[Area] Fwd: Re: Proposte per riforma giustizia P.S. 1

Gianfranco gianfrancogilardi a tin.it
Mer 18 Ott 2017 14:08:25 CEST


Non dobbiamo stancarci di aver fiducia nella possibilità che le parole possano ancora aiutarci a costruire qualcosa di positivo, che possano essere un tramite per unire e non per dividere,  un ponte verso un orizzonte migliore del terreno paluduso e inconcludente in cui ci stiamo sempre più immergendo da soli. 
Ti ho conosciuto come una persona che ha coltivato sempre questa fiducia e mai ha perduto questa speranza. Non hai bisogno di essere difesa; piuttosto dovresti essere imitata. 
Gianfranco Gilardi

Inviato da Blue ​

Il giorno 18 Ott 2017, 13:38, alle ore 13:38, Patrizia Bellucci <patbellucci a gmail.com> ha scritto:
>Sono stata gentilmente informata che dall'Ufficio non accedete 
>dirtettamente ai link di youtube e allora do a che ne abbia voglia e 
>tempo - il tasto CANC è sempre disponibile, né io mi offendo - i
>
>'riferimenti bibliografici' e da docente affermo: sì, si studia anche 
>con la lingua cantata e ballata.
>
>I link erano:
>1) Fiorella Mannoia: "La storia siamo noi"
>2) Ancora Fiorella Mannoia "Quando l'angelo vola"
>3) Eugenio Bennato "Che il Mediterraneo sia" (la canzone è un po' 
>datata, ma pur sempre valida".
>
>A questo punto aggiungo anche:
>
>4) Giorgio Gaber "La libertà" (e qui, caro Felice, ti dico con amicizia
>
>sorridente: se pensi che ci debbano riformar da fuori - e mi pare ben 
>strano da uno come te che mette in bibliografia Battiato: "E ti vengo a
>
>cercare"; anzi, ti preciso subito che io sono di sinistra - anche se la
>
>sinistra non c'è più - e, in più con una gran fede [naturalmente
>eretica 
>- perché anche lì ho pensiero 'divergente' e, anche se questo Papa mi 
>sta simpatico di sicuro non mi piacciono il Vaticano e lo IOR] e ho il 
>gran problema di conciliare le due cose.
>
>Dedico invece alla MD della mia generazione (il '68):
>5) Giorgio Gaber "Qualcuno era comunista" e aggiungo:
>
>Comincio ad argomentare.
>
>Sono morti Berlinguer, De Mauro e Rodotà: elaboriamo i nostri lutti, ma
>
>'ridiamoci una smossa' perché qui c'è ancora bisogno di noi - siamo 
>vecchi e stanchi, ma abituati a guardar lontano - per reinventar futuro
>
>per i nostri figli, nipoti e allievi: ascoltiamo loro - perché adesso 
>tocca alla loro generazione farsi avanti, combattere nelle azioni, 
>rivendicare e non tacere (altro che elezioni a sorteggio e aspettar che
>
>ci riformino gli altri: L'UNICA RIFORMA POSSIBILE E' L'AUTORIFORMA E 
>SOLO ALLORA L'EUROPA VERRA' ALLE NOSTRE SPALLE!!!).
>
>E qui avrei anche delle osservazioni che vorrei fare; scusatemi se mi 
>permetto, ma ormai sapete che sono sempre COSTRUTTIVAMENTE E 
>AMICHEVOLMENTE, COOPERATIVAMENTE, SINCERA:
>
>1) Se non sbaglio da questa lista sono spariti PROTAGONISTI 
>FONDAMENTALI, a partire da Armando Spataro - e oggi mi stringo di anima
>
>e di cuore al dolore suo e della sua famiglia - e una bella fetta del 
>Movimento, che pure diceva cose importanti e che bisognava saper
>ascoltare!
