[Area] R: QUESTIONE GIUSTIZIA: Israeliani e palestinesi: dalla repressione all’apartheid?

Stefano Celli stefano.celli a giustizia.it
Mer 23 Maggio 2018 13:31:18 CEST


beh visto che diversi sono intervenuti due volte, mi concedo uno 
strtappo alla regola, per dire la mia su un paio di questioni.

Sull'interesse per il conflitto israelo-palestinese, o arabo-israeliano, 
credo che molto abbia a che vedere con la relativa vicinanza. Non è 
certo una regola assoluta (i massacri in Serbia e dintorni, ancora 
freschi, hanno obiettivamente destato meno interesse, purtroppo) ma, non 
sono il primo, è umano (e quindi non alieno) commuoversi per il 
sofferente della porta accanto più che per il morto in Nuova Guinea. 
Certo è criticabile eticamente, però è inutile far finta che noi, o 
meglio molti di noi, funzioniamo così. Nel caso si aggiungono radici 
culturali che si intrecciano con le nostre, e lo stesso Pietro le 
indica. Gerusalemme è santa per almeno tre religioni, il cristianesimo 
è, oggettivamente, innestato sull'ebraismo e nel contempo molti arabi 
palestinesi sono cristiani. Un intreccio che non può che provocare 
maggiore interesse, riflessioni, battaglie. E, ancora, il fatto che 
anche da un lato dei contendenti si trovino chi critica non solo gli 
avversari (o addirittura nemici), ma anche quelli della propria parte, 
oltre a rendere plasticamente la complicatezza della vicenda, è motivo 
di ulteriore interesse.

Sulla connotazione ideologica può darsi che abbia ragione Pietro, che 
saluto. Non è detto però che l'ideologia sia sempre una cosa brutta. 
Certo c'è (immagino ci sia) chi strumentalizza il conflitto per 
sostenere le proprie ragioni e visioni del mondo.

Conosco però molte persone che sono sinceramente interessate alla 
vicenda e alcuni anche impegnati a sostenere le ragioni e cercare 
vicinanza e solidarietà per alcuni protagonisti, o comuqnue per soggetti 
coinvolti (magari loro malgrado) nelal vicenda. Questi saranno mossi 
dall'ideologia, per carità, però cercano sinceramente il bene, magari 
semplicemente di un ragazzino che deve ricevere cure che difficilmente 
riceverebbe là, e che invece qua, per vari motivi, può ricevere.

Buona lettura a chi ne ha voglia (io lo farò, spero, oggi)

Ai non interessati indico il tasto canc, ammesso che siano infastiditi 
anche solo dalla mail :-)

