarcionato a seguito della condanna penale a suo 
> carico passata in giudicato. Ora sta cercando di risalire in sella e 
> bisogna dargli atto che, all'età di 81 anni, è molto più difficile 
> montare a cavallo che all'età di 31 anni, come ha fatto Kurz in 
> Austria. Ma il Silvio nazionale ha Renzi che provvederà a dargli la 
> spinta finale, con la Grosse Koalition all'italiana che viene 
> auspicata da più parti, anche e soprattutto a livello europeo.
>
> Nel merito, noi magistrati siamo dipendenti pubblici. Gli avvocati 
> sono invece liberi professionisti. Ciò significa che mentre noi alla 
> fine del mese, non importa se abbiamo lavorato molto o poco, bene o 
> male, alla fine lo stipendio lo prendiamo di sicuro  ( a meno che lo 
> Stato, che è il nostro datore di lavoro, vada in default ) e tutti 
> nella stessa misura, gli avvocati operano sul mercato e il cliente, 
> pubblico o privato che sia, se lo debbono cercare e soprattutto se lo 
> debbono conservare, una volta che lo hanno trovato. Tu parli di 
> parcelle di avvocati meglio pagati  e di prestigio, ma la realtà non è 
> questa. La realtà è quella di una classe forense che, al di là di 
> pochissimi privilegiati che possono permettersi di scegliere il 
> cliente, è ormai proletarizzata, alla ricerca continua e disperata di 
> occasioni di lavoro che sono sempre più rare, e a causa della crisi 
> economica e a causa del sovrannumero di iscritti agli albi forensi . 
> Posso assicurarti che è questo l'aspetto più difficile della 
> professione di avvocato : il rapporto con il cliente. Il 
> professionista può essere anche preparatissimo, ma il suo cliente, 
> come mi disse una volta un avvocato che faceva il magistrato onorario, 
> nel 90% dei casi non capisce nulla di diritto, nel 70% non capisce 
> nulla di nulla. Secondo me era troppo ottimista : le percentuali cui 
> faceva riferimento sono molto più alte. E allora, di fronte ad un 
> cliente che è abituato ormai a chiedere la luna, l'avvocato, per 
> tenerselo buono, deve promettere anche Marte, perchè se non lo fa, se 
> prova ad essere onesto con lui, a dirgli come stanno veramente le 
> cose, a fargli un quadro realistico della situazione, susciterà una 
> reazione di rigetto. Il cliente penserà che quell'avvocato è un buono 
> a nulla, e troverà sicuramente qualcun altro disposto a dirgli che 
> invece Marte è a portata di mano, lì dietro la porta. Se ci pensi 
> bene, è la stessa situazione che si verifica in politica : il 
> cittadino italiota, che somiglia sempre di più al fanciullino di 
> pascoliana memoria, è disposto a credere a qualunque fesseria, come 
> Pinocchio che abbocca quando Lucignolo gli parla del Paese dei 
> Balocchi. E questo sia a sinistra che a destra. Anche nella vita 
> familiare accade lo stesso. Quegli studenti che tu tanto elogi per il 
> fatto che scendono in piazza a protestare, sono più che disposti, anzi 
> predisposti, a credere al primo pifferaio che farà loro credere che 
> tutto è facile, tutto è possibile, a portata di mano, che loro hanno 
> ragione a priori. Poi, quando cresceranno ( molto, ma molto in ritardo 
> ) e i loro genitori non saranno più in grado di mantenerli, si 
> scontreranno con la dura realtà, e per loro sarà un autentico shock.
>
> Per fare un esempio concreto, quanti di quegli studenti continueranno 
> a iscriversi alla facoltà di giurisprudenza o alle facoltà umanistiche 
> in genere pensando di fare la cosa giusta, quando il mercato del 
> lavoro richiede ormai laureati in matematica, fisica, ingegneria, 
> materie queste, secondo la ottocentesca mentalità dei predetti 
> pargoletti, troppo aride, oppure persone che sappiano svolgere lavori 
> manuali, lasciati agli immigrati perchè ormai nessun italiano li vuole 
> fare, sempre in base ad una mentalità ottocentesca che vede i lavori 
> manuali degni solo delle persone di basso livello sociale ? Sì, magari 
> dopo saranno comunque formati come cittadini, come persone, avranno 
> una maggiore consapevolezza di sè e del mondo che li circonda, 
> potranno dispiegare la loro, chiamamola pure così, essenza ( mi viene 
> in mente a tal proposito il contenuto di una vecchia canzone di Franco 
> Battiato dal titolo "E ti vengo a cercare" ), ma alla fine si 
> ridurranno comunque a chiedere la paghetta ai genitori, i quali li 
> manterranno fino all'età di 50 anni, assecondandoli in tutto e facendo 
> loro credere che sono i migliori, ma dopo non potranno più farlo per 
> il semplice motivo che saranno passati a miglior vita.