>
>2) È sparito ogni dibattito culturale e si è distrutta quella COMUNITA'
>
>che la mailing list aveva saputo costruito.
>N.B. la differenze fra la parola di partenza _*ASSOCIAZIONE*_" e la 
>parola-obiettivo - così bella, densa, teorica e operativa - 
>_*COMUNITA'*_, che _finalmente__il Dott. Bruti Liberati ha rimesso in 
>focus nel "bersaglio" COMUNITA' DEGLI OPERATORI GIUDIZIARI_: quel suo 
>felice sintagma lessicale è un 'vettore' che indica la direzione!!!
>Ma, prima ancor di parlare di OPERATORI GIUDIZIARI - e quindi di 
>sviscerare somiglianze possibili e differenze strutturali fra
>Magistrati 
>e Avvocati (e la cosa mi riguarda in relazione alla modalità di 
>formazione -  bisogna aver ben chiare le implicazioni del concetto di 
>COMUNITA' e magari anche riflettere - non dico 'coram populo' ma quanto
>
>meno fra voi - su quanti errori sono stati fatti, che hanno prodotto il
>
>risultato di distruggere quella comunità, che faticosamente e 
>magistralmente negli anni era stata costruita attraverso
>l'_*INTERAZIONE 
>*_in lista.
>Questi errori li ho sperimentati direttamente e personalmente sulla mia
>
>pelle  e _se non ho querelato chi di dovere è stato solo per il
>rispetto 
>che ho per la parola-bersaglio MAGISTRATURA, DI CUI SONO COSI' TANTO 
>ESTIMATRICE E AMICA_.
>So che di sicuro qui mi ha difesa Armando e alcuni Altri pochi, che 
>ringrazio di cuore. Ha ragione Valerio: a volte non siete stati TODOS 
>CABALLEROS nemmeno nei miei confronti, ma io non me la sono presa
>perché 
>gli stolti e i malintenzionati mi sono indifferenti e PERCHE' MI SO 
>BENISSIMO DIFENDERE DA SOLA!
>Però tutti gli altri ospiti - che pure andavano dicendo molte cose e
>che 
>andavano stimolando riflessioni teoricamente e pragmaticamente 
>importanti - sono rimasti esterrefatti e se ne sono andati o son
>rimasti 
>silenti: insomma, a mio modesto parere qualche riflessioncina "a porte 
>chiuse" sarebbe bene che la faceste, non tanto per attivare auto- ed 
>etero-critiche che non portano da nessuna parte, ma semplicemente per 
>correggere fattualmente la mira. Si sa che _azioni e prassi efficaci 
>scaturiscono solo ed esclusivamente dalla chiarezza delle idee_.
>Un suggerimento esemplificativo ce l'avrei:
>_La Magistratura non può funzionare se si fanno leggi che ne
>intralciano 
>o addirittura ne bloccano __l'azione!!!__E quindi il presupposto sta 
>sempre nell'osservazione e nella reazione all'attività del Legislatore!
>
>Non si può parlar di giurisdizione - anche nell'argomento che stiamo 
>trattando in questa occasione - se prima non parliamo di legislazione.
>_Sinteticamente (poi ci ritornerò): caro Felice, l'Italia non funziona 
>ANCHE perché siamo il fanalino di coda per numero di laureati e tassi 
>d'istruzione e di sicuro la soluzione non è il chiudere gli accessi a 
>Giurisprudenza. Capisco il tuo discorso sul 'dilatarsi del
>contenzioso', 
>ma anche lì secondo me è ANCHE una questione di 'regole' (non ho il 
>tempo di esplicitare meglio, ci ritornerò).
