[Area] R: R: R: Romania: magistrati contro la riforma della giustizia

Stefano Calabria stefano.calabria a giustizia.it
Mar 19 Dic 2017 18:31:44 CET


La prima considerazione che a mio avviso può trarsi da queste preoccupanti vicende è che forse l’allargamento ad est dell’Unione europea è stato un errore, perché ha ulteriormente indebolito ed annacquato la compattezza, istituzionale e sociale, dell’Unione ed ha riguardato paesi che, probabilmente, non erano maturi ad entrarvi sul piano democratico. Può e deve sperarsi che l’Unione non resti inerte dinanzi a tutto ciò e che prosegua la procedura intrapresa contro la Polonia; altrimenti l’Unione europea resterà sempre più una parola vuota e non andrà oltre un mero mercato comune delle merci e dei lavoratori.

La seconda considerazione, scontata per chi legge questa ml ma non così scontata per la pubblica opinione, è che una magistratura indipendente può vivere soltanto quando lo Stato di diritto non viene calpestato; quando, viceversa, un paese si avvita verso torsioni autoritarie e verso forme di democrazia meramente elettorale (come in Russia o in Turchia), allora una magistratura indipendente è un ostacolo e va spazzata via. In Turchia è stata spazzata via con gli arresti ed i licenziamenti, in Ungheria e Polonia con i prepensionamenti e con il controllo politico diretto dei giudici.

In questo contesto non può sfuggire che in Italia ci sono forze politiche che apprezzano, anche apertamente, il modello politico alla Putin o alla Orban e ci sono forze sociali (le Camere penali) che propugnano ufficialmente la nomina dei magistrati da parte del Governo. 

Saluti

Stefano Calabria

    

From: Enrico Cieri 
Sent: Tuesday, December 19, 2017 4:42 PM
To: 'thorgiov' ; area a areaperta.it 
Subject: [Area] R: R: R: Romania: magistrati contro la riforma della giustizia

La stampa internazionale ha segnalato l’inquietante attrazione politica che i 4 di Visegrad esercitano nei confronti di Romania e Bulgaria e la possibile costituzione di un blocco slavo  o balcanico per condizionare la tradizionale politica liberale della UE:  lo scorso ottobre il primo ministro bulgaro Borisov ha  dichiarato la nascita di un nuovo Gruppo di Visegrad balcanico (composto da Bulgaria, Romania, Grecia e Serbia) “contro l'invasione di clandestini e le minacce islamiche”,  rivendicando  un maggior protagonismo all’interno della UE. 

 

Questa attrazione (flirtation, secondo la stampa internazionale) ha indotto il governo rumeno a negare ufficialmente l’intenzione di unirsi ai 4 di Visegrad. 

 

Questo costituendo blocco balcanico è accomunato anche dai recenti interventi legislativi in materia di indipendenza della magistratura. 

 

In Romania, la riforma della giustizia è in realtà un progetto di legge in corso di approvazione (già votato dalla Camera ed all’esame del Senato) contro il quale si era già espressa, lo scorso agosto, il rappresentante della Commissione europea a Bucarest, Angela Cristea. 

 

Secondo i resoconti di stampa, la riforma riguarda le nomine dei procuratori e della Procura anti-corruzione; i poteri della Procura anticorruzione, cui sarebbero sottratte le indagini sui magistrati; le ispezioni giudiziarie, sottratte al Consiglio superiore della magistratura. 

 

La riforma ha dato luogo a proteste e manifestazioni, l’ultima delle quali il 17 dicembre. 

Secondo Euronews, i magistrati sono usciti dal palazzo di giustizia per protestare …non soltanto a Bucarest ma anche in numerose città di tutta la Romania. Antonia Diaconu, magistrato presso la procura anti-corruzione: "Siamo qui nell'interesse delle persone. Facciamo il nostro lavoro quotidiano ma vorremmo continuare a farlo così come è sempre stato" dice. Il progetto di legge, che secondo l'opposizione è un colpo di spugna per la corruzione nelle alte sfere della politica, è già stato votato dalla Camera e deve essere adottato dal Senato. Il giudice Dragos Calin: "Benché la Commissione Europea abbia espresso a più riprese dubbi e preoccupazioni e malgrado le migliaia di manifestanti scesi in strada per protestare, sembra che non ci sia più nulla da fare" spiega. La riforma è stata messa a punto dal governo socialdemocratico di Liviu Dragnea, accusato di corruzione. È considerata una minaccia per l'indipendenza dei magistrati e un limite all'azione della procura anticorruzione.

Secondo l’ANSA, “migliaia di persone hanno nuovamente manifestato ieri sera in varie città del Paese contro la riforma del sistema giudiziario varata dal governo del premier socialdemocratico Mihai Tudose, accusata di minare lo stato di diritto e vanificare la lotta alla corruzione dilagante. Nella capitale Bucarest circa 5 mila persone hanno percorso in corteo il centro della città partendo dalla sede del governo e raggiungendo il parlamento, dove oggi è in programma una seduta dedicata all'esame della legge contestata. "Vogliamo giustizia, non corruzione", "Governo covo di ladri", hanno scandito i manifestanti che hanno sfidato il maltempo e il freddo intenso. Proteste popolari si sono registrare in diverse altre città quali Timisoara, Cluj, Brasov.”

Enrico Cieri 





Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di thorgiov
Inviato: martedì 19 dicembre 2017 14:39
A: area a areaperta.it
Oggetto: Re: [Area] R: R: Romania: magistrati contro la riforma della giustizia

 

In realtà del gruppo di Visegrad fanno parte la Repubblica Cechia, la Polonia, l'Ungheria e la Slovacchia, non la Romania. Le riforme del sistema giudiziario realizzate in Polonia effettivamente sono inquietanti. Ma in Romania in che cosa si concretizza la riforma della giustizia e del codice penale ?

FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )

 

Il 19/12/2017 10:40, Enrico Cieri ha scritto:

  La situazione dei paesi del gruppo di Visegrad è molto grave, in particolare per la conservazione delle garanzie dello stato di diritto. 

  Polonia, Ungheria e Romania si stanno allineando alla Turchia per quanto riguarda la mortificazione dell’associazionismo giudiziario e la conservazione dell’indipendenza della magistratura, compromessa dalla nuove norme in materia di nomine degli uffici giudiziari. 

  Evidentemente il mugnaio di Postdam, che invocava il giudice a Berlino contro le prevaricazioni dell’Imperatore, inquieta i nuovi imperatori.  

  Medel ha tenuto a Cracovia, il 9 dicembre, il suo Council of Administration e le cronache riferiscono di una manifestazione di protesta di magistrati, avvocati ed insegnati dinanzi al Palazzo di Giustizia di Cracovia, brandendo la Costituzione ed è significativa la presenza di questi ceti professionali, espressione dei diritti di libertà, perché sono gli stessi ceti professionali oppressi dalla controriforma turca, attivata dopo il fallito golpe dell’estate 2016. 

  Qualcosa dobbiamo fare anche noi per i nostri colleghi europei e la nostra Europa. 

  Enrico Cieri  

   

   

  Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di MARIELLA FINO
  Inviato: martedì 19 dicembre 2017 10:20
  A: 'Dragos Calin' mailto:dragosdotcalin a yahoo.co.uk; Area a areaperta.it; 'EasternEuropeJustice' mailto:easterneuropejustice a yahoogroups.com
  Oggetto: [Area] R: Romania: magistrati contro la riforma della giustizia

   

  Sarebbe bello che tutti i magistrati europei (o, per iniziare, italiani) aderissero alla protesta e uscissero simbolicamente dai palazzi per cinque minuti, contemporaneamente.

  Mariella Fino

   

  Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di Dragos Calin
  Inviato: martedì 19 dicembre 2017 07:51
  A: Area a areaperta.it; EasternEuropeJustice
  Oggetto: [Area] Romania: magistrati contro la riforma della giustizia

   

   

   

  Romania: magistrati contro la riforma della giustizia

   

             Romania: magistrati contro la riforma della giustizia
              By Euronews

              Contro la riforma del sistema giudiziario e del codice penale voluta dal governo romeno, anche i magistrati sono...
              
       

   

   

  I magistrati sono usciti dal palazzo per protestare contro la riforma della giustizia e del codice penale voluta dal governo socialdemocratico: un rischio per la loro indipendenza e un danno per tutti i cittadini hanno spiegato. 

  Contro la riforma del sistema giudiziario e del codice penale voluta dal governo romeno, anche i magistrati sono usciti dal palazzo per protestare. L'azione si è svolta non soltanto a Bucarest ma anche in numerose città di tutta la Romania.

  Antonia Diaconu, magistrato presso la procura anti-corruzione: "Siamo qui nell'interesse delle persone. Facciamo il nostro lavoro quotidiano ma vorremmo continuare a farlo così come è sempre stato" dice.

  Il progetto di legge, che secondo l'opposizione è un colpo di spugna per la corruzione nelle alte sfere della politica, è già stato votato dalla Camera e deve essere adottato dal Senato.

  Il giudice Dragos Calin: "Benché la Commissione Europea abbia espresso a più riprese dubbi e preoccupazioni e malgrado le migliaia di manifestanti scesi in strada per protestare, sembra che non ci sia più nulla da fare" spiega.

  La riforma è stata messa a punto dal governo socialdemocratico di Liviu Dragnea, accusato di corruzione. È considerata una minaccia per l'indipendenza dei magistrati e un limite all'azione della procura anticorruzione.

   






_______________________________________________Area mailing listArea a areaperta.ithttp://mail.areaperta.it/mailman/listinfo/area_areaperta.it 



--------------------------------------------------------------------------------
_______________________________________________
Area mailing list
Area a areaperta.it
http://mail.areaperta.it/mailman/listinfo/area_areaperta.it
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://mail.areaperta.it/mailman/private/area_areaperta.it/attachments/20171219/3761161a/attachment.html>


Maggiori informazioni sulla lista Area