stefano


Il 23/05/2018 13:05, Pietro Mondaini ha scritto:
>
> Non è benaltrismo, era solo una mia valutazione su quella crisi. Non 
> ho particolari motivi per dar rilievo alla crisi di Mindanao (ne avrei 
> potuta indicare un’altra a caso), ho solo espresso delle perplessità 
> sulle modalità latamente ideologiche con le quali viene, spesso, 
> affrontata quella crisi.
>
> piero
>
> *Da:*Dott. Marco Patarnello [mailto:marco.patarnello a giustizia.it]
> *Inviato:* mercoledì 23 maggio 2018 12:58
> *A:* 'Pietro Mondaini'; 'Stefano Celli'; area a areaperta.it
> *Oggetto:* R: [Area] R: QUESTIONE GIUSTIZIA: Israeliani e palestinesi: 
> dalla repressione all’apartheid?
>
> Non c’è dubbio che le crisi nel mondo sono davvero tante e se si 
> pesano in termini di numero di  morti ve ne sono certo di più 
> drammatiche di quella israelo-palestinese (anche se non è facilissimo 
> trovarne di più lunghe). Molte sono dimenticate. Peraltro su alcune di 
> esse QG ha pubblicato “qualcosina”, anche di recente.
>
> Ovviamente se Pietro Mondaini (o altri) vorrà scrivere qualcosa sulla 
> crisi di Mindanao è graditissimo e può mandarmi il suo testo anche 
> privatamente sulla posta istituzionale, mi impegno a sottoporlo al 
> comitato di redazione di QG per la pubblicazione.
>
> Posso, però, garantire che finora nessuno è stato costretto a scrivere 
> (né a leggere) su QG sulla crisi israelo-palestinese. Chi pensa di 
> avere qualcosa da dire manda il testo alla rivista e se appare 
> interessante e utile viene pubblicato. Come per tutte le riviste del 
> genere.
>
> In ogni caso non è che o si pubblica su tutte le crisi o non si 
> pubblica affatto. Ovviamente può non piacere ciò che si pubblica e 
> criticarlo anche aspramente, peraltro la crisi in questione si presta 
> molto a visioni parziali e discutibili, ma non capisco troppo il 
> benaltrismo.
>
> *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di *Pietro 
> Mondaini
> *Inviato:* mercoledì 23 maggio 2018 11:53
> *A:* 'Stefano Celli'; area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
> *Oggetto:* [Area] R: QUESTIONE GIUSTIZIA: Israeliani e palestinesi: 
> dalla repressione all’apartheid?
>
> Non ho mai capito la vera ragione per la quale la crisi israelo 
> palestinese desti tutta questo interesse quando di crisi internazionali,
>
> nel Mondo, ce ne sono altre, anche più gravi ( 
> http://www.documentazione.info/conflitti-attualmente-in-corso-nel-mondo 
> ),che non suscitano altrettanta attenzione.
>
> Quella crisi viene spesso affrontata, nell’opinione pubblica 
> occidentale, a mo’ di tifoseria calcistica e penso che rappresenti 
> solo il paravento e
>
> il pretesto per l’affermazione di opposte concezioni ideologiche (e 
> religiose) che non aiutano a comprendere bene il problema.
>
> Dopo di che non credo si possa dubitare che Israele sia l’unica 
> democrazia di quell’area e che la fondazione di uno Stato palestinese, 
> addirittura concorrente sulla città di Gerusalemme come capitale,
>
> non possa certo risolvere la crisi.
>
> Se si guarda la cartina geografica si potrà constatare come uno stato 
> piccolo, con ben poche risorse naturali, ben difficilmente potrà 
> contrastare le ostili forze regionali che lo circondano.
>
> Invocare l’apartheid non tiene conto delle specificità del contesto 
> regionale.
>
> Che si dice sulla crisi in atto nell’isola di Mindanao? Attendo in 
> trepidante attesa un nuovo articolo di QG (da non confondere con la 
> rivista GQ, peraltro apprezzabilissima).
>
> Mi sembra inoltre paradossale (ma anche no)  che la città “santa” 
> rappresenti l’innesco di continue violenze.
>
> Ma se è “santa” non dovrebbe anche essere pacifica? Evidentemente no: 
> sarebbe meglio se diventasse una città profana.
>
> I rappresentanti delle stesse varie confessioni cristiane che si 
> avvicendano per la cura della supposta “Chiesa del santo Sepolcro” si 
> azzuffano come galline per garantirsi qualche minuto in più di 
> controllo di quel Sito.
>
> Arridatece Sodoma e Gomorra che è meglio!
>
> Piero
>
> *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di *Stefano Celli
> *Inviato:* mercoledì 23 maggio 2018 10:08
> *A:* area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
> *Oggetto:* Re: [Area] QUESTIONE GIUSTIZIA: Israeliani e palestinesi: 
> dalla repressione all’apartheid?
>
> quante certezze! come vi invidio
>
> stefano
>
> Il 23/05/2018 09:09, thorgiov ha scritto:
>
>     Dissento radicalmente da questa opinione. Lo Stato di Israele sta
>     solo difendendosi, da decenni, dalle continue aggressioni del
>     popolo palestinese, che, se potesse, creerebbe per gli ebrei dei
>     lager per il loro sterminio.
>
>     FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli
>     Nord )
>
>     Il 23/05/2018 06:25, Questione Giustizia ha scritto:
>
>         *Il drammatico e infinito conflitto tra israeliani e
>         palestinesi è caratterizzato da una costante: l’oppressione e
>         la repressione dello Stato di Israele nei confronti del popolo
>         palestinese. Ma, accanto a questa tragica “costante”, che ha
>         avuto un nuovo picco nei massacri di questi mesi, si sta
>         verificando un fatto nuovo e diverso, e cioè la creazione di
>         due diritti differenti per i due popoli che vivono in
>         quell’area del mondo? Si è di fronte alla
>         istituzionalizzazione, a danno dei palestinesi, di un vero e
>         proprio regime di */*apartheid*/*, bollato come un crimine
>         dalle Convenzioni internazionali? L’articolo tenta di
>         rispondere a questo interrogativo attraverso l’analisi dei
>         molteplici comportamenti vessatori e discriminatori posti in
>         essere dalle autorità israeliane e della “*/*mens rea*/*” del
>         crimine di */*apartheid*/* alla luce del diritto internazionale.*
>
>         *http://www.questionegiustizia.it/articolo/israeliani-e-palestinesi-dalla-repressione-all-apartheid-_23-05-2018.php*
>
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