[Area] R: Re: Fwd: Andrea Mirenda: la sua risposta al comunicato GEC 20 aprile 2018

annaluisat annaluisat a tiscalinet.it
Mar 24 Apr 2018 18:26:22 CEST


Sissi la conoscevo...come molte altreBesosA


Inviato da smartphone Samsung Galaxy.
-------- Messaggio originale --------Da: mariagrazia.omboni a giustizia.it Data: 24/04/18  17:04  (GMT+01:00) A: Andrea Reale <andreale a yahoo.com>, area a areaperta.it, thorgiov <thorgiov a libero.it> Oggetto: Re: [Area] R: Re: Fwd: Andrea Mirenda: la sua risposta al comunicato GEC 20 aprile 2018 



Non è l’illegalità a dare scandalo ma la denuncia dell’illegalità.
Così può accadere che chi segnala fatti che, nella più riduttiva delle 
ipotesi, nuocciono al buongoverno della funzione giurisdizionale, determini,con 
la sua stessa denuncia, conseguenze negative per se stesso che, nella migliore 
delle ipotesi, comportano l’allontanamento dall’ufficio giudiziario ove presta 
servizio.
Oppure può accadere che, quando sono adottate espressioni o modalità di 
azioni che, poi, viene ritenuto turbino la buona immagine dell’amministrazione 
della giustizia o del suo autonomo governo, si dia corso a procedimenti 
sanzionatori nei confronti di chi ha adottato quelle espressioni o quelle 
modalità di azione.
Il tutto, in un caso o nell’altro, senza alcuna seria analisi e valutazione 
sulla sussistenza dei fatti oggetto delle segnalazioni o determinanti le 
iniziative intraprese affinchè, nel caso di verificata sussistenza, se ne 
traggano le doverose conseguenze ed altresì si consideri se vi fosse, o meno, 
l’imprescindibile necessità di quelle segnalazioni, di quelle espressioni e 
delle modalità dell’azione per fare emergere i fatti in questione.
A parte i precedenti, sui quali per il momento sorvolo, intendo fare 
riferimento all’attuale vicenda che si è scatenata a seguito delle dichiarazioni 
di Andrea Mirenda in merito ai “metodi” seguiti dal CSM con particolare 
riferimento alle nomine degli incarichi direttivi.
Metodi contro i quali, a parole, e solo a parole, da anni si stracciano le 
vesti, indistintamente, tutti i gruppi, sotto i nomi delle varie correnti, 
specialmente in prossimità delle campagne elettorali, al fine di raccogliere 
consensi (a riprova, qualora ce ne fosse bisogno, che il problema esiste) ma che 
poi, alla prova dei fatti, una volta raggiunte da costoro posizioni di potere, 
sono rimasti inalterati.
Allora forse è necessario usare toni forti, come quelli usati da Andrea 
Mirenda, per fare uscire anche la voce di chi è rimasto silente, pure essendo 
testimone di tali metodi, e per stimolare un dibattito, come quello che si sta 
svolgendo in questi giorni, con la speranza che si risvegli la voglia di 
combattere perchè le correnti siano, come dovrebbero essere, luogo di 
rappresentanza di culture e di difesa dei valori, non centri di trattazione di 
affari, e perchè il nostro organo di governo autonomo, a cui tutti giustamente 
teniamo, riacquisti il prestigio che ha il dovere di conservare con la qualità 
delle scelte e delle decisioni.
Io credo fermamente che “l’istituzione e l’intero ordine giudiziario” in 
cui difesa si è espressa la Giunta Esecutiva della ANM  non siano da 
tutelare con la censura di opinioni come quelle espresse da Andrea Mirenda, che 
rispecchiano esattamente un sentire diffuso, da taluni manifestato anche in 
questa lista, da altri sofferto in silenziosa solitudine.
Non sono le parole di Andrea Mirenda, “instillando nei cittadini l’idea di 
un CSM che non garantisce l’indipendenza e l’autonomia” ad offuscarne 
l’immagine”gettandovi discredito” ma a farlo è il metodo con cui le correnti 
hanno condizionato l’azione del CSM, secondo criteri di appartenenza 
correntizia, proprio quel metodo di cui parla Andrea, di cui ha chiaramente 
esplicitato il significato e le modalità, e i cui risultati, come giustamente da 
lui detto, sono sotto gli occhi di tutti.
Perciò io ad Andrea, ritenuto, da tutti coloro che lo conoscono, 
magistrato, oltre che intelligente, particolarmente preparato ed operoso, ma 
anche del tutto indipendente ed estremamente coerente nella difesa dei valori in 
cui crede, voglio qui manifestare la mia gratitudine per avere espresso questa 
sua opinione, anche con i toni forti che ha usato, necessari perchè la sua voce 
avesse risonanza, come ha avuto, che spero porti, finalmente, a qualche positivo 
cambiamento.                



