[Area] R: R: R: Romania: magistrati contro la riforma della giustizia

thorgiov thorgiov a libero.it
Mar 19 Dic 2017 19:18:28 CET


Occorre anche considerare che molti Paesi del Sud Europa non erano 
maturi, dal punto di vista economico, ad entrare nell'euro, ma per 
motivi puramente ideologici fu fatta a suo tempo una scelta diversa. Le 
conseguenze sono state disastrose, e lo si è visto con la Grecia. Ora, 
la compattezza istituzionale e sociale dell'Unione, a mio parere, è 
messa in pericolo innanzitutto da questa scelta dissennata iniziale. 
L'Italia potrebbe essere la mina che fa saltare l'euro, e con essa 
l'intera Unione, considerato che le forze politiche contrarie alla 
moneta unica già nel corso delle ultime elezioni in realtà 
rappresentavano la maggioranza della popolazione. E l'Europa del Nord, 
nel prossimo futuro, non sarà così accondiscendente come lo è stata in 
passato nei nostri confronti.

FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )


Il 19/12/2017 18:31, Stefano Calabria ha scritto:
> La prima considerazione che a mio avviso può trarsi da queste 
> preoccupanti vicende è che forse l’allargamento ad est dell’Unione 
> europea è stato un errore, perché ha ulteriormente indebolito ed 
> annacquato la compattezza, istituzionale e sociale, dell’Unione ed ha 
> riguardato paesi che, probabilmente, non erano maturi ad entrarvi sul 
> piano democratico. Può e deve sperarsi che l’Unione non resti inerte 
> dinanzi a tutto ciò e che prosegua la procedura intrapresa contro la 
> Polonia; altrimenti l’Unione europea resterà sempre più una parola 
> vuota e non andrà oltre un mero mercato comune delle merci e dei 
> lavoratori.
> La seconda considerazione, scontata per chi legge questa ml ma non 
> così scontata per la pubblica opinione, è che una magistratura 
> indipendente può vivere soltanto quando lo Stato di diritto non viene 
> calpestato; quando, viceversa, un paese si avvita verso torsioni 
> autoritarie e verso forme di democrazia meramente elettorale (come in 
> Russia o in Turchia), allora una magistratura indipendente è un 
> ostacolo e va spazzata via. In Turchia è stata spazzata via con gli 
> arresti ed i licenziamenti, in Ungheria e Polonia con i 
> prepensionamenti e con il controllo politico diretto dei giudici.
> In questo contesto non può sfuggire che in Italia ci sono forze 
> politiche che apprezzano, anche apertamente, il modello politico alla 
> Putin o alla Orban e ci sono forze sociali (le Camere penali) che 
> propugnano ufficialmente la nomina dei magistrati da parte del Governo.
> Saluti
> Stefano Calabria
> *From:* Enrico Cieri <mailto:enrico.cieri a giustizia.it>
> *Sent:* Tuesday, December 19, 2017 4:42 PM
> *To:* 'thorgiov' <mailto:thorgiov a libero.it> ; area a areaperta.it 
> <mailto:area a areaperta.it>
> *Subject:* [Area] R: R: R: Romania: magistrati contro la riforma della 
> giustizia
>
> La stampa internazionale ha segnalato l’inquietante attrazione 
> politica che i 4 di Visegrad esercitano nei confronti di Romania e 
> Bulgaria e la possibile costituzione di un blocco slavo  o balcanico 
> per condizionare la tradizionale politica liberale della UE:  lo 
> scorso ottobre il primo ministro bulgaro Borisov ha  dichiarato la 
> nascita di un nuovo Gruppo di Visegrad balcanico (composto da 
> Bulgaria, Romania, Grecia e Serbia) “contro l'invasione di clandestini 
> e le minacce islamiche”,  rivendicando  un maggior protagonismo 
> all’interno della UE.
>
> Questa attrazione (flirtation, secondo la stampa internazionale) ha 
> indotto il governo rumeno a negare ufficialmente l’intenzione di 
> unirsi ai 4 di Visegrad.