>
> Parlo per esperienza personale : tutte le volte che ho tentato, con 
> persone che conosco, di fare un discorso realistico sulle prospettive 
> future di un determinato percorso formativo di tipo tradizionale, ho 
> trovato la isterica reazione innanzitutto dei genitori, i quali 
> trovavano offensivo che si potessero anche solo mettere in dubbio le 
> immense capacità dei loro figliuoli. Purtroppo questi ultimi, una 
> volta laureati  hanno dovuto accontentarsi di un impiego in un call 
> center, con una paga da miseria e con il rischio di essere sbattuti 
> fuori da un momento all'altro semplicemente perchè non c'erano più 
> commesse. Dopodichè quegli stessi genitori hanno dovuto ammettere, 
> molto a malincuore, che forse la scelta iniziale percorsa dai loro 
> pargoletti non era stata la migliore.
>
> Torno al merito. Tu dici che la giustizia è una funzione. All'estero è 
> effettivamente così. In Italia invece è una industria. I miei colleghi 
> più anziani, quando parlano del proprio lavoro per magnificarlo, sono 
> soliti dire che noi magistrati non sforniamo pizze.  Ora, non capisco 
> perchè bisogna sminuire le pizze. Considera che, almeno a Napoli, sono 
> buonissime. Le nostre sentenze, il più delle volte, invece non sono 
> nemmeno lette dalle parti, alle quali interessa solo sapere se alla 
> fine i soldi se li pigliano o no, perchè questo è Marte. E gli 
> avvocati che possono fare ? Sicuramente tirare a campare è un brutto 
> modo di vivere, ma è sempre meglio tirare a campare che tirare le 
> cuoia. La necessità è più forte di tutto. Quindi, una volta per tutte, 
> facciamo chiarezza e piantiamola con  la solita retorica italiana. 
> Esiste una sovrabbondanza di laureati in materie che non trovano più 
> sbocchi e che scoprono molto in ritardo che i loro genitori non li 
> potranno mantenere all'infinito. Per questo motivo sgomitano tra di 
> loro, come i passeggeri di un tram sempre più affollato, fino a quando 
> questo tram non si fermerà e terminerà anche la loro attesa fanciullesca.
>
> Data questa realtà, non ha nessun senso parlare di miglioramento del 
> servizio giustizia. Si tratta di una industria che deve continuare a 
> girare, magari a vuoto, perchè su di essa campano troppe persone. Non 
> è un caso se le uniche vere riforme in tema di giustizia in Italia si 
> sono fatte su pressione dell'Europa. L'unica salvezza può venire 
> dall'esterno.
>
> FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>
>
>
>
>
> Il 17/10/2017 09:44, Patrizia Bellucci ha scritto:
>>
>> Caro Felice,
>>
>> ti leggo sempre con attenzione, perché di sicuro prima di parlare 
>> occorre sempre saper ascoltare attentamente tutti e non di rado certe 
>> cose che affermi le condivido anche, ma in un'ottica che mi pare 
>> sostanzialmente diversa.
>>
>> Ad esempio, in relazione a questa tua ultima mail penso che:
>>
>> 1) Come mi ricordò giustamente al mio ingresso in lista l'Amico 
>> Valerio Savio, NON SIETE TODOS CABALLEROS - come ogni altro corpo 
>> professionale, sociale e umano - e quindi dovete anzitutto 
>> individuare al vostro interno chi sono I CABALLEROS: operazione di 
>> sicuro non facile!
>>
>> 2) I Magistrati e gli Avvocati PER SCELTA E PER FORMAZIONE non son la 
>> stessa cosa, anche se servono entrambi all'attuazione della 
>> Giustizia: gli Avvocati vengono _addestrati_ per essere dei 
>> PROFESSIONISTI PAGATI DAI PRIVATI (spesso più hanno il pelo sullo 
>> stomaco e meglio son pagati con parcelle e prestigio!), mentre i 
>> Magistrati vengono _formati_ per essere dei PROFESSIONISTI CON IL 
>> SENSO DELL'ISTITUZIONE (e non a caso son doverosamente pagati dallo 
>> Stato).
>>
>> Sia pur con la variazione di livello personale e individuale, il 
>> livello medio, 'di base', dei Magistrati resta qualitativamente 
>> diverso e più alto e guarda, Amico mio, che qui si va ALL'ESSENZA, 
>> perché la tipologia di formazione va a influire proprio sul modo di 
>> essere e di 'stare nel mondo'.
