[Area] giudici onorari

u.nannucci a alice.it u.nannucci a alice.it
Lun 26 Mar 2018 13:52:47 CEST


riflessione:

Io capisco bene che diversi dirigenti di uffici, sia requirenti che giudicanti, cadano in allarme quando qualcuno solleva il problema della magistratura onoraria. È ben noto che, - anche per l’abbandono in cui sono stati lasciati gli uffici giudiziari per la  mancata copertura dei posti di funzionari resi vacanti dai pensionamenti, tamponata per quanto possibile dall’impiego preziosissimo dei giovani del servizio civile, laddove di questo contributo ci si possa servire-  l’idea che a questa emergenza si aggiunga la scomparsa di  questi ormai indispensabili giudici di serie B[1] cui si sono aggiunti quelli di serie C, D e via dicendo, faccia  tremare le vene e i polsi ai dirigenti che hanno l’esigenza primaria, superiore ad ogni altra, di far funzionare gli uffici al meglio possibile. 



E dunque, dinanzi a questa emergenza  operativa,  si deve cestinare quel che la Costituzione sancisce? Si cancella la parola “concorso” e la si sostituisce con “cooptazione”, o altra a piacer nostro? 



Chi rivolge uno sguardo alle mille volte in cui la Costituzione è stata violata, apertamente o subdolamente, sempre con effetti nefasti, non crede che sia questo il rimedio sensato; come sempre è avvenuto, ogni manipolazione, palese o occulta della Carta, ha avuto effetti nefasti[2].



Dunque non esiste altro rimedio che cancellare di fatto, la parola concorso? Ed inventarsene un’altra, tipo “colloquio”, “pregressa esperienza legale” e via creando?



A me pare scelta insana. Anche perché per altri uffici pubblici, di pari o minore importanza,  i concorsi si fanno. 



L’ho proposto in un lavoro di qualche tempo fa: si faccia un concorso riservato a tutti i magistrati onorari, meno severo ovviamente di quello per magistrato, in qualunque ruolo essi siano impiegati;  che controlli almeno la forma linguistica, e il possesso di nozioni di base sia nella materia civile che penale. E si stabilisca in ogni caso un limite all’impiego di questi magistrati sia negli affari penali che civili, essendo paradossale che un giudice onorario partecipi a un collegio che, magari, ha il compito di giudicare della corretta applicazione della legge da parte di un togato.

Solo un paese ormai privo in campo giudiziario  di ogni pudore intellettuale, può consentire, in silenzio, situazioni paradossali come queste.



Ubaldo Nannucci   



--------------------------------------------------------------------------------

[1]L’espressione fu coniata da Giuliano Scarselli 

[2] Un piccolo campionario l’ho esposto in un recente intervento dal titola “la Costituzione violata”. 
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://mail.areaperta.it/mailman/private/area_areaperta.it/attachments/20180326/979df61f/attachment.html>


Maggiori informazioni sulla lista Area