[Area] Ius soli, ius culturae. Non è mai troppo tardi

u.nannucci a alice.it u.nannucci a alice.it
Ven 8 Dic 2017 15:50:21 CET


perfettamente d’accordo. san Paolo ha travisato il messaggio cristiano in più di un aspetto. l’introduzione del velo ad esempio è sua invenzione; nel vangelo non esiste alcuna disposizione che imponga alle donne di coprirsi il capo. vedasi lettera ai Corinzi, 11. Già Marcione, nel secondo secolo dopo Cristo, aveva rilevato la totale discontinuità tra la bibbia e l’insegnamento di Cristo.
ubaldo nannucci



From: Fontana Gian Luigi 
Sent: Friday, December 08, 2017 1:39 PM
To: Marco Dell'Utri 
Cc: u.nannucci a alice.it ; area a areaperta.it 
Subject: Re: [Area] Ius soli, ius culturae. Non è mai troppo tardi

Lettera di San Paolo a Timoteo 
11La donna impari in silenzio, in piena sottomissione. 12Non permetto alla donna di insegnare né di dominare sull’uomo; rimanga piuttosto in atteggiamento tranquillo. 13Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; 14e non Adamo fu ingannato, ma chi si rese colpevole di trasgressione fu la donna, che si lasciò sedurre. 15Ora lei sarà salvata partorendo figli, a condizione di perseverare nella fede, nella carità e nella santificazione, con saggezza.


Gian Luigi Fontana

Inviato da iPad

Il giorno 08 dic 2017, alle ore 13:13, Marco Dell'Utri <mardellu a tin.it> ha scritto:


  Mi sembra di cogliere, nelle parole di Ubaldo Nannucci, un principio di contraddizione.

  Leggo che, verosimilmente, un ragazzo cresciuto in un ambiente informato ai principi del Corano, non sarà, verosimilmente (ancora), in grado di rispettare i principi della nostra Costituzione  (“un ragazzo che cresce in una famiglia di religione islamica, e viene educato in quella ideologia che trae fondamento direttamente nelle parole del Profeta, e dunque è incontestabile e indiscutibile, come potrà rispettare, nella famiglia e nella vita, il principio di assoluta parità di diritti e di dignità della donna rispetto al genere maschile, suo signore e padrone?”).

  Dunque, deduco che un ragazzo che risulti oggettivamente ostacolato, nel compito di rispettare i principi fondamentali del nostro vivere comune, da limiti di carattere religioso e culturale, deve ritenersi, di per sé, tale da non essere degno (o meritevole) di acquistare la cittadinanza italiana.

  Non voglio nemmeno discutere del fatto che uno dei principi fondamentali del nostro vivere comune è rappresentato dalla laicità dello Stato e dal rispetto del pluralismo delle fedi e delle culture.

  Mi limito a domandarmi se un simile ragionamento, portato alle sue più logiche (ed estreme) conseguenze, non finisca con legittimare l’affermazione per cui non è degno (o meritevole) di acquistare la cittadinanza italiana (o, se del caso, di perderla) ogni ragazzo cui è (verosimilmente) impedito di rispettare i principi fondamentali del nostro vivere comune a causa di oggettivi ostacoli di natura intellettiva, economica, politica o (diversamente) culturale (mi astengo dal fornire esempi, che possono facilmente trarsi dalla cronaca quotidiana: parlo dei giovani mafiosi, dei giovani camorristi, dei figli adolescenti che vengono educati in campi estivi ispirati all’ideologia nazista, etc.).

  Lascio a chiunque giudicare della legittimità di un simile processo “in contumacia” a ciascuno di questi giovani.

  Che fine ha fatto l’art. 3 della Costituzione? il principio delle pari opportunità (opportunità, appunto) 

  da assicurare a tutti (tutti, appunto)?

  Non occorrerà, forse, renderci in primo luogo noi (italiani, italianissimi) degni della nostra Costituzione, prima ancora di giudicare e negare ad altri l’opportunità (la sola opportunità) di fare comunità insieme?




  Marco Dell’Utri 


  Il giorno 08 dic 2017, alle ore 07:43, <u.nannucci a alice.it> <u.nannucci a alice.it> ha scritto:


    sono del tutto contrario all’approvazione di questa legge. nella costituzione sta scritto che tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi. e l’art 3, cardine dell’intera struttura costituzionale, afferma che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali dinanzi alla legge senza distinzione di sesso....Ora nell’islam la parità di diritti tra uomini e donne non esiste. vedasi Corano, Sura IV, 34 che recita: 
    “gli uomini sono preposti alle donne a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perchè spendono [per esse] i propri beni....ammonite quelle di cui temete l’insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele. se poi vi obbediscono, non fate più nulla contro di esse. 
    sura IV, 20 – se volete cambiare una sposa con un’altra, non riprendetevi nulla anche se avete dato ad una un quintar

    evito di pubblicizzare il contenuto della Sura IV, 23. questi brani potete controllarli in qualsiasi testo del Corano in comune commercio; io ne ho uno con prefazione di Stefano Cardini, approvato dall’UCOIL.