 

From: thorgiov 
Sent: Sunday, April 22, 2018 7:49 PM
To: Andrea Reale ; area a areaperta.it 
Subject: Re: [Area] R: Re: Fwd: Andrea Mirenda: la sua risposta al 
comunicato GEC 20 aprile 2018
 

Sicuramente nessuno di noi chiede di passare all'eterogoverno, però chi ci 
ascolta all'esterno è per lo più in mala fede. In Italia la società civile, la 
politica e l'amministrazione praticano la lottizzazione e la cooptazione a tutti 
i livelli, senza alcuna remora o rimorso. Per quale motivo noi dovremmo 
autoflagellarci, visto che alla fine siamo italiani come tutti gli altri ? 
Personalmente sono contrario ai sensi di colpa, e tento di risolvere i problemi 
con razionalità. Ho già scritto in passato quali sarebbero, a mio parere, le 
riforme legislative da introdurre : temporaneità assoluta degli incarichi 
direttivi e semidirettivi ; necessità del parere dei magistrati dell'ufficio 
almeno in occasione della conferma dell'incarico ; divieto per i magistrati di 
assumere incarichi fuori ruolo. Questa sarebbe una risposta razionale, che 
servirebbe a togliere alle correnti il ruolo decisivo che si sono ritagliate, 
spesso con il consenso dei magistrati.
FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli 
Nord )


Il 22/04/2018 17:18, Andrea Reale ha 
scritto:


  No  Felice, non è stato detto quello se non in termini paradossali 
  ed esemplificando una vicenda realmente accaduto ad un Collega.
  Non condivido neanche le tue paure dei rischi  di questa denuncia. 
  
  Nessuno chiede di passare all'eterogoverno  e tutti i magistrati con 
  un pò di sale in zucca pretendono che il  CSM non muti la  sua 
  composizione,  così come prevista dalla Costituzione .
  Serve, 
  però,  un vero governo autonomo della 
magistratura

  Per fare ciò basta sganciare la 'politica delle correnti' dal CSM, o con 
  il sorteggio per la scelta dei suoi componenti,  o con una legge 
  elettorale uninominale maggioritaria su base territoriale (della quale , 
  infatti,  nessuno dei gruppi associativi parla).
  Inoltre , per responsabilizzare i rappresentanti dell'autogoverno, 
  occorre al più presto abolire le immunità e porre i componenti del CSM davanti 
  alle loro responsabilità civili, penali, amministrative, disciplinari e  
  contabili (come quelle di ogni singolo magistrato) per i loro atti.
  Quanto alla conoscenza ed alla conferma in incarichi 
  direttivi/semidirettivi sarebbe esiziale per l'attuale sistema   
  introdurre legislativamente il criterio  della rotazione tra colleghi con 
  una certa anzianità (e senza demeriti) nella gestione dell'ufficio. 
  Con questi 'piccoli' (?!?) accorgimenti in pochissimi mesi, forse in 
  settimane, il funzionamento dell'autogoverno cambierebbe da così a così 
  !!!!!
  Un caro saluto, 
  Andrea Reale
   
  
  
  On Sunday, April 22, 2018, 4:36:12 PM GMT+2, thorgiov mailto:thorgiov a libero.it wrote: 
   
   
  
  
  
  Non sono d'accordo. I fenomeni di lottizzazione esistono, ed è bene che se 
  ne parli, anche all'esterno. Ma dire che l'organo di autogoverno della 
  magistratura utilizza metodi mafiosi è inaccettabile. Il vero rischio, se si 
  segue questa strada, è quello di passare dall'autogoverno all'eterogoverno, 
  che sarebbe molto peggio. Personalmente, poi, penso che il problema delle 
  nomine, che è il vero punto di forza delle correnti e la loro ragione di 
  essere, si possa sconfiggere solo attraverso una riforma legislativa che 
  introduca l'obbligo, per il CSM, di sentire i colleghi del candidato, 
  soprattutto in occasione della conferma nell'incarico direttivo o 
  semidirettivo, per sapere che cosa ne pensano. La lottizzazione è possibile, 
  attualmente, perchè le nomine sono in realtà nomine al buio, senza fonti di 
  conoscenza attendibili sulle attitutidini, e soprattutto sulle inettitudini ( 
  che sono tante ), dei direttivi.
  FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di 
  Napoli Nord )


