[Area] R: R: I: COMUNICATO DELLA GIUNTA DISTRETTUALE ANM SULLE DICHIARAZIONI DEL COLLEGA ZUCCA

Dott. Marco Patarnello marco.patarnello a giustizia.it
Lun 26 Mar 2018 09:03:38 CEST


Per una volta sono sostanzialmente d’accordo con Andrea Reale

 

Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di Andrea Reale
Inviato: venerdì 23 marzo 2018 18:08
A: Lucia Vignale (Esterna); area a areaperta.it; giudegregorio
Cc: area a areaperta.it
Oggetto: Re: [Area] R: I: COMUNICATO DELLA GIUNTA DISTRETTUALE ANM SULLE DICHIARAZIONI DEL COLLEGA ZUCCA

 

Caro Giuseppe, peccato che l'ANM nazionale  oggi abbia clamorosamente omesso di prendere una posizione sul tema.

Soltanto chi non ha visto e ascoltato l'intervento del Collega Zucca potrebbe dissentire, o trovare da ridire,  sulle affermazioni condivisibilissime del  comunicato della ANM ligure.

Per la prima volta una giunta unitaria , associativamente parlando, difende con chiarezza e con piena cognizione di causa un collega ingiustamente attaccato .

Se  la giunta centrale dell'associazione  tentenna ancora nella difesa del sacrosanto diritto di un magistrato di esprimere liberamente il proprio pensiero, vuol dire che essa non è più in grado di svolgere il suo 'mestiere' .

Saluti,

Andrea Reale 

 

On Friday, March 23, 2018, 5:17:45 PM GMT+1, giudegregorio < <mailto:giudegregorio a alice.it> giudegregorio a alice.it> wrote: 

 

 

Dopo aver ripercorso l'intervento del collega Zucca (riportato non proprio fedelmente da vari quotidiani), posso dire che mi ritrovo appieno nel comunicato dell'Anm ligure, apprezzando in particolare il dato che è scelta adottata da una giunta unitaria.

Saluti Giuseppe De Gregorio 

 

 

 

Inviato da smartphone Samsung Galaxy.

 

-------- Messaggio originale --------

Da: "Lucia Vignale (Esterna)" <lucia.vignale a giustizia.it> 

Data: 23/03/18 11:36 (GMT+01:00) 

A: area a areaperta.it 

Oggetto: [Area] I: COMUNICATO DELLA GIUNTA DISTRETTUALE ANM SULLE DICHIARAZIONI DEL COLLEGA ZUCCA 

 

 

 

La Giunta distrettuale Ligure dell’ANM

 

Preso atto delle critiche e delle annunciate iniziative disciplinari o para-disciplinari nei confronti  del collega Enrico Zucca in relazione ai contenuti di un suo intervento nel corso di un convegno organizzato dall’Ordine degli Avvocati, il cui audio-video può essere reperito sul web, dichiarazioni di cui i titoli di stampa e i lanci di agenzia hanno riprodotto solo parzialmente il senso e il contenuto;

 

osservato che quanto ricordato dal collega altro non è che quanto riportato in varie sentenze della CEDU ed in particolare nelle sentenze del 7 aprile 2015 (Cestaro c. Italia relativa all’irruzione presso la scuola Diaz) e del 26 ottobre 2017 (Azzolina e altri c.Italia relativa ai fatti avvenuti presso la Caserma di Bolzaneto), reperibili sul sito  <http://www.giustizia.it/> www.giustizia.it del Ministero della Giustizia;

 

ricordato che tali sentenze hanno acclarato in via definitiva che alcuni funzionari ai  vertici della Polizia italiana hanno coperto persone che si sono rese responsabili di tortura e che espressamente la sentenza Cestaro ha sottolineato che in caso di condanna vanno rimossi gli imputati per reati che implicano dei maltrattamenti, circostanza su cui il governo stesso non ha fornito informazioni alla Cedu (cfr. sentenza Azzolina);

 

esprime solidarietà al collega Zucca cui si addebita, in realtà, di avere ricordato fatti e circostanze oggettive, che sono appurati in via definitiva dalla giurisdizione italiana e sono riportati in una sentenza della Cedu, fatti che hanno condotto alla condanna dell’Italia e che sono fonte di  elevati risarcimenti a carico dell’erario per i danni subiti dalle vittime;

 

evidenzia che l’intervento è stato improntato a equilibrio, dignità e misura come prescritto dal codice etico dell’ANM: le  valutazioni personali in ordine alla incidenza di tali fatti rispetto alle tragiche recenti vicende avvenute in Egitto, che senza dubbio non si riferiscono ai vertici  della polizia in modo generalizzato, sono opinioni che possono non essere condivise nel merito, ma non possono essere definite oltraggiose quando espongono fatti storici appurati con sentenze della Repubblica Italiana.

 

La Giunta Distrettuale ritiene pertanto estremamente grave ciò che è realmente sotteso ad alcuni interventi censori, ossia che il solo citare una sentenza della Corte di Giustizia Europea, per di più in maniera corretta e misurata, possa essere ritenuto fonte di responsabilità disciplinare: se fosse stabilito tale principio qualunque magistrato italiano che cita una sentenza scomoda, addirittura in giudicato, sarebbe a rischio.

 

Le citate sentenze evocano vicende che ancora, a distanza di anni, costituiscono una ferita aperta nella coscienza nazionale, vicende che è legittimo voler affrontare e non rimuovere, applicando fino in fondo le leggi, senza che tale volontà possa essere contrastata con la censura di chi la esprime.

 

LA GIUNTA UNITARIA DISTRETTUALE

ANM  - LIGURIA

 

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