>Analogamente, una lista non può funzionare se non ci sono regole e 
>controllori che espellono chi passa le giornate non a 'lavorare' o a 
>stare in lista per 'imparare e crescere, confrontandosi e dialogando'
>ma 
>a assediare e occupare la lista in modo da 'neutralizzarla' e 
>distruggere proprio la 'comunità' e il clima per cui ciascuno si
>sentiva 
>in una 'comunità e casa comune', in cui ritrovarsi piacevolmente e 
>produttivamente con dei 'compagni di viaggio'. Certo, hanno capito di 
>non essere capaci di costruirsi un luogo e una lista in cui avere 
>visibilità e allora vengono a cercar visibilità ed esposizione A CASA 
>VOSTRA, ma perché lasciarglielo fare?!
>Sapete tutti che ho sempre dialogato anche con Bruno Tinti - che mi sta
>
>pure simpatico e che dice/scrive cose che condivido e altre proprio NO
>- 
>e con Andrea Reale (a cui ho scritto anche privatamente) ecc., ma di 
>sicuro non son disponibile a discutere ancora, tanto per fare un solo 
>esempio, di follie periodiche come quella del potere salvifico delle 
>elezioni a sorteggio!!!
>Potete immaginare quanto io - che faccio pure un'altra professione -
>sia 
>contraria agli elementi negativi delle correnti e di sicuro non ho 
>risparmiato critiche, ma altro che elezioni a sorteggio: il sorteggio 
>può sempre essere un'occasione, magari l'unica, per gli incapaci (oltre
>
>che per i disonesti)!!! - mentre quello che serve è proprio il dialogo
>e 
>il confronto, magari anche aspro ma sempre civile e costruttivo 
>realizzato proprio all'interno di una COMUNITA' DI COMPAGNI DI VIAGGIO 
>CHE VANNO NELLA STESSA DIREZIONE: _il Dott. Bruti Liberati qui ha 
>sacrosanta ragione!__
>__
>_Scusatemi, non ho piu tempo e quindi mi fermo qui, PER ORA :-)
>
>la vostra amica Pat-chiacchierona (abbiate pazienza, ma come si fa a
>far 
>tacere una linguista? Portate pazienza! :-) )
>
>
>
>
>-------- Messaggio Inoltrato --------
>Oggetto: 	Re: [Area] Proposte per riforma giustizia
>Data: 	Tue, 17 Oct 2017 13:19:21 +0200
>Mittente: 	Patrizia Bellucci <patbellucci a gmail.com>
>A: 	area a areaperta.it
>
>
>
>Caro Felice,
>
>su molto sono d'accordo, ma non, ad esempio, sul fatto che si debba 
>abdicare al riformare/rivoluzionare.
>
>Sicuramente concordo sul tuo dire "Non è un caso se le uniche vere 
>riforme in tema di giustizia in Italia si sono fatte su pressione 
>dell'Europa", ma non su "L'unica salvezza può venire dall'esterno",
>che, 
>purtroppo, spesso dice anche mio figlio Mattia.
>
>_Su questo e sul resto argomento meglio quando posso_, ma nel
>frattempo, 
>poiché tu haifatto una citazione D.O.C. con la canzone di Battiato "E
>ti 
>vengo a cercare" e dal momento che da linguista so che le canzoni - 
>quelle d'Autore! -  sono sintesi e condensazioni semantiche e 
>metaforiche potenti ed efficaci, contraccambio con tre link:
>
>https://www.youtube.com/watch?v=N4tbUStH5EQ
>
>https://www.youtube.com/watch?v=MXvZC2ov1es: "Noi dobbiamo osare 
>inventare l'avvenire!"
>
>e sulle migrazioni:
>
>https://www.youtube.com/watch?v=JAzgANpo4d4.
>
>So che è 'inusuale' mandare delle canzoni in una ml di Magistrati, ma 
>fortunatamente hai cominciato tu:-) e io ribadisco che le canzoni 
>possono essere cose coltissime e messaggi efficaci.
>
>Non so quale età tu abbia, ma se hai dei figli regalagliele da parte di
>
>un'anziana docente.
>
>Chiedo scusa a tutti per l'invadenza.