  
  Il 22/04/2018 00:12, 
  Gioacchino Romeo ha scritto:

  
    Chapeau ad Andrea Mirenda. E, 
    ricordando un'altra parafrasi: Siamo tutti Andrea.
    Gioacchino Romeo


    ----Messaggio originale---- 
Da: roberto.ferrari a giustizia.it 
Data: 21-apr-2018 18.23 
A: mailto:area a areaperta.itmailto:area a areaperta.it 
Cc: 
      "Mirenda Andrea"mailto:andrea.mirenda a giustizia.it 
Ogg: Re: [Area] Fwd: Andrea Mirenda: la sua risposta al 
      comunicato GEC 20 aprile 2018 


      Bella la citazione finale.
       
      Dallo stesso autore >
      Segavano i rami sui quali erano seduti e si scambiavano a gran voce la 
      loro esperienza di come segare più in fretta, e precipitarono con uno 
      schianto, e quelli che li videro scossero la testa segando e continuarono 
      a segare.
       
      
      

      Da: 
      Area mailto:area-bounces a areaperta.it 
      per conto di Prodomo Fernando mailto:fernando.prodomo a giustizia.it
Inviato: sabato 21 aprile 2018 16:19
A: andreale; area a areaperta.it
Cc: 
      Mirenda Andrea; nuovarea a nuovarea.it
Oggetto: Re: [Area] Fwd: Andrea Mirenda: la sua risposta 
      al comunicato GEC 20 aprile 2018 
      
      
      Confermo il mio giudizio su e la mia solidarietà  ad Andrea 
      Mirenda.
      Quando sarà il momento  la motiverò con dovizia di particolari
      Fernando Prodomo 

      
      

      Da: Area mailto:area-bounces a areaperta.it 
      per conto di andreale mailto:andreale a yahoo.com
Inviato: sabato 21 aprile 2018 15:01
A: area a areaperta.it
Oggetto: 
      [Area] Fwd: Andrea Mirenda: la sua risposta al comunicato GEC 20 aprile 
      2018 
      
      
       
      
       
      
      
      
      
      
      Giro la mail inviata in risposta da Andrea 
      Mirenda al comunicato della GEC di ieri.
      A.    
      R. 
       
      Da: Mirenda Andrea mailto:andrea.mirenda a giustizia.it
      Data: 21 aprile 2018 09:26:06 
CEST
       
      Cara ANM,
      rispondo “solo soletto” al Vostro comunicato per 
      dirvi che non mi sorprende affatto. Rientra perfettamente nella logica di 
      potere che vi permea colpirne uno per ammaestrarne ( e zittirne) 
      8900.
      La vostra fãtwa finisce, essa stessa, per essere 
      paradossale riconferma di quanto negate, ossia del tanto criticato 
      “metodo” che qui non chiameró più “ mafioso”  sol perchè voi - tetri 
      e tetragoni come siete - non amate  i cromatismi ( e il dissenso...). 
      
      Ma sui colori e sulla vostra “ disinformatia” 
      torno subito.
       
      Cara ANM
      poiché non lo dite, lo dico io: quando 
      nell’intervista  parlai di  “metodo mafioso”,  precisai 
      subito – a scanso di ogni equivoco – che  si trattava di “chiara 
      espressione di colore”  rivolta non certo all’Istituzione CSM (a cui 
      va la mia fedeltà e il doveroso tributo d’onore) bensì  a coloro - 
      cioè a VOI - che l’hanno occupata e deviata profondamente dalle funzioni 
      costituzionali.  Precisai  poi - la riga dopo - che si trattava 
      di un’espressione destinata a far  comprendere al lettore poco  
      avvezzo alle nostre questioni  il carattere pervasivo, 
      subordinante  e condizionante delle correnti, onnipresenti nella vita 
      professionale del magistrato ( queste cose si possono dire?)
       
      Cara ANM, 
      il senso  dell’intervista che rilasciai a 
      Iacona e di cui non mi pento affatto  è allora assolutamente chiaro. 
      Ciascuno potrá leggerla  e comprenderne, quindi,  il profondo 
      senso etico che la sorregge, anni luce lontano dalle “balle”che volete 
      attribuirmi. La mia intenzione era (e resta ) quella di lanciare un 
      accorato grido di dolore e, allo stesso tempo, di esercitare un atto di 
      amore verso il nostro Autogoverno, nella speranza di vederlo libero e 
      indipendente, come lo vollero i Padri Costituenti. Ed in primis liberato 
      da Voi e restituito a noi, per ridargli la dignità e l’onore che 
      merita.
       
