[Area] R: Ai M.O.T in lista

Francesco Aliffi faliffi8 a gmail.com
Sab 21 Ott 2017 18:26:49 CEST


Infondere ai mot
Il 21/ott/2017 18:24 "Francesco Aliffi" <faliffi8 a gmail.com> ha scritto:

> Condivido anche io ... mi sono permesso di girare la mail di lucia ai mit
> del distretto sperando di ingindere un po di speranza ... almeno loro ne
> hanno bisogno.
> Francesco
> Il 21/ott/2017 12:25 "Baggio Giordano Ernesto" <giordanoernesto.baggio@
> giustizia.it> ha scritto:
>
>> La storia siamo noi cari Mot. Siete voi a dover scegliere tra "tristezza"
>> e " speranza".
>> grazie a Lucia , Roberto e a tutti quelli che la pensano come loro
>>
>>
>>
>>
>> Inviato da smartphone Samsung Galaxy.
>>
>>
>> -------- Messaggio originale --------
>> Da: Arata Roberto <roberto.arata a giustizia.it>
>> Data: 21/10/17 08:50 (GMT+01:00)
>> A: Vignale Lucia <lucia.vignale a giustizia.it>
>> Cc: area a areaperta.it
>> Oggetto: Re: [Area] R:  Ai M.O.T in lista
>>
>> Sarà pure un pò retorica e moralisteggiante, sarà che pure io sono
>> retorico e moralisteggiante ma trovo bellissima la mail di Lucia.
>> E' per me il manifesto di AreaDg o comunque il riassunto delle ragioni
>> per cui con alcuni avverto un'affinità naturale, che naturalmente mi fa
>> sentire parte dello stesso insieme.
>> Baci
>> R
>>
>> Inviato da iPad
>>
>> Il giorno 20 ott 2017, alle ore 15:45, Lucia Vignale (Esterna) <
>> lucia.vignale a giustizia.it> ha scritto:
>>
>> Forse M.O.T. in lista non ce ne sono, perché sono troppo impegnati a
>> districarsi nelle difficoltà del nuovo lavoro per mettersi a leggere la
>> posta.
>>
>> Nondimeno, dopo aver letto il messaggio di Felice Pizzi , mi sento in
>> dovere di intervenire e presentarmi anche io.
>>
>> Di anni ne ho 58 (ma  mi piace dire quasi 60 perché così mi abituo
>> all’idea). Sono entrata in magistratura a trent’anni, in un’epoca in cui il
>> concorso lo si poteva fare appena laureati  (e spero proprio che presto
>> torni ad essere così),  perché avevo vinto un dottorato, avrei voluto
>> lavorare nell’università, ma , dopo alcuni anni di duro lavoro non
>> retribuito (o retribuito in maniera simbolica), ho deciso che non potevo
>> andare avanti così. Dunque anche io , come Felice Pizzi, sono entrata in
>> magistratura perché volevo uno stipendio.
>>
>> A differenza di Felice Pizzi, però, dopo essere entrata, ho scoperto un
>> mondo unico e diverso da quello nel quale avevo vissuto fino a quel
>> momento: un mondo in cui non si deve sgomitare e se si progredisce in
>> carriera lo si deve solo a se stessi (ai propri meriti o ai propri “non
>> demeriti”); un mondo in cui non vi è alcuna necessità di diventare
>> dirigenti e “fare carriera” perché lo stipendio non è determinato dalle
>> funzioni svolte, ma dall’anzianità di servizio, e  un presidente di sezione
>> non guadagna di più dei magistrati della sua sezione salvo che  non sia più
>> anziano di loro; un mondo in cui il  “capo”  non è il  datore di lavoro e
>> non può dire a nessuno dei magistrati dell’ufficio come devono decidere una
>> causa o trattare un fascicolo.
>>
>>
>>
>> Entrando in magistratura ho  scoperto un mondo in cui, per Costituzione,
>>  si è  *indipendenti* (art.101: i giudici sono soggetti soltanto alla
>> legge) e, per Costituzione,  si è  *uguali* (art. 107 : “i magistrati si
>> distinguono tra loro soltanto per diversità di funzioni”).