>
>Pat
>
>
>
>Il 17/10/2017 11:50, thorgiov ha scritto:
>>
>> Io per la verità non sono  un cavaliere. Sono un fante. Del resto
>fino 
>> a poco tempo fa del titolo di Cavaliere si fregiava pure il Berlusca,
>
>> prima di essere disarcionato a seguito della condanna penale a suo 
>> carico passata in giudicato. Ora sta cercando di risalire in sella e 
>> bisogna dargli atto che, all'età di 81 anni, è molto più difficile 
>> montare a cavallo che all'età di 31 anni, come ha fatto Kurz in 
>> Austria. Ma il Silvio nazionale ha Renzi che provvederà a dargli la 
>> spinta finale, con la Grosse Koalition all'italiana che viene 
>> auspicata da più parti, anche e soprattutto a livello europeo.
>>
>> Nel merito, noi magistrati siamo dipendenti pubblici. Gli avvocati 
>> sono invece liberi professionisti. Ciò significa che mentre noi alla 
>> fine del mese, non importa se abbiamo lavorato molto o poco, bene o 
>> male, alla fine lo stipendio lo prendiamo di sicuro  ( a meno che lo 
>> Stato, che è il nostro datore di lavoro, vada in default ) e tutti 
>> nella stessa misura, gli avvocati operano sul mercato e il cliente, 
>> pubblico o privato che sia, se lo debbono cercare e soprattutto se lo
>
>> debbono conservare, una volta che lo hanno trovato. Tu parli di 
>> parcelle di avvocati meglio pagati  e di prestigio, ma la realtà non
>è 
>> questa. La realtà è quella di una classe forense che, al di là di 
>> pochissimi privilegiati che possono permettersi di scegliere il 
>> cliente, è ormai proletarizzata, alla ricerca continua e disperata di
>
>> occasioni di lavoro che sono sempre più rare, e a causa della crisi 
>> economica e a causa del sovrannumero di iscritti agli albi forensi . 
>> Posso assicurarti che è questo l'aspetto più difficile della 
>> professione di avvocato : il rapporto con il cliente. Il 
>> professionista può essere anche preparatissimo, ma il suo cliente, 
>> come mi disse una volta un avvocato che faceva il magistrato
>onorario, 
>> nel 90% dei casi non capisce nulla di diritto, nel 70% non capisce 
>> nulla di nulla. Secondo me era troppo ottimista : le percentuali cui 
>> faceva riferimento sono molto più alte. E allora, di fronte ad un 
>> cliente che è abituato ormai a chiedere la luna, l'avvocato, per 
>> tenerselo buono, deve promettere anche Marte, perchè se non lo fa, se
>
>> prova ad essere onesto con lui, a dirgli come stanno veramente le 
>> cose, a fargli un quadro realistico della situazione, susciterà una 
>> reazione di rigetto. Il cliente penserà che quell'avvocato è un buono
>
>> a nulla, e troverà sicuramente qualcun altro disposto a dirgli che 
>> invece Marte è a portata di mano, lì dietro la porta. Se ci pensi 
>> bene, è la stessa situazione che si verifica in politica : il 
>> cittadino italiota, che somiglia sempre di più al fanciullino di 
>> pascoliana memoria, è disposto a credere a qualunque fesseria, come 
>> Pinocchio che abbocca quando Lucignolo gli parla del Paese dei 
>> Balocchi. E questo sia a sinistra che a destra. Anche nella vita 
>> familiare accade lo stesso. Quegli studenti che tu tanto elogi per il
>
>> fatto che scendono in piazza a protestare, sono più che disposti,
>anzi 
>> predisposti, a credere al primo pifferaio che farà loro credere che 
>> tutto è facile, tutto è possibile, a portata di mano, che loro hanno 
>> ragione a priori. Poi, quando cresceranno ( molto, ma molto in
>ritardo 
>> ) e i loro genitori non saranno più in grado di mantenerli, si 
>> scontreranno con la dura realtà, e per loro sarà un autentico shock.