>>
>> Hai ragione invece sul fatto che - a parità di occasioni - chi prima 
>> sceglieva di fare il Magistrato o l'Avvocato era qualitativamente 
>> diverso, perché aveva SCELTO fra le due strade del bivio entrambe 
>> percorribili, mentre oggi il singolo è costretto a percorrere 
>> semplicemente la strada che gli risulti più facilmente disponibile.
>>
>>  3) Hai ragionissima quando affermi che fra gli Operatori di 
>> Giustizia - esattamente come nella classe politica - c'è un "istinto 
>> ferino di sopravvivenza" che occorre saper vedere nel principio e 
>> nelle attuazioni, ma altrettanto di sicuro la Giustizia non è per sua 
>> natura - non potrà esserlo mai - un AMMORTIZZATORE SOCIALE, proprio 
>> perché NON E' UN LAVORO MA UNA FUNZIONE!
>>
>> Per cercare di spiegarmi meglio, ti faccio un esempio: la Laurea oggi 
>> non è più 'un ascensore sociale', ma non ha perso il senso 
>> dell'essere una specifica modalità di FORMAZIONE: chi vuole investire 
>> su se stesso non può che passar da lì, anche se deve farlo in 
>> funzione della capacità di realizzare e dispiegare LA PROPRIA VITA E 
>> IL PROPRIO ESSERE e non più come contemporanea garanzia di un lavoro 
>> qualitativamente migliore.
>>
>> [Ti lascio immaginare quanto su questo sia addolorata e arrabbiata: 
>> si sono perfino permessi di togliere il PUBBLICA dal nome del 
>> MINISTERO DELL'ISTRUZIONE e NOMEN OMEN!!! Di sicuro non condivido la 
>> riforma Gelmini - si sapeva bene chi era e da dove veniva - ma non 
>> condivido nemmeno quella della cosiddetta 'buona scuola' fatta dalla 
>> Giannini, che ai miei occhi ha anche l'aggravante di essere una 
>> linguista, per cui non può pararsi dietro alla 'ignoranza': no, qui è 
>> stata proprio CONNIVENZA! E infatti gli Studenti - che tanta gente si 
>> permette di offendere - qualche giorno fa son tornati a riempire 
>> sacrosantamente le piazze!!!].
>>
>>
>> In conclusione:
>>
>> È ovvio che  mi son sentita allargare il cuore, quando ho visto il 
>> Dott. Bruti Liberati - che saluto e che ringrazio per il pdf e per 
>> l'indicazione bibliografica - riporre autorevolmente al centro 
>> l'obiettivo di "_Ricreare una vera comunità di tutti 
>> gli____*operatori di giustizia*_", anche se personalmente ribadisco 
>> che in questa direzione bisogna contemporaneamente andare a incidere 
>> sulla formazione per rendere anche gli Avvocati più consapevoli e 
>> qualificati per UNA FUNZIONE ISTITUZIONALE ALTA!
>>
>> L'imputato ha diritto alla migliore Difesa possibile, ma non al 
>> cinismo - magari abilissimo - di chi vuole ledere e sacrificare i 
>> diritti delle vittime e delle parti lese!!!
>>
>> Proprio per questo per tanti e lunghi anni sono stata accanto 
>> all'Avvocato Alarico Mariani Marini nella sua battaglia per tentare 
>> di unificare, almeno in parte, la formazione della Scuola Superiore 
>> della Magistratura e quella dell'Avvocatura, in modo da riempire di 
>> senso anche negli Avvocati il sintagma OPERATORI DELLA GIUSTIZIA 
>> (così denso di significato inscindibile): beh, abbiamo perso 
>> entrambi, MA ci avevamo visto giusto! Si può 'perdere' e 
>> contemporaneamente 'aver ragione'.
>>
>>
>> Quello che il compianto Amico Stefano Rodotà - che ora tanto mi/ci 
>> manca - ha definito "il giardino del Diritto" non fiorisce quanto 
>> potrebbe se non si innalzano il Legislatore, i Magistrati e gli 
>> Avvocati!!! 'Roba dura' da realizzare nel contesto odierno - me ne 
>> rendo conto - ma solo quando GLI OBIETTIVI E IL BERSAGLIO, LA 
>> DIREZIONE E GLI STRUMENTI sono chiari si riesce a fare qualche passo 
>> e a far spuntare qualche rosa.
>>
>> Vi saluto caramente e vi auguro buona giornata e buon lavoro,
>>
>> patbellucci
>>
>> P.S. Ovviamente non entro nella parte squisitamente giuridica del 
>> dialogo avviato, che NON è di mia competenza (e su cui mi limito 
>> umilmente a imparare): a ciascuno il suo.