>
> Questo costituendo blocco balcanico è accomunato anche dai recenti 
> interventi legislativi in materia di indipendenza della magistratura.
>
> In Romania, la riforma della giustizia è in realtà un progetto di 
> legge in corso di approvazione (già votato dalla Camera ed all’esame 
> del Senato) contro il quale si era già espressa, lo scorso agosto, il 
> rappresentante della Commissione europea a Bucarest, Angela Cristea.
>
> Secondo i resoconti di stampa, la riforma riguarda le nomine dei 
> procuratori e della Procura anti-corruzione; i poteri della Procura 
> anticorruzione, cui sarebbero sottratte le indagini sui magistrati; le 
> ispezioni giudiziarie, sottratte al Consiglio superiore della 
> magistratura.
>
> La riforma ha dato luogo a proteste e manifestazioni, l’ultima delle 
> quali il 17 dicembre.
>
> Secondo *Euronews*, i magistrati sono usciti dal palazzo di giustizia 
> per protestare …non soltanto a Bucarest ma anche in numerose città di 
> tutta la Romania. Antonia Diaconu, magistrato presso la procura 
> anti-corruzione: "Siamo qui nell'interesse delle persone. Facciamo il 
> nostro lavoro quotidiano ma vorremmo continuare a farlo così come è 
> sempre stato" dice. Il progetto di legge, che secondo l'opposizione è 
> un colpo di spugna per la corruzione nelle alte sfere della politica, 
> è già stato votato dalla Camera e deve essere adottato dal Senato. Il 
> giudice Dragos Calin: "Benché la Commissione Europea abbia espresso a 
> più riprese dubbi e preoccupazioni e malgrado le migliaia di 
> manifestanti scesi in strada per protestare, sembra che non ci sia più 
> nulla da fare" spiega. La riforma è stata messa a punto dal governo 
> socialdemocratico di Liviu Dragnea, accusato di corruzione. È 
> considerata una minaccia per l'indipendenza dei magistrati e un limite 
> all'azione della procura anticorruzione.
>
> Secondo l’*ANSA*, “migliaia di persone hanno nuovamente manifestato 
> ieri sera in varie città del Paese contro la riforma del sistema 
> giudiziario varata dal governo del premier socialdemocratico Mihai 
> Tudose, accusata di minare lo stato di diritto e vanificare la lotta 
> alla corruzione dilagante. Nella capitale Bucarest circa 5 mila 
> persone hanno percorso in corteo il centro della città partendo dalla 
> sede del governo e raggiungendo il parlamento, dove oggi è in 
> programma una seduta dedicata all'esame della legge contestata. 
> "Vogliamo giustizia, non corruzione", "Governo covo di ladri", hanno 
> scandito i manifestanti che hanno sfidato il maltempo e il freddo 
> intenso. Proteste popolari si sono registrare in diverse altre città 
> quali Timisoara, Cluj, Brasov.”
>
> Enrico Cieri
>
>
>
> *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di *thorgiov
> *Inviato:* martedì 19 dicembre 2017 14:39
> *A:* area a areaperta.it
> *Oggetto:* Re: [Area] R: R: Romania: magistrati contro la riforma 
> della giustizia
>
> In realtà del gruppo di Visegrad fanno parte la Repubblica Cechia, la 
> Polonia, l'Ungheria e la Slovacchia, non la Romania. Le riforme del 
> sistema giudiziario realizzate in Polonia effettivamente sono 
> inquietanti. Ma in Romania in che cosa si concretizza la riforma della 
> giustizia e del codice penale ?
>
> FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>
> Il 19/12/2017 10:40, Enrico Cieri ha scritto:
>
>     La situazione dei paesi del gruppo di Visegrad è molto grave, in
>     particolare per la conservazione delle garanzie dello stato di
>     diritto.
>
>     Polonia, Ungheria e Romania si stanno allineando alla Turchia per
>     quanto riguarda la mortificazione dell’associazionismo giudiziario
>     e la conservazione dell’indipendenza della magistratura,
>     compromessa dalla nuove norme in materia di nomine degli uffici
>     giudiziari.
>
>     Evidentemente il mugnaio di Postdam, che invocava il giudice a
>     Berlino contro le prevaricazioni dell’Imperatore, inquieta i nuovi
>     imperatori.
>
>     Medel ha tenuto a Cracovia, il 9 dicembre, il suo Council of
>     Administration e le cronache riferiscono di una manifestazione di
>     protesta di magistrati, avvocati ed insegnati dinanzi al Palazzo
>     di Giustizia di Cracovia, brandendo la Costituzione ed è
>     significativa la presenza di questi ceti professionali,
>     espressione dei diritti di libertà, perché sono gli stessi ceti
>     professionali oppressi dalla controriforma turca, attivata dopo il
>     fallito golpe dell’estate 2016.
>
>     Qualcosa dobbiamo fare anche noi per i nostri colleghi europei e
>     la nostra Europa.
>
>     Enrico Cieri
>
>     *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di
>     *MARIELLA FINO
>     *Inviato:* martedì 19 dicembre 2017 10:20
>     *A:* 'Dragos Calin' mailto:dragosdotcalin a yahoo.co.uk;
>     Area a areaperta.it <mailto:Area a areaperta.it>;
>     'EasternEuropeJustice' mailto:easterneuropejustice a yahoogroups.com
>     *Oggetto:* [Area] R: Romania: magistrati contro la riforma della
>     giustizia
>
>     Sarebbe bello che tutti i magistrati europei (o, per iniziare,
>     italiani) aderissero alla protesta e uscissero simbolicamente dai
>     palazzi per cinque minuti, contemporaneamente.
>
>     Mariella Fino
>
>     *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di *Dragos
>     Calin
>     *Inviato:* martedì 19 dicembre 2017 07:51
>     *A:* Area a areaperta.it <mailto:Area a areaperta.it>;
>     EasternEuropeJustice
>     *Oggetto:* [Area] Romania: magistrati contro la riforma della
>     giustizia
>
>     Romania: magistrati contro la riforma della giustizia
>     <http://it.euronews.com/2017/12/18/romania-magistrati-contro-la-riforma-della-giustizia>
>
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>         Romania: magistrati contro la riforma della giustizia
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>     By Euronews
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>     Contro la riforma del sistema giudiziario e del codice penale
>     voluta dal governo romeno, anche i magistrati sono...
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>     I magistrati sono usciti dal palazzo per protestare contro la
>     riforma della giustizia e del codice penale voluta dal governo
>     socialdemocratico: un rischio per la loro indipendenza e un danno
>     per tutti i cittadini hanno spiegato.
>
>     Contro la riforma del sistema giudiziario e del codice penale
>     voluta dal governo romeno, anche i magistrati sono usciti dal
>     palazzo per protestare. L'azione si è svolta non soltanto a
>     Bucarest ma anche in numerose città di tutta la Romania.
>
>     Antonia Diaconu, magistrato presso la procura anti-corruzione:
>     "Siamo qui nell'interesse delle persone. Facciamo il nostro lavoro
>     quotidiano ma vorremmo continuare a farlo così come è sempre
>     stato" dice.
>
>     Il progetto di legge, che secondo l'opposizione è un colpo di
>     spugna per la corruzione nelle alte sfere della politica, è già
>     stato votato dalla Camera e deve essere adottato dal Senato.
>
>     Il giudice Dragos Calin: "Benché la Commissione Europea abbia
>     espresso a più riprese dubbi e preoccupazioni e malgrado le
>     migliaia di manifestanti scesi in strada per protestare, sembra
>     che non ci sia più nulla da fare" spiega.
>
>     La riforma è stata messa a punto dal governo socialdemocratico di
>     Liviu Dragnea, accusato di corruzione. È considerata una minaccia
>     per l'indipendenza dei magistrati e un limite all'azione della
>     procura anticorruzione.
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