>>
>> Per fare un esempio concreto, quanti di quegli studenti continueranno
>
>> a iscriversi alla facoltà di giurisprudenza o alle facoltà
>umanistiche 
>> in genere pensando di fare la cosa giusta, quando il mercato del 
>> lavoro richiede ormai laureati in matematica, fisica, ingegneria, 
>> materie queste, secondo la ottocentesca mentalità dei predetti 
>> pargoletti, troppo aride, oppure persone che sappiano svolgere lavori
>
>> manuali, lasciati agli immigrati perchè ormai nessun italiano li
>vuole 
>> fare, sempre in base ad una mentalità ottocentesca che vede i lavori 
>> manuali degni solo delle persone di basso livello sociale ? Sì,
>magari 
>> dopo saranno comunque formati come cittadini, come persone, avranno 
>> una maggiore consapevolezza di sè e del mondo che li circonda, 
>> potranno dispiegare la loro, chiamamola pure così, essenza ( mi viene
>
>> in mente a tal proposito il contenuto di una vecchia canzone di
>Franco 
>> Battiato dal titolo "E ti vengo a cercare" ), ma alla fine si 
>> ridurranno comunque a chiedere la paghetta ai genitori, i quali li 
>> manterranno fino all'età di 50 anni, assecondandoli in tutto e
>facendo 
>> loro credere che sono i migliori, ma dopo non potranno più farlo per 
>> il semplice motivo che saranno passati a miglior vita.
>>
>> Parlo per esperienza personale : tutte le volte che ho tentato, con 
>> persone che conosco, di fare un discorso realistico sulle prospettive
>
>> future di un determinato percorso formativo di tipo tradizionale, ho 
>> trovato la isterica reazione innanzitutto dei genitori, i quali 
>> trovavano offensivo che si potessero anche solo mettere in dubbio le 
>> immense capacità dei loro figliuoli. Purtroppo questi ultimi, una 
>> volta laureati  hanno dovuto accontentarsi di un impiego in un call 
>> center, con una paga da miseria e con il rischio di essere sbattuti 
>> fuori da un momento all'altro semplicemente perchè non c'erano più 
>> commesse. Dopodichè quegli stessi genitori hanno dovuto ammettere, 
>> molto a malincuore, che forse la scelta iniziale percorsa dai loro 
>> pargoletti non era stata la migliore.
>>
>> Torno al merito. Tu dici che la giustizia è una funzione. All'estero
>è 
>> effettivamente così. In Italia invece è una industria. I miei
>colleghi 
>> più anziani, quando parlano del proprio lavoro per magnificarlo, sono
>
>> soliti dire che noi magistrati non sforniamo pizze.  Ora, non capisco
>
>> perchè bisogna sminuire le pizze. Considera che, almeno a Napoli,
>sono 
>> buonissime. Le nostre sentenze, il più delle volte, invece non sono 
>> nemmeno lette dalle parti, alle quali interessa solo sapere se alla 
>> fine i soldi se li pigliano o no, perchè questo è Marte. E gli 
>> avvocati che possono fare ? Sicuramente tirare a campare è un brutto 
>> modo di vivere, ma è sempre meglio tirare a campare che tirare le 
>> cuoia. La necessità è più forte di tutto. Quindi, una volta per
>tutte, 
>> facciamo chiarezza e piantiamola con  la solita retorica italiana. 
>> Esiste una sovrabbondanza di laureati in materie che non trovano più 
>> sbocchi e che scoprono molto in ritardo che i loro genitori non li 
>> potranno mantenere all'infinito. Per questo motivo sgomitano tra di 
>> loro, come i passeggeri di un tram sempre più affollato, fino a
>quando 
>> questo tram non si fermerà e terminerà anche la loro attesa
>fanciullesca.