>>
>> Ho scoperto il sistema tabellare - un sistema che esiste anche (forse
>> soprattutto) perché  i magistrati  hanno contribuito ad elaborarlo - e ho
>> capito che quel sistema serviva a garantire, oltre all’indipendenza
>> esterna, anche l’ indipendenza interna, perché fissava regole
>> predeterminate e oggettive volte a distribuire il flusso degli affari.
>>
>> Ho capito che ero io a dover garantire il funzionamento del sistema
>> tabellare vigilando affinché fosse rispettato; che se il mio “capo” voleva
>> assegnare a me un fascicolo in deroga alle regole tabellari e mi blandiva
>> dicendomi : “fallo tu che sei brava”, dovevo dirgli di no , perché il
>> rispetto del sistema tabellare è una garanzia di tutti.
>>
>> Ho capito che la buona organizzazione dell’ufficio dipendeva anche da me;
>> che se i criteri organizzativi erano tali da impormi un superlavoro potevo
>> contestarli e chiedere su questo l’appoggio dei colleghi. Ho capito che
>> nessun “capo” può dirigere un ufficio contro i magistrati di quell’ufficio
>> se quei magistrati non glielo consentono e che ciascuno di noi ha diritto
>> di chiedere al proprio dirigente di farsi carico dei problemi che incidono
>> sul suo lavoro e sul servizio reso ai cittadini.
>>
>> Ho scoperto un lavoro bellissimo che mi consentiva di dare un senso
>> all’interpretazione della legge applicandone i risultati al caso concreto;
>> di scegliere tra le diverse possibili interpretazioni quella più rispettosa
>> dei diritti; di fornire tutela a chi  non ha altri diritti che quelli che
>> la Legge gli riconosce.
>>
>>
>>
>> Per questo vorrei dire ai MOT :
>>
>> di non farsi ingannare da chi dice che tutti i magistrati sono a caccia
>> di medagliette per diventare dirigenti (ce ne sono, certo, ma non sono poi
>> così tanti) ;
>>
>> di ricordarsi sempre che diventare dirigenti, prima che un onore, è un
>> onere;
>>
>> di lavorare con coscienza, attenzione e passione, cercando di assicurare
>> una risposta in tempi ragionevoli, ma anche di curare la qualità del
>> lavoro,  perché si lavora molte ore al giorno e - se non ci si vuole
>> intristire e invecchiare prima del tempo - si deve trovare soddisfazione in
>> ciò che si fa;
>>
>> di non stare chiusi  nelle proprie stanze e di occuparsi dell’
>> organizzazione degli uffici di cui fanno parte, perché da quella
>> organizzazione dipende la qualità della loro vita e del loro lavoro;
>>
>> di coinvolgere in questo i tanti colleghi di buona volontà chiedendo
>> anche a loro di sollevare la testa dalle carte;
>>
>> di vigilare sul comportamento del proprio “capo” sostenendolo e
>> aiutandolo se occorre,  criticandolo se necessario.
>>
>>
>>
>> Ma soprattutto vorrei dire ai MOT ( se ce ne sono in lista) ed anche ai
>> non MOT (e in lista ce ne sono tanti) di non dare ascolto a chi parla solo
>> di carriera, perché la carriera  non cambia la nostra vita, non cambia la
>> qualità del nostro lavoro, non cambia i nostri stipendi e diventa
>> importante  solo se noi la consideriamo tale.
>>
>>
>>
>> Cordiali saluti a tutti
>>
>> Lucia Vignale
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>> *Da:* Area [mailto:area-bounces a areaperta.it <area-bounces a areaperta.it>]
>> *Per conto di *thorgiov
>> *Inviato:* giovedì 19 ottobre 2017 19:42
>> *A:* area a areaperta.it
>> *Oggetto:* Re: [Area] Ai M.O.T in lista
>>
>>
>>
>> Se permetti, mi presento anche io ai giovani colleghi, ovviamente in modo
>> molto diverso.
