[Area] Il tour della terza settimana

[Paola Filippi]

Abbiamo concluso il *tour della terza settimana*; Roma, Cassazione,
 Napoli, Ancona e Bologna.

Da un’assemblea all’altra assemblea, in giro per l’Italia, abbiamo  un’idea
chiara sempre più chiara della solidità di AreaDG.

Ci contagia sempre di più, e cresce assemblea dopo assemblea, l’entusiasmo
del confronto faccia a faccia con i colleghi di AreaDG di tutta Italia da
Bergamo a Caltanissetta.

Sono state enucleate, incontro dopo incontro, le tematiche attorno alle
quali occorre elaborare la sintesi e il programma.

L’obiettivo prioritario, ormai chiaro e sul quale stiamo di fatto già
lavorando, è quello di far comprendere (o ricordare) ai colleghi
l’importanza imprescindibile della *partecipazione alla politica
associativa*. È per questo che dobbiamo impegnarci a trasmettere ai giovani
magistrati *l’orgoglio della funzione giurisdizionale*. Dobbiamo insegnare
loro che i problemi della quotidianità non si risolvono ripiegandosi sul
proprio particolare o ricorrendo a logiche clientelari, bensì si risolvono
agendo collettivamente con azione, che pure su iniziativa del singolo, deve
diventare azione politica del gruppo  nell’interesse di tutti i magistrati.

Come ho già scritto le questioni  affrontate nelle varie assemblee, sotto
diverse prospettive, si ripetono.

A Roma e a Bologna ci è stata posta, netta e chiara, la stessa domanda che
ci ha posto Lorenzo Miazzi. “*A chi deve rispondere politicamente il
consigliere eletto?*”, lo stesso tema sul quale ci avevano già  interrogato
a Genova, a Salerno e a Palermo, segno evidente dell’interesse diffuso
degli iscritti di AreaDG  su questione che costituisce un passaggio
politico fondamentale.

Ho ribadito  a riguardo che  mi impegnerò a rispondere ad AreaDG, e  senza
riserve a far apparire chiara l’identità del gruppo per  rafforzarne la
capacità politica  e ciò perché sono convinta  che solo se AreaDG sarà
capace di parlare all’esterno con una sola voce, solo  se sarà e si
mostrerà come un gruppo compatto con un progetto chiaro e leggibile, sarà
attrattiva per i giovani magistrati e, allo stesso tempo, autorevole e
capace a fare da traino riguardo  alle scelte politiche dell’autogoverno.



In Cassazione, molte sono state le sollecitazioni non facilmente
sintetizzabili.

Voglio ricordare la sollecitazione di Lucia Tria che ha posto l’attenzione
plasticamente sull’articolo 111 della Costituzione. L’irragionevole durata
dei processi in Cassazione si tocca con mano. L’ingorgo della sezione
tributaria che ha un contenzioso pari al 48% delle pendenze, percentuale in
previsione di crescita al 64% nei prossimi anni, rischia di coinvolgere
l’intero contenzioso di legittimità. Sono necessari  interventi
organizzativi razionali, interventi che devono necessariamente impegnare il
prossimo consiglio affinché si trovi il giusto equilibrio tra produttività
e benessere, tra qualità e quantità, nel rispetto della funzione
nomofilattica della Corte.

Quanto al contenzioso tributario il tema del reclutamento e
dell’organizzazione di magistrati ausiliari per lo svolgimento di servizio
onorario, da aggregare alla sezione tributaria della Cassazione, come
previsto dalla legge di bilancio n. 205/17, nonché la questione
dell’interpretazione della previsione circa l’applicazione alla sezione
tributaria  dei giudici del massimario, affinchè non violi le prerogative
degli organi di autogoverno e, in fatto, non leda la funzionalità
dell’ufficio del massimario, dovranno vedere seriamente impegnato il gruppo
consiliare di Area. Così come, in linea con il riflettore acceso con la
risoluzione del 24 gennaio 2018, dovrà essere assunta dal Consiglio  una
decisa presa di posizione in linea con le determinazione assunte
all’assemblea della sezione di AreaDG della Cassazione su sollecitazione di
Antonello Cosentino, allora presidente della giunta ANM Cass.,  nonché di
Gaetano De Amicis, Carlo Di Chiara, Raffaele Frasca e Antonio Lamorgese e
quanti altri erano presenti all'assemblea del 21 giugno, in vista
dell’assemblea generale del 27 giugno scorso.

Nell’attività di autogoverno riguardo alla Cassazione, d’altro canto, deve
essere tenuto ben presente che le diverse pulsioni che muovono la nostra
società, unitamente alla penetrazione di fonti normative esterne di diversa
origine e contenuto, richiedono una Corte di legittimità non solo forte,
organizzata in modo razionale, con mezzi moderni e personale giovane,
competente e qualificato, ma  anche profondamente consapevole del proprio
ruolo di uniformità dell’interpretazione e di corretta e socialmente
condivisa regolazione dei conflitti.

Importante il richiamo che ci ha fatto Ignazio Patrone a principi del
nostro stare insieme nei gruppi fondatori, *in primis,* il rifiuto delle
logiche correntizie e delle logiche dell’appartenenza.

A Napoli Ernesto Aghina ci ha ricordato l’importanza che si costituisca in
consiglio un gruppo di Areadg forte e coeso in considerazione delle
prospettive che vedono come probabile effetto della prossima consultazione
elettorale la nomina di una componente laica avversa alla magistratura
progressista.

Dopo Napoli siamo andati ad Ancona dove  Daniele Paci con la sua capacità
di accoglienza ha costituito la sezione AreaDG di Ancona. Gianni Narbone,
ora a Pesaro, scherzava definendola *sezione di Area in costruzione* in
realtà ci è parsa una sezione finita e “*rifinita*”. Daniele è ritornato da
poco ad Ancona ma è già un rassicurante punto di riferimento. Non posso
tralasciare una particolare menzione alla prelibatezza della cena.

A Bologna Beatrice Bernabei e Lucia Spirito ci hanno coordinato con
sapiente determinazione contenendo le nostre presentazioni e le nostre
risposte (come, sino ad ora, solo Lia Sava a Caltanissetta era riuscita a
fare). Infine a chiusura di questa terza settimana di tour  in coda alla
cena bolognese,  dal tavolo più lungo, abbiamo avuto il privilegio di
sentire cantare  Carlo Sorgi…..anche di serate così abbiamo bisogno per “*fare
il gruppo*”.

Buon fine settimana

Paola
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