>>
>> Data questa realtà, non ha nessun senso parlare di miglioramento del 
>> servizio giustizia. Si tratta di una industria che deve continuare a 
>> girare, magari a vuoto, perchè su di essa campano troppe persone. Non
>
>> è un caso se le uniche vere riforme in tema di giustizia in Italia si
>
>> sono fatte su pressione dell'Europa. L'unica salvezza può venire 
>> dall'esterno.
>>
>> FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord
>)
>>
>>
>>
>>
>>
>> Il 17/10/2017 09:44, Patrizia Bellucci ha scritto:
>>>
>>> Caro Felice,
>>>
>>> ti leggo sempre con attenzione, perché di sicuro prima di parlare 
>>> occorre sempre saper ascoltare attentamente tutti e non di rado
>certe 
>>> cose che affermi le condivido anche, ma in un'ottica che mi pare 
>>> sostanzialmente diversa.
>>>
>>> Ad esempio, in relazione a questa tua ultima mail penso che:
>>>
>>> 1) Come mi ricordò giustamente al mio ingresso in lista l'Amico 
>>> Valerio Savio, NON SIETE TODOS CABALLEROS - come ogni altro corpo 
>>> professionale, sociale e umano - e quindi dovete anzitutto 
>>> individuare al vostro interno chi sono I CABALLEROS: operazione di 
>>> sicuro non facile!
>>>
>>> 2) I Magistrati e gli Avvocati PER SCELTA E PER FORMAZIONE non son
>la 
>>> stessa cosa, anche se servono entrambi all'attuazione della 
>>> Giustizia: gli Avvocati vengono _addestrati_ per essere dei 
>>> PROFESSIONISTI PAGATI DAI PRIVATI (spesso più hanno il pelo sullo 
>>> stomaco e meglio son pagati con parcelle e prestigio!), mentre i 
>>> Magistrati vengono _formati_ per essere dei PROFESSIONISTI CON IL 
>>> SENSO DELL'ISTITUZIONE (e non a caso son doverosamente pagati dallo 
>>> Stato).
>>>
>>> Sia pur con la variazione di livello personale e individuale, il 
>>> livello medio, 'di base', dei Magistrati resta qualitativamente 
>>> diverso e più alto e guarda, Amico mio, che qui si va ALL'ESSENZA, 
>>> perché la tipologia di formazione va a influire proprio sul modo di 
>>> essere e di 'stare nel mondo'.
>>>
>>> Hai ragione invece sul fatto che - a parità di occasioni - chi prima
>
>>> sceglieva di fare il Magistrato o l'Avvocato era qualitativamente 
>>> diverso, perché aveva SCELTO fra le due strade del bivio entrambe 
>>> percorribili, mentre oggi il singolo è costretto a percorrere 
>>> semplicemente la strada che gli risulti più facilmente disponibile.
>>>
>>>  3) Hai ragionissima quando affermi che fra gli Operatori di 
>>> Giustizia - esattamente come nella classe politica - c'è un "istinto
>
>>> ferino di sopravvivenza" che occorre saper vedere nel principio e 
>>> nelle attuazioni, ma altrettanto di sicuro la Giustizia non è per
>sua 
>>> natura - non potrà esserlo mai - un AMMORTIZZATORE SOCIALE, proprio 
>>> perché NON E' UN LAVORO MA UNA FUNZIONE!
>>>
>>> Per cercare di spiegarmi meglio, ti faccio un esempio: la Laurea
>oggi 
>>> non è più 'un ascensore sociale', ma non ha perso il senso 
>>> dell'essere una specifica modalità di FORMAZIONE: chi vuole
>investire 
>>> su se stesso non può che passar da lì, anche se deve farlo in 
>>> funzione della capacità di realizzare e dispiegare LA PROPRIA VITA E
>
>>> IL PROPRIO ESSERE e non più come contemporanea garanzia di un lavoro
>
>>> qualitativamente migliore.
