[Area] caso Contrada

[Carlo Brusco]

Leggo sul Fatto Quotidiano di oggi un articolo di Gian Carlo Caselli
dedicato ai casi Contrada e Dell’Utri. Caselli riporta una notizia, che mi
era sfuggita, costituita dalla circostanza che la Corte edu, nella sentenza
che accoglie il ricorso di Contrada, afferma che non formava “oggetto di
contestazione tra le parti il fatto che il concorso esterno in associazione
di tipo mafioso costituisca un reato di origine giurisprudenziale”.

 

Ma da chi era difesa l’Italia in quel processo ? Se il reato era di origine
giurisprudenziale perché hanno chiesto il rigetto del ricorso di Contrada ?
O forse i nostri rappresentanti credevano di trovarsi a decidere di un reato
formatosi in un paese di common law ? O forse non sapevano che le leggi, in
Italia, le approva il parlamento e  non i giudici ?

 

Ed è possibile sapere, dopo queste brillanti prove difensive, a quale
ulteriori delicati incarichi difensivi siano stati assegnati i nostri
rappresentanti (con la speranza che non si tratti di magistrati) ?

 

Carlo Brusco

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