[Area] R: R: QUESTIONE GIUSTIZIA: Israeliani e palestinesi: dalla repressione all’apartheid?

Pietro Mondaini pietro.mondaini a giustizia.it
Mer 23 Maggio 2018 13:05:15 CEST


Non è benaltrismo, era solo una mia valutazione su quella crisi. Non ho particolari motivi per dar rilievo alla crisi di Mindanao (ne avrei potuta indicare un’altra a caso), ho solo espresso delle perplessità sulle modalità latamente ideologiche con le quali viene, spesso, affrontata quella crisi.

piero

 

Da: Dott. Marco Patarnello [mailto:marco.patarnello a giustizia.it] 
Inviato: mercoledì 23 maggio 2018 12:58
A: 'Pietro Mondaini'; 'Stefano Celli'; area a areaperta.it
Oggetto: R: [Area] R: QUESTIONE GIUSTIZIA: Israeliani e palestinesi: dalla repressione all’apartheid?

 

Non c’è dubbio che le crisi nel mondo sono davvero tante e se si pesano in termini di numero di  morti ve ne sono certo di più drammatiche di quella israelo-palestinese (anche se non è facilissimo trovarne di più lunghe). Molte sono dimenticate. Peraltro su alcune di esse QG ha pubblicato “qualcosina”, anche di recente. 

Ovviamente se Pietro Mondaini (o altri) vorrà scrivere qualcosa sulla crisi di Mindanao è graditissimo e può mandarmi il suo testo anche privatamente sulla posta istituzionale, mi impegno a sottoporlo al comitato di redazione di QG per la pubblicazione.

Posso, però, garantire che finora nessuno è stato costretto a scrivere (né a leggere) su QG sulla crisi israelo-palestinese. Chi pensa di avere qualcosa da dire manda il testo alla rivista e se appare interessante e utile viene pubblicato. Come per tutte le riviste del genere. 

In ogni caso non è che o si pubblica su tutte le crisi o non si pubblica affatto. Ovviamente può non piacere ciò che si pubblica e criticarlo anche aspramente, peraltro la crisi in questione si presta molto a visioni parziali e discutibili, ma non capisco troppo il benaltrismo.

 

Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di Pietro Mondaini
Inviato: mercoledì 23 maggio 2018 11:53
A: 'Stefano Celli'; area a areaperta.it
Oggetto: [Area] R: QUESTIONE GIUSTIZIA: Israeliani e palestinesi: dalla repressione all’apartheid?

 

Non ho mai capito la vera ragione per la quale la crisi israelo palestinese desti tutta questo interesse quando di crisi internazionali,

nel Mondo, ce ne sono altre, anche più gravi ( http://www.documentazione.info/conflitti-attualmente-in-corso-nel-mondo ),che non suscitano altrettanta attenzione.

Quella crisi viene spesso affrontata, nell’opinione pubblica occidentale, a mo’ di tifoseria calcistica e penso che rappresenti solo il paravento e

il pretesto per l’affermazione di opposte concezioni ideologiche (e religiose) che non aiutano a comprendere bene il problema.

Dopo di che non credo si possa dubitare che Israele sia l’unica democrazia di quell’area e che la fondazione di uno Stato palestinese, addirittura concorrente sulla città di Gerusalemme come capitale,

non possa certo risolvere la crisi.

Se si guarda la cartina geografica si potrà constatare come uno stato piccolo, con ben poche risorse naturali, ben difficilmente potrà contrastare le ostili forze regionali che lo circondano.

Invocare l’apartheid non tiene conto delle specificità del contesto regionale.

Che si dice sulla crisi in atto nell’isola di Mindanao? Attendo in trepidante attesa un nuovo articolo di QG (da non confondere con la rivista GQ, peraltro apprezzabilissima).

Mi sembra inoltre paradossale (ma anche no)  che la città “santa” rappresenti l’innesco di continue violenze.

Ma se è “santa” non dovrebbe anche essere pacifica? Evidentemente no: sarebbe meglio se diventasse una città profana.

I rappresentanti delle stesse varie confessioni cristiane che si avvicendano per la cura della supposta “Chiesa del santo Sepolcro” si azzuffano come galline per garantirsi qualche minuto in più di controllo di quel Sito.

Arridatece Sodoma e Gomorra che è meglio!

 

Piero

 

 

Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di Stefano Celli
Inviato: mercoledì 23 maggio 2018 10:08
A: area a areaperta.it
Oggetto: Re: [Area] QUESTIONE GIUSTIZIA: Israeliani e palestinesi: dalla repressione all’apartheid?

 

quante certezze! come vi invidio

stefano

 

Il 23/05/2018 09:09, thorgiov ha scritto:

Dissento radicalmente da questa opinione. Lo Stato di Israele sta solo difendendosi, da decenni, dalle continue aggressioni del popolo palestinese, che, se potesse, creerebbe per gli ebrei dei lager per il loro sterminio. 

FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )

 

Il 23/05/2018 06:25, Questione Giustizia ha scritto:

Il drammatico e infinito conflitto tra israeliani e palestinesi è caratterizzato da una costante: l’oppressione e la repressione dello Stato di Israele nei confronti del popolo palestinese. Ma, accanto a questa tragica “costante”, che ha avuto un nuovo picco nei massacri di questi mesi, si sta verificando un fatto nuovo e diverso, e cioè la creazione di due diritti differenti per i due popoli che vivono in quell’area del mondo? Si è di fronte alla istituzionalizzazione, a danno dei palestinesi, di un vero e proprio regime di apartheid, bollato come un crimine dalle Convenzioni internazionali? L’articolo tenta di rispondere a questo interrogativo attraverso l’analisi dei molteplici comportamenti vessatori e discriminatori posti in essere dalle autorità israeliane e della “mens rea” del crimine di apartheid alla luce del diritto internazionale.

http://www.questionegiustizia.it/articolo/israeliani-e-palestinesi-dalla-repressione-all-apartheid-_23-05-2018.php

 

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