      Cara ANM,
      cresce l’indignazione per i vostri intrallazzi ( 
      si può dire intrallazzi?) e con essa il desiderio di  richiamare 
      l’attenzione dell’opinione pubblica sul baratro morale in cui avete 
      precipitato il “nostro “ Autogoverno, sempre più in balia del sistema di 
      potere parallelo ( si può dirlo?)  che avete creato. 
      Se i cittadini potessero leggere le nostre mailing 
      list, direbbero che i   fatti e i giudizi  che ho espresso 
      SU DI VOI, non sull’Istituzione,  sono addirittura poca cosa, parole 
      sobrie e sfumate rispetto alla gravità della situazione 
      denunciata.
       
      Cara ANM
       
      è 
      sotto gli occhi di tutti l’occupazione correntocratica  di ogni 
      singolo ganglo dell’istituzione giudiziaria (dai dirigenti  degli 
      Uffici ai  Consigli Giudiziari, dal CSM alla Scuola della 
      Magistratura, dal Massimario alla Commissione di concorso MOT). La Vostra 
      arroganza e bulimia di potere è oramai incontrollabile e vi rende a tal 
      punto  ciechi da spingervi  ad irridere  persino le 
      sentenze di annullamento delle nomine illegittime, in chiave di manifesta 
      deterrenza  e di scoraggiamento di  ogni possibile reazione ai 
      vostri abusi.
       
      Cara ANM
      non può sfuggire, infine,  neppure al più 
      distratto degli osservatori,  come tutto ciò finisca per inficiare 
      severamente l’indipendenza  del singolo magistrato la cui carriera, 
      purtroppo,  dipende (non sempre ma sempre più frequentemente)  
      dal vostro arbitrio lottizzatorio anziché – come dovrebbe essere - dal 
      merito fondato sul lavoro quotidiano. 
      Noi magistrati torneremo ad essere indipendenti 
      quando verremo liberati da VOI, dal carrierismo drogato  e dal 
      produttivismo mortificante che avete voluto e che usate come clava 
      disciplinare sui riottosi; quando avremo tutti la possibilità di 
      partecipare ad un vero autogoverno orizzontale ed inclusivo mediante la 
      rotazione turnaria negli incarichi direttivi. 
      Insomma, in una parola,  quando ve ne 
      andrete...
       
      Cara ANM,
      parafrasando una celebre frase, mi sono  
      seduto dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati: 
      da VOI!
       
      Andrea Mirenda 
       
       
       
       
       
       
      Il Ven 20 Apr 2018, 11:13 
      <postasito a associazionemagistrati.it> ha 
      scritto:
      
        
        
        Associazione Nazionale Magistrati
         
         
        Paragonare le 
        attività del CSM, organo di rilevanza costituzionale, ai metodi 
        utilizzati dalle organizzazioni criminali, che rappresentano uno dei 
        mali maggiori del nostro Paese, contro cui lo Stato combatte da sempre 
        ed ha pagato un altissimo prezzo in termini di vite umane anche tra i 
        magistrati, è inaccettabile ed inappropriato. Pertanto, fatta sempre 
        salva la libertà di manifestazione del pensiero e di critica anche 
        aspra, non condividiamo quanto affermato dal collega Andrea Mirenda e 
        riportato in un libro di recente pubblicazione, perché danneggia 
        l'Istituzione e l'intero ordine giudiziario, instillando nei cittadini 
        l'idea di un CSM che non garantisce l'indipendenza e l'autonomia della 
        magistratura, così offuscandone l'immagine, gettandovi discredito. Il 
        contributo al dibattito su come sia necessario migliorare l'azione e il 
        funzionamento dell’Organo di autogoverno deve essere offerto con 
        proposte concrete e ispirate a criteri di ragionevolezza nei contenuti e 
        misura anche nei toni e non attraverso generici e inopportuni 
        parallelismi che evocano le pagine più nere della nostra 
        storia.
         
        Roma, 20 aprile 
        2018
         
        La Giunta Esecutiva 
        Centrale
         



     
_______________________________________________
Area mailing list
Area a areaperta.it
http://mail.areaperta.it/mailman/listinfo/area_areaperta.it


  _______________________________________________
Area mailing list
Area a areaperta.it
http://mail.areaperta.it/mailman/listinfo/area_areaperta.it



_______________________________________________
Area mailing 
list
Area a areaperta.it
http://mail.areaperta.it/mailman/listinfo/area_areaperta.it
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://mail.areaperta.it/mailman/private/area_areaperta.it/attachments/20180424/877ba992/attachment.html>


Maggiori informazioni sulla lista Area