>>
>> Premetto che non ho un profilo su Facebook, perchè non sono molto
>> comunicativo. In compenso mi sono sbizzarrito più volte su questa mailing
>> list, fino a creare veri e propri fenomeni di rigetto un po' da parte tutti
>> gli iscritti. Ho cinquanta anni, portati benissimo, e sono entrato in
>> magistratura nel 1996. Preciso che sono entrato in magistratura con una
>> fortissima motivazione : i soldi dello stipendio. Ebbene sì !  Questo è
>> stato il nobile ideale che mi ha spinto a studiare ed a superare il
>> concorso. Senza questa spinta emotiva non ce l'avrei mai fatta. Vedete,
>> subito dopo la laurea in legge, mi resi conto da subito che la strada
>> dell'avvocatura era troppo intasata, già da allora. Nella facoltà di legge
>> non esiste, purtroppo, il numero chiuso, e neppure per l'ingresso
>> nell'avvocatura. Questo ha creato una moltitudine di professionisti che
>> sgomitano di continuo tra di loro alla ricerca delle sempre meno numerose
>> occasioni di lavoro. Credetemi, la posizione del magistrato è di
>> privilegio, perchè noi alla fine del mese lo stipendio lo prendiamo
>> comunque ( e qui ritorno alla spinta ideale che mi ha portato in
>> magistratura ). I vantaggi non si fermano qui, perchè l'indipendenza
>> esterna è garantita addirittura dalla Costituzione. Per l'indipendenza
>> interna il discorso purtroppo è diverso. L'avanzamento non è più
>> automatico, ma richiede il superamento di valutazioni di professionalità
>> periodiche, e queste valutazioni le fa il Consiglio Superiore della
>> Magistratura dopo aver acquisito il parere del capo dell'ufficio, il quale
>> a sua volta si rifà al parere del presidente di sezione. Ma non finisce
>> qui, perchè la vera sintesi è operata dai consigli giudiziari a livello
>> locale. Questo sistema è stato voluto dal potere politico per mettere i
>> magistrati sotto pressione, ma è stato subito apprezzato dalle varie
>> correnti organizzate in magistratura, e non a caso. Piccolo particolare che
>> vi deve preoccupare fin d'ora : per avanzare in carriera, e quindi per
>> diventare semidirettivi e direttivi, è indispensabile l'appoggio di una
>> delle correnti organizzate all'interno della magistratura, perchè oggi si
>> fa carriera per merito, e non per anzianità . Anche per fare parte dei
>> consigli giudiziari, i cui componenti sono elettivi, è indispensabile
>> questo appoggio. Per proprietà transitiva, ne deriva che  pure per superare
>> la valutazione di professionalità l'appoggio di una corrente è, se non
>> indispensabile, sicuramente utile, perchè qualche incidente di percorso può
>> capitare a chiunque. Nessuno è perfetto e tutti possiamo sbagliare. Il che
>> è lo stesso che dire che tutti hanno bisogno di tutti, e questa è la prima
>> cosa che scoprirete . La seconda cosa che scoprirete è che la carriera si
>> costruisce fin dall'inizio. Presto incomincerete a vedere il collega vicino
>> di stanza come un pericoloso concorrente per un incarico di vertice, e
>> allora vi darete da fare a più non posso non solo per assicurarvi
>> l'appoggio di una corrente ma anche per procurarvi più titoli possibili. Lo
>> dovrete fare per forza, volenti o nolenti. Innanzitutto cercherete di farvi
>> assegnare un tirocinante per la sua formazione. Conviene a tutti e due : il
>> tirocinante, se il reddito familiare è inferiore a 50.000 euro, si becca
>> una borsa di studio di 400 euro mensili per un anno e mezzo e comunque si
>> risparmia il costo di una scuola di specializzazione universitaria. Il
>> magistrato si procura un titolo che per legge deve essere valutato ai fini
>> della progressione in carriera. Beninteso, non si tratta tanto di avere un
>> titolo in più, ma di non avere un titolo in meno rispetto al collega della
>> stanza accanto, perchè state tranquilli che lui avrà fatto la stessa cosa
>> prima di voi. Poi cercherete di pubblicare il più possibile relazioni o
>> provvedimenti, perchè anche quelli servono, e in questo la collaborazione
>> degli avvocati potrà servire. Si tratta della famosa società civile, con la
>> quale pure vi converrà tenere buoni rapporti, se non altro per limitare gli
>> esposti disciplinari, che ai fini della carriera non fanno mai bene. Questa
>> è la vera, autentica comunità degli operatori giudiziari.
>>
>> Sia però chiaro : la vera marcia in più per la carriera rimane l'attività
>> correntizia all'interno dell'ANM. Datevi da fare fin da subito. Partecipate
>> a tutti gli incontri organizzati a livello associativo. Alcuni direttivi e
>> semidirettivi vi indicheranno la strada giusta da percorrere, perchè il
>> proselitismo è la vera forza di ogni corrente. Ognuna di esse è solita
>> scannarsi con le altre all'interno della stessa associazione per procurarsi
>> più adepti possibile. Come diceva quel tale : il numero è potenza !
>>
>> Però è un peccato che accada tutto questo. Tutto sommato, rispetto agli
>> altri dipendenti pubblici, la parte più interessante del nostro lavoro,
>> vale a dire lo stipendio, non dipende dall'avanzamento in carriera, ma
>> dall'anzianità, ferma restando la necessità di superare le forche caudine
>> periodiche delle valutazioni di professionalità. Ogni tanto pensateci un
>> po' : forse non vale la pena affannarsi e scannarsi reciprocamente tra
>> colleghi, visto che almeno per la Costituzione i magistrati si distingono
>> solo per le funzioni e non esiste una gerarchia. Concludo anche io
>> segnalandovi una vecchia canzone, ma senza il link di riferimento. Si
>> tratta di Senza Cornice, di Alice Visconti.
>>
>> FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>>
>>
>>
>>
>>
>> Il 19/10/2017 10:07, Patrizia Bellucci ha scritto:
>>
>> Care Ragazze e cari Ragazzi (permettemi di chiamarvi così dall'alto dei
>> miei 71 anni: praticamente avete l'età di mio figlio e non molto di più dei
>> miei Studenti di un tempo),
>>
>> mi rivolgo a voi, che probabilmente ancora non mi conoscete: molti dei
>> meno giovani mi sono 'compagni di viaggio' già da tempo.
>>
>>
>>
>> Come prima cosa vi dedico una canzone: Edoardo Bennato "Sono solo
>> canzonette" (https://youtu.be/JBS48R2i6Pw) :-)
>>
>> I motivi TEORICI per cui *vi invito 'a studiare ANCHE su youtube'*,
>> magari quando ho tempo - se mi riinvitano - vengo a spiegarvelo A PORTE
>> CHIUSE alla Scuola Superiore della Magistratura.
>>
>> Se poi qualcuno - per conoscermi meglio - ha voglia di sapere cosa dico
>> invece, da libera cittadina, *coram populo* può accedere alla mia pagina
>> facebook (https://www.facebook.com/patrizia.bellucci.7).
>>
>> In proposito, a voi 'nativi digitali' che su facebook ci siete
>> praticamente tutte e tutti allego - per chi abbia tempo e voglia - un
>> articolino su facebook decisamente 'leggero', che avevo scritto ormai
>> diversi anni fa: naturalmente dovete riflettere sul fatto che quel
>> "comunicar se stessi" da parte di un Magistrato *deve* saper declinarsi
>> IN MODO SPECIFICO: i nostri media sono di tal livello che stanno a guardare
>> perfino di che colore portate i calzini!
>>
>>
>>
>> Doverosamente mi presento - non c'è un motivo al mondo perché mi
>> conosciate già - per la parte che più direttamente vi riguarda, per
>> esplicitarvi a che titolo e CON QUALI LIMITI sono presente in lista.
>>
>> Trovate il mio cv sul mio sito (http://www.patriziabellucci.it/), dove
>> potete anche scaricare il pdf di stampa del mio libro *A onor del vero.
>> Fondamenti*, che potete benissimo anche non leggere, mentre *vi invito
>> caldamente a leggere l'Introduzione di Tullio De Mauro* (che vi allego,
>> in modo da non farvi perdere tempo).
>>
>> *Si può e si deve apprendere in molti luoghi, ma di sicuro la carta
>> stampata non si salta!!!*
>>
>> A questo link http://www.patriziabellucci.it/laligi/contributi.htm
>> trovate i Collaboratori giuridici e quindi vedete i nomi di chi aveva
>> capito da subito la pertinenza della componente linguistica nella vostra
>> formazione.
>>
>> Quel progetto e quel sito si son fermati anni fa, perché sono bravina nel
>> pensare - non è un particolare merito, sono semplicemente allieva di grandi
>> Maestri - ma non nel trovare finanziamenti: fra me e i soldi c'è una vera
>> incompatibilità...
>>
>> Vi informo, peraltro, che con l'ultima riformina non solo si è tolto il
>> PUBBLICA dal Ministero dell'Istruzione, ma - udite, udite - adesso i
>> Professori non si valutano più tanto sulla ricerca prodotta e sul numero e
>> la qualità degli Studenti che formano, ma SULLA QUANTITA' DEI FINANZIAMENTI
>> CHE SONO CAPACI DI ATTRARRE!
>>
>> Scusatemi se faccio un esempio personale, perché gli 'esempi concreti'
>> facilitano sempre la COMPRENSIONE DELLA TEORIA: ho formato 300 Studenti
>> all'anno per 40 anni e sono stata capace di attrarre dall'Europa e dai vari
>> Continenti una marea di Studenti Erasmus, ma adesso con i loro parametri
>> probabilmente avrei una valutazione bassina...
>>
>> Insomma, le vie per SQUALIFICARE Scuola e Università sono tante e spesso
>> abbastanza 'occulte': si sa, i decreti di attuazione sono importanti quanto
>> le leggi!
>>
>> *Altro che chiudere gli accessi a Giurisprudenza: in Italia vanno alzati
>> tasso e qualità dell'Istruzione, che generano LIVELLO E INNOVAZIONE!!!*
>>
>> Altrimenti il Paese non avrà nemmeno la ripresa economica, che di sicuro
>> non si fa con il *Jobs act*  e da linguista lasciatemi sottolineare che
>> quelli che il popolo NON ha eletto parlano a un Paese che domina poco e
>> male perfino l'italiano gli si spara dai media quell'inutile anglismo
>> incomprensibile ai più: da* quaedam de populo* lasciatemi dire che
>> invece si dovrebbe tornasse a parlare - e fare - di 'Riforma del lavoro'!
>> Come sempre, le scelte linguistiche SVELANO TANTO: 'dimmi come parli e ti
>> dirò chi sei' e teniamoci carissima la Suprema Corte.
>>
>> In particolare, se non erro, le mie relazioni alla Scuola Superiore della
>> Magistratura dovreste trovarle sul suo sito a cui voi tutti accedete.
>>
>> Scusate se approfitto del discorso: *mi pare GIUSTISSIMO che le
>> relazioni alla SSM restino 'a porte chiuse' e quindi che vi accediate SOLO
>> VOI*, ma come potrei fare io per avere le relazioni su quel bellissimo
>> corso sulla rappresentazione massmediatica della Giustizia su cui sono
>> intervenuti Luigi Lanza, Bruti Liberati, l'eccezionalmente bravo Antoine
>> Garapon, ecc.
>>
>> Sulla rappresentazione massmediatica della Giustizia PENALE mi sono già
>> espressa in varie occasioni e scritti vari, ma adesso - quando ne avrò il
>> tempo - vorrei dire qualcosina sulla rappresentazione massmediatica della
>> Giustizia CIVILE e quelle relazioni mi sarebbero di grandissimo aiuto:
>> potreste darmi una mano, visto che anch'io, come voi, di tempo ne ho
>> proprio poco?
>>
>> Adesso devo mettermi a fare altro, ma appena avrò un po' di tempo torno
>> ad argomentare 'dal mio punto di vista' somiglianze e differenze - che
>> ovviamente riguardano anche la parte che può essere comune e la parte che *deve
>> *restar diversa nelle due Scuole Superiori, perché *altrimenti va
>> cambiato il C.p.p. e sarebbe un errore enorme!* - nella seconda parte
>> del sintagma del Dott. Bruti Liberati "COMUNITA' DEGLI *OPERATORI
>> GIUDIZIARI*".
>>
>> Grazie per lo spazio e l'eventuale attenzione e buona giornata e buon
>> lavoro ai Magistrati e alle Magistrate di ogni età,
>>
>> Pat
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>> _______________________________________________
>>
>> Area mailing list
>>
>> Area a areaperta.it
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>>
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