>>>
>>> [Ti lascio immaginare quanto su questo sia addolorata e arrabbiata: 
>>> si sono perfino permessi di togliere il PUBBLICA dal nome del 
>>> MINISTERO DELL'ISTRUZIONE e NOMEN OMEN!!! Di sicuro non condivido la
>
>>> riforma Gelmini - si sapeva bene chi era e da dove veniva - ma non 
>>> condivido nemmeno quella della cosiddetta 'buona scuola' fatta dalla
>
>>> Giannini, che ai miei occhi ha anche l'aggravante di essere una 
>>> linguista, per cui non può pararsi dietro alla 'ignoranza': no, qui
>è 
>>> stata proprio CONNIVENZA! E infatti gli Studenti - che tanta gente
>si 
>>> permette di offendere - qualche giorno fa son tornati a riempire 
>>> sacrosantamente le piazze!!!].
>>>
>>>
>>> In conclusione:
>>>
>>> È ovvio che  mi son sentita allargare il cuore, quando ho visto il 
>>> Dott. Bruti Liberati - che saluto e che ringrazio per il pdf e per 
>>> l'indicazione bibliografica - riporre autorevolmente al centro 
>>> l'obiettivo di "_Ricreare una vera comunità di tutti 
>>> gli____*operatori di giustizia*_", anche se personalmente ribadisco 
>>> che in questa direzione bisogna contemporaneamente andare a incidere
>
>>> sulla formazione per rendere anche gli Avvocati più consapevoli e 
>>> qualificati per UNA FUNZIONE ISTITUZIONALE ALTA!
>>>
>>> L'imputato ha diritto alla migliore Difesa possibile, ma non al 
>>> cinismo - magari abilissimo - di chi vuole ledere e sacrificare i 
>>> diritti delle vittime e delle parti lese!!!
>>>
>>> Proprio per questo per tanti e lunghi anni sono stata accanto 
>>> all'Avvocato Alarico Mariani Marini nella sua battaglia per tentare 
>>> di unificare, almeno in parte, la formazione della Scuola Superiore 
>>> della Magistratura e quella dell'Avvocatura, in modo da riempire di 
>>> senso anche negli Avvocati il sintagma OPERATORI DELLA GIUSTIZIA 
>>> (così denso di significato inscindibile): beh, abbiamo perso 
>>> entrambi, MA ci avevamo visto giusto! Si può 'perdere' e 
>>> contemporaneamente 'aver ragione'.
>>>
>>>
>>> Quello che il compianto Amico Stefano Rodotà - che ora tanto mi/ci 
>>> manca - ha definito "il giardino del Diritto" non fiorisce quanto 
>>> potrebbe se non si innalzano il Legislatore, i Magistrati e gli 
>>> Avvocati!!! 'Roba dura' da realizzare nel contesto odierno - me ne 
>>> rendo conto - ma solo quando GLI OBIETTIVI E IL BERSAGLIO, LA 
>>> DIREZIONE E GLI STRUMENTI sono chiari si riesce a fare qualche passo
>
>>> e a far spuntare qualche rosa.
>>>
>>> Vi saluto caramente e vi auguro buona giornata e buon lavoro,
>>>
>>> patbellucci
>>>
>>> P.S. Ovviamente non entro nella parte squisitamente giuridica del 
>>> dialogo avviato, che NON è di mia competenza (e su cui mi limito 
>>> umilmente a imparare): a ciascuno il suo.