    Ciò premesso, si può decidere di non vedere e di non sapere. ma un ragazzo che cresce in una famiglia di religione islamica, e viene educato in quella ideologia che trae fondamento direttamente nelle parole del Profeta, e dunque è incontestabile e indiscutibile, come potrà rispettare, nella famiglia e nella vita, il principio di assoluta parità di diritti e di dignità della donna rispetto al genere maschile, suo signore e padrone?. ritengo quindi corretto che la cittadinanza sia concessa allo scadere dei 18 anni, quando in piena maturità il giovane potrà valutare se obbligarsi o no al rispetto delle leggi che la cittadinanza impone; trA l’altro prevedendo sanzioni penali per chi usa violenze in seno alla famiglia
    nannucci


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    From: thorgiov 
    Sent: Thursday, December 07, 2017 6:12 PM
    To: area a areaperta.it 
    Subject: Re: [Area] Ius soli, ius culturae. Non è mai troppo tardi

    Ma siete proprio sicuri che sia necessario o conveniente digiunare ? Pannella  fece da apripista di questa usanza in Italia, ma si parla di più di quarant'anni fa. Anzi, se vogliamo dirla tutta, il digiuno è una usanza ancora più antica che la Chiesa cattolica inventò per fare penitenza, ma in un'epoca in cui si doveva digiunare per forza, volenti o nolenti, perchè di cibo ce n'era veramente poco. Del resto gli alfaniani sono stati chiari su come voteranno, ed anche Scelta Civica credo che seguirà lo stesso orientamento, visto che alle prossime ( anzi vicinissime ) elezioni si schiererà con il Centro-Destra. Mi sa che MD, al pari dei altri convintissimi sostenitori del disegno di legge, è fuori tempo massimo, e anche questa non mi sembra una novità. Capisco l'ansia di fare opera di testimonianza ad ogni costo, anche per i posteri, ma un poco di sobrietà, ogni tanto, non guasterebbe. Anche perchè, tutto sommato, non è che un magistrato, in quanto tale, debba per forza essere a favore di questo particolare disegno di legge.


    FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )






    Il 07/12/2017 14:31, md a magistraturademocratica.it ha scritto:

      Ius soli, ius culturae. Non è mai troppo tardi

       Magistratura Democratica auspica che si arrivi finalmente all'approvazione della legge sulla riforma della cittadinanza e aderisce pertanto alla campagna "Non è mai troppo tardi".

      Come magistrati e cittadini, a partire dal 20 novembre, Giornata  Internazionale delle Nazioni Unite per i diritti dell'Infanzia, saremo impegnati in tutte le sedi e in tutte le iniziative di mobilitazione, promozione e sensibilizzazione necessarie per sostenere il passaggio parlamentare del disegno di legge.

      Crediamo sia ormai improcrastinabile l'introduzione nell'ordinamento italiano dello ius soli e dello ius culturae, per arrivare a una cittadinanza basata sull'appartenenza e sull'inserimento sociale e culturale.

      Soltanto attraverso la valorizzazione della nascita sul territorio e dell'inserimento socio-culturale potremo rafforzare un processo di integrazione realmente inclusivo e ampliare le potenzialità di una democrazia basata sui principi del primato della persona umana, sicurezza sociale, parità di diritti e doveri, pari dignità sociale e uguaglianza sostanziale.

      17 novembre 2017

      http://www.magistraturademocratica.it/mdem/articolo.php?id=2859&a=on

      Rilanciamo, per l’adesione alle iniziative in corso, l’appello del Sen Manconi e dell’associazione “A buon diritto”

      ……A partire dalla settimana del 4 dicembre prossimo la normativa sullo ius soli e culturae dovrebbe arrivare nell'aula del Senato, dove sarà o definitivamente approvata o definitivamente affossata. 

      Si tratta di una legge fondamentale per la società italiana per molte ragioni.

      È necessario, pertanto, sostenere con ogni mezzo la mobilitazione, a partire da un nuovo digiuno a staffetta, da attuare in coincidenza con la discussione parlamentare della legge:5, 6 e 7 dicembre.

      Comunicate la vostra adesione, la data e la durata del digiuno (uno o due giorni), compilando https://docs.google.com/forms/d/1I2n0v5VybbMowNo8APpE6GbYVedbZxunfjgvFZr_ywg/viewform?edit_requested=true

      E fate conoscere al numero più ampio possibile di colleghi, interlocutori e amici, e agli organismi e associazioni locali, questo messaggio e questa iniziativa.




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