[Area] R: R: R: QUESTIONE GIUSTIZIA: Israeliani e palestinesi: dalla repressione all’apartheid?

thorgiov thorgiov a libero.it
Mer 23 Maggio 2018 16:30:37 CEST


Avete presente il paradosso del mandarino cinese ? Honorè de Balzac, nel 
romanzo Papà Goriot, lo riprende da uno scritto di Rousseau, e fa 
chiedere ad un suo personaggio : saresti disposto, per arricchirti, a 
causare la morte di un mandarino che sta in Cina, senza neppure muoverti 
da Parigi ? Il personaggio, alla fine, conclude per il no, però prima di 
arrivarci pone delle domande curiose, del tipo : quanti anni ha questo 
mandarino ? Perchè in realtà, anche se non lo vuole dire, probabilmente 
perchè cristiano, l'idea di arricchirsi così gli piace.

Insomma, secondo me ci stiamo sopravvalutando. La civiltà ci pone troppi 
problemi, quando i nostri meccanismi biologici sono molto più semplici 
.Che c'entra sapere se il comportamento di Israele nei confronti dei 
palestinesi è civile o meno ? Cosa importa sapere se esiste un diritto 
degli uni ad abitare in un determinato luogo al posto dell'altro ? Lì ci 
sono due popoli che dicono la stessa cosa : non possiamo e non vogliamo 
vivere insieme, indipendentemente da chi abbia ragione e chi torto. Alla 
fine, detto senza perifrasi, secondo me al personaggio del libro di 
Balzac del mandarino cinese non gliene f..... niente !

FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )



Il 23/05/2018 13:32, Picardi Luigi ha scritto:
>
> Per quanto mi riguarda invece la cosa mi interessa molto.
>
> A poche centinaia di kilometri da casa mia da 70 anni decine di 
> migliaia di persone sono rinchiuse in campi di concentramento a cielo 
> aperto privati di qualsiasi dignità per il solo motivo di aver abitato 
> o essere discendente di chi per decine di secoli aveva vissuto  in un 
> posto dove un po’ meno di 2000 anni fa risiedeva un popolo i cui 
> discendenti sostengono,  per questo motivo  e per quello che è scritto 
> in un Libro dove si afferma che quella terra gli è stata data da Dio 
> di avere il diritto di prendersi quella terra e di cacciare quelli che 
> ci sono nati e vissuti per 2000 anni.
>
> Non ho ancora capito qual è l’astruso meccanismo giuridico(credo solo 
> la forza bruta) che giustifica questo sopruso e come  si faccia a 
> tollerarlo; se venisse qualcuno a casa mia per dirmi che i suoi 
> antenati  (2000 anni fa) vivevano lì e quindi io devo andarmene, per 
> usare un eufemismo non li accoglierei bene.
>
> Si dice che Israele si difende, ma io ancora non ho capito qual è il 
> suo diritto e se nel rubare le case e la vita degli altri questi 
> “altri” siano stati consultati.
>
> Non riesco a comprendere cosa ci sia di civile in quello che fanno da 
> 70 anni gli israeliani.
>
> I palestinesi hanno ovviamente  il diritto di vivere in quella che è 
> stata la loro casa per 2000 anni e credo che nessuno avesse il diritto 
> di cacciarli, di appropriarsi dei loro beni, di umiliarli 
> costantemente e continuamente. Di tenerli chiusi da generazioni in 
> campi di concentramento. Non sono sicuro che la “cattività babilonese” 
> fu egualmente feroce.
>
> Non si discute che Israele sia un paese democratico.
>
> Io ne sono profondamente convinto e penso perciò che questo 
> comportamento debba essere attribuito a tutto Israele perché è tutