[Area] Per i tribunali per i minorenni

[Ciccio Zaccaro]

> Mettendo in ordine il mio studiolo, sono saltate fuori le foto della festa di addio al Tribunale per i minorenni. Giusto quattro anni fa. Più o meno il tempo che ci ho lavorato. Eppure non c’è udienza o decisione difficile in cui l’esperienza minorile non mi serva ancora. E non si tratta solo delle competenze acquisite, dalla capacità di ascolto dei minori alla sperimentazione in materia di giustizia riparativa. Mi ha arricchito il confronto con i colleghi onorari, per quanto mi hanno dato della loro scienza e soprattutto per il tempo passato a rispondere alle loro domande (quelle ingenue di un neofita, che da una clinica o da una scuola finisce a fare il giudice): perché si fa così? Perché pensi che l’imputato abbia commesso il reato di proposito? Perché calcoli così la pena? Perché tieni dentro l’imputato? Rispondere a queste domande significa perdere un mucchio di tempo ma insegna a non dare nulla per scontato, a non motivare secondo trite formulette, a non giudicare secondo schemi logici pigri o argomentazioni usurate. Anche solo per questo, una grande palestra. 
> Eppure non c’è legislatura che non si voglia eliminare la giustizia minorile o la composizione mista dei tribunali per i minorenni.
> Fra poche ore esordirà una nuova legislatura. 
> Cari parlamentari che state per insediarvi, sono tanti i problemi della giustizia in Italia:  le risorse, i tempi, i diritti negati. Occupatevi di questi, lasciate stare i tribunali per i minorenni. 
> Giovanni Ciccio Zaccaro 
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