>>
>>
>> Il 16/10/2017 18:16, thorgiov ha scritto:
>>>
>>> A tutti gli operatori ? Ne sei proprio sicuro ? L'articolo da te 
>>> citato è firmato da due avvocati. Ma in Francia quanti sono gli 
>>> avvocati ? Le condizioni di partenza sono troppo diverse da quelle 
>>> italiane. Da noi la giustizia serve essenzialmente, se non 
>>> esclusivamente, da ammortizzatore sociale. Serve a dare lavoro. Non 
>>> avrebbe senso, dalle nostre parti, tentare di ricreare una comunità 
>>> di tutti gli operatori di giustizia, perchè quando è in gioco la 
>>> sopravvivenza ci si deve aggrappare a qualsiasi occasione, anzi le 
>>> occasioni di lavoro bisogna crearle dal nulla, altrimenti non si 
>>> campa. L'abnorme contenzioso della giustizia italiana nasce proprio 
>>> da questo : dall'istinto ferino di sopravvivenza. Gli obiettivi 
>>> comuni diventano pertanto impossibili.
>>>
>>> FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>>>
>>>
>>> Il 16/10/2017 11:42, EDMONDO BRUTI LIBERATI ha scritto:
>>>>
>>>> Proposte per una radicale riforma della giustizia in Francia
>>>>
>>>> Il quotidiano Le monde 11 ottobre 2017 p. 21 pubblica un articolo 
>>>> /“ Changer de paradigme pour une justice moderne”/  in cui si 
>>>> avanzano proposte di radicale riforma della giustizia in Francia. 
>>>> Allego il Pdf e segnalo alcuni dei punti salienti.
>>>>
>>>> Limitare drasticamente i casi di appello: riparazione di errori 
>>>> manifesti e casi che pongono difficili questioni di diritto. Le 
>>>> Corti di appello, da ridurre nel numero, opererebbero come filtro 
>>>> per la Corte di Cassazione.
>>>>
>>>> La Corte di Cassazione si occuperebbe solo dei questioni di diritto 
>>>> più significative./“Quando, in convegni internazionali, dei 
>>>> francesi dicono che la loro Corte suprema rende più di 30.000 
>>>> decisioni all’anno, destano la più grande ilarità”/ ( traduzione 
>>>> testuale).
>>>>
>>>> Riforma della geografia giudiziaria con drastica diminuzione dei 
>>>> Tribunali.
>>>>
>>>> Ricreare una vera comunità di tutti gli operatori di giustizia.
>>>>
>>>> Last but not least ( un po’ di inglese anche quando si parla di 
>>>> Francia): l’articolo è firmato da due avvocati Daniel Soulez 
>>>> Larivère e Pierre-Olivier Sur.  Il primo è un notissimo avvocato 
>>>> d’affari, autore di numerosi libri sui problemi della giustizia. In 
>>>> italiano è stato tradotto e il titolo ha fatto fortuna, “Il circo 
>>>> mediatico-giudiziario,” spesso citato a sproposito da chi non è 
>>>> andato oltre la lettura, appunto, del titolo; ma, a mio avviso, il 
>>>> suo libro più interessante, attuale anche trent’anni dopo la sua 
>>>> pubblicazione, è “/Les  juges dans la balance/”, non tradotto in 
>>>> italiano, ma qui ne traduco la dedica ”Dedico questo libro a René 
>>>> Parodi, magistrato, resistente, morto per le torture della Gestapo 
>>>> nell’aprile 1942.Egli incarna lo spirito di resistenza, senza il 
>>>> quale la magistratura non è che una impostura”. Il secondo è stato 
>>>> presidente ( batonnier) dell’Ordine degli avvocati di Parigi.
>>>>
>>>> Un’ultima citazione, per concludere: “Meditate, gente, meditate!”. 
>>>> L’autore, come noto, non è un giurista, ma l’appello mi pare ben 
>>>> indirizzato a tutti gli operatori di giustizia.
>>>>
>>>> Edmondo Bruti Liberati
>>>>
>>>>
>>>> <https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=emailclient> 
>>>> 	Mail priva di virus. www.avast.com 
>>>> <https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=emailclient> 
>>>>
>>>>
>>>> <#DAB4FAD8-2DD7-40BB-A1B8-4E2AA1F9FDF2>
>>>>
>>>>
>>>> _______________________________________________
>>>> Area mailing list
>>>> Area a areaperta.it
>>>> http://mail.areaperta.it/mailman/listinfo/area_areaperta.it
>>>
>>>
>>>
>>> _______________________________________________
>>> Area mailing list
>>> Area a areaperta.it
>>> http://mail.areaperta.it/mailman/listinfo/area_areaperta.it
>>
>>
>>
>> _______________________________________________
>> Area mailing list
>> Area a areaperta.it
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>
>
>
> _______________________________________________
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