[Area] QUESTIONE GIUSTIZIA - Solo un incubo. Forse

thorgiov thorgiov a libero.it
Ven 13 Apr 2018 15:09:19 CEST


E infatti anche io mi sono reso partecipe di ciò che accade nel mondo 
della giustizia, tanto è vero che ho preso una chiara posizione contro 
la riforma penitenziaria. Ovviamente non sono un magistrato di 
sorveglianza, come lo sei stato tu molto tempo fa quando eri ancora in 
servizio, per cui non ho una specifica competenza sul tema.  Però la 
materia della esecuzione mi affascina, perchè sia nel civile che nel 
penale rappresenta il momento in cui il diritto si fa forza viva. Giusto 
per ripassare un poco di storia, considera che anche l'esecuzione 
forzata per il recupero dei crediti un tempo incideva direttamente sulle 
persone. Mi viene in mente, in questo momento, quanto narra Tito Livio 
nel suo Ab urbe condita libri, VIII, 28. Nell'anno 326 A.C., consoli 
Gaio Petelio Libone e Lucio Papilio Cursore, si verificò un episodio che 
segnò la fine del nexum, vale a dire la fini dell'assoggettamento della 
persona fisica del debitore quale garanzia della obbligazione e la 
nascita della responsabilità patrimoniale. Accadde che a causa dei 
debiti del padre, che aveva su di lui la potestà, si era personalmente 
assoggettato il giovane Gaio Publilio. Il creditore era un usuraio di 
nome Lucio Papirio. Quest'ultimo tentò di adescare l'adolescente con 
discorsi osceni, per farlo cedere alle sue insane voglie, ricordandogli 
la sua condizione di asservito per debiti. Poichè Gaio Publilio non 
voleva cedere, Lucio Papirio lo frustò a sangue. Il giovane, straziato 
dalle frustate, si precipitò fra la gente, mostrando a tutti le piaghe 
sulla propria schiena e lamentandosi della libidine e della crudeltà del 
suo creditore. Quindi la plebe si rivoltò, i consoli convocarono il 
senato e proposero una legge secondo la quale nessuno poteva essere 
tenuto in ceppi o in catene per il pagamento di una obbligazione. Solo i 
beni del debitore, non il suo corpo, potevano essere vincolati a 
garanzia. La legge fu approvata, ed ebbe il nome di lex Poetelia 
Papiria, dal nome dei due consoli in carica all'epoca.
Ma guarda un po', anche all'epoca si facevano le leggi ad personam.
FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )


Il 13/04/2018 11:43, EDMONDO BRUTI LIBERATI ha scritto:
>
> Caro Collega, anche io cerco di dormire sereno, ma quando sono sveglio 
> non mi faccio assillare, ma mi rendo partecipe di ciò che accade nel 
> mondo e nel mondo della giustizia.  La attribuzione alla 
> amministrazione della competenza   sulla esecuzione della pena tuttora 
> persiste in molti sistemi soprattutto quando si tratta di mere 
> riduzioni per buona condotta. Quando si tratta invece di vere e 
> proprie misure alternative alla detenzione la tendenza a livello 
> internazionale  è proprio quella della “giurisdizionalizzazione “ 
> della esecuzione della pena. Per non andare lontano basta guardare 
> alla evoluzione che si è avuta in Francia con le competenze del JAP ( 
> Juge d’application des peines).  Sono stato nel corso della mia 
> carriera giudice e  magistrato di sorveglianza, prima che pm ( addetto 
> anche alla esecuzione penale).Non mi sono mai occupato di esecuzione 
> in civile, ma non mi sfugge che altro è “esecuzione forzata” su cose e 
> altro “esecuzione forzata” su persone. Neppure mi sfugge che anche 
> l’esecuzione forzata su cose può incidere, e qualche volta in modo 
> drammatico, sulla vita delle persone, ma comunque una differenza di 
> sostanza è insuperabile.  Distingue frequenter.
>
> Edmondo Bruti Liberati
>
> *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di *thorgiov
> *Inviato:* venerdì 13 aprile 2018 07:55
> *A:* riccardo arena <radiocarcere a gmail.com>
> *Cc:* area a areaperta.it
> *Oggetto:* Re: [Area] QUESTIONE GIUSTIZIA - Solo un incubo. Forse
>
> Ma no, è che mi piace dormire sereno, nel sonno dei giusti, senza 
> farmi assillare un giorno sì e l'altro pure dalla mancata approvazione 
> di una pessima riforma, voluta da una parte minoritaria della politica 
> e della magistratura. Quanto alla centralità della giurisdizione si è 
> rivelata spesso un boomerang per noi : basti pensare alle polemiche 
> pubbliche contro i magistrati che scarcerano persone che poi 
> commettono altri reati o a quelle contro i magistrati che continuano a 
> tenere dentro persone che invece la cosiddetta "ggente" considera 
> degne di stima , perchè il popolo italiano è schizofrenico. In alcuni 
> Paesi la concessione delle misure alternative alla detenzione è di 
> competenza dell'autorità amministrativa, e personalmente non penso che 
> i giudici debbano farsi carico delle contraddizioni del mondo. In 
> futuro la tendenza alla degiurisdizionalizzazione andrà avanti, ma non 
> è che i magistrati siano la misura di tutte le cose. Un altro settore 
> che secondo me, in futuro, sarà interessato da questa tendenza è 
> quello della espropriazione forzata, perchè la nuova disciplina degli 
> NPL imporrà alle banche tecniche di recupero più efficienti. Dico 
> questo perchè ho svolto in passato anche le funzioni di Giudice 
> dell'Esecuzione, ma non per questo mi reputo indispensabile.
>
> FELICE  PIZZI
>
> Il 13/04/2018 09:00, riccardo arena ha scritto:
>
>     Caro Dottor Pizzi,
>
>      che un Giudice definisca un “ incubo” la riforma penitenziaria,
>     che essenzialmente restituisce centralità alla giurisdizione,  è
>     una mera contraddizione delle funzioni svolte (e anche immotivata).
>
>     Cordialità
>
>     Riccardo Arena
>
>     Inviato da iPhone
>
>
>     Il giorno 11 apr 2018, alle ore 23:48, thorgiov
>     <thorgiov a libero.it <mailto:thorgiov a libero.it>> ha scritto:
>
>         Finalmente un'ottima notizia !! Spero che la riforma venga
>         definitivamente affossata e che l'incubo finisca.
>
>         FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di
>         Napoli Nord )
>
>         Il 11/04/2018 13:55, Questione Giustizia ha scritto:
>
>             La Commissione speciale della Camera non esaminerà il
>             testo della Riforma penitenziaria, che andrà in
>             Commissione giustizia dopo la sua costituzione. Forse il
>             colpo di grazia a una riforma che il dibattito pubblico,
>             anche tra magistrati, ha travisato e trasformato. I toni
>             di quel dibattito e del clima in cui è maturato sono
>             evocati in questo racconto allegorico.
>
>             http://questionegiustizia.it/articolo/solo-un-incubo-forse_11-04-2018.php
>
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