>>>
>>>
>>> Il 16/10/2017 18:16, thorgiov ha scritto:
>>>>
>>>> A tutti gli operatori ? Ne sei proprio sicuro ? L'articolo da te 
>>>> citato è firmato da due avvocati. Ma in Francia quanti sono gli 
>>>> avvocati ? Le condizioni di partenza sono troppo diverse da quelle 
>>>> italiane. Da noi la giustizia serve essenzialmente, se non 
>>>> esclusivamente, da ammortizzatore sociale. Serve a dare lavoro. Non
>
>>>> avrebbe senso, dalle nostre parti, tentare di ricreare una comunità
>
>>>> di tutti gli operatori di giustizia, perchè quando è in gioco la 
>>>> sopravvivenza ci si deve aggrappare a qualsiasi occasione, anzi le 
>>>> occasioni di lavoro bisogna crearle dal nulla, altrimenti non si 
>>>> campa. L'abnorme contenzioso della giustizia italiana nasce proprio
>
>>>> da questo : dall'istinto ferino di sopravvivenza. Gli obiettivi 
>>>> comuni diventano pertanto impossibili.
>>>>
>>>> FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli
>Nord )
>>>>
>>>>
>>>> Il 16/10/2017 11:42, EDMONDO BRUTI LIBERATI ha scritto:
>>>>>
>>>>> Proposte per una radicale riforma della giustizia in Francia
>>>>>
>>>>> Il quotidiano Le monde 11 ottobre 2017 p. 21 pubblica un articolo 
>>>>> /“ Changer de paradigme pour une justice moderne”/  in cui si 
>>>>> avanzano proposte di radicale riforma della giustizia in Francia. 
>>>>> Allego il Pdf e segnalo alcuni dei punti salienti.
>>>>>
>>>>> Limitare drasticamente i casi di appello: riparazione di errori 
>>>>> manifesti e casi che pongono difficili questioni di diritto. Le 
>>>>> Corti di appello, da ridurre nel numero, opererebbero come filtro 
>>>>> per la Corte di Cassazione.
>>>>>
>>>>> La Corte di Cassazione si occuperebbe solo dei questioni di
>diritto 
>>>>> più significative./“Quando, in convegni internazionali, dei 
>>>>> francesi dicono che la loro Corte suprema rende più di 30.000 
>>>>> decisioni all’anno, destano la più grande ilarità”/ ( traduzione 
>>>>> testuale).
>>>>>
>>>>> Riforma della geografia giudiziaria con drastica diminuzione dei 
>>>>> Tribunali.
>>>>>
>>>>> Ricreare una vera comunità di tutti gli operatori di giustizia.
>>>>>
>>>>> Last but not least ( un po’ di inglese anche quando si parla di 
>>>>> Francia): l’articolo è firmato da due avvocati Daniel Soulez 
>>>>> Larivère e Pierre-Olivier Sur.  Il primo è un notissimo avvocato 
>>>>> d’affari, autore di numerosi libri sui problemi della giustizia.
>In 
>>>>> italiano è stato tradotto e il titolo ha fatto fortuna, “Il circo 
>>>>> mediatico-giudiziario,” spesso citato a sproposito da chi non è 
>>>>> andato oltre la lettura, appunto, del titolo; ma, a mio avviso, il
>
>>>>> suo libro più interessante, attuale anche trent’anni dopo la sua 
>>>>> pubblicazione, è “/Les  juges dans la balance/”, non tradotto in 
>>>>> italiano, ma qui ne traduco la dedica ”Dedico questo libro a René 
>>>>> Parodi, magistrato, resistente, morto per le torture della Gestapo
>
>>>>> nell’aprile 1942.Egli incarna lo spirito di resistenza, senza il 
>>>>> quale la magistratura non è che una impostura”. Il secondo è stato
>
>>>>> presidente ( batonnier) dell’Ordine degli avvocati di Parigi.
>>>>>
>>>>> Un’ultima citazione, per concludere: “Meditate, gente, meditate!”.
>
>>>>> L’autore, come noto, non è un giurista, ma l’appello mi pare ben 
>>>>> indirizzato a tutti gli operatori di giustizia.
>>>>>
>>>>> Edmondo Bruti Liberati
>>>>>
>>>>>
>>>>>
><https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=emailclient>
>
>>>>> 	Mail priva di virus. www.avast.com 
>>>>>
><https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=emailclient>
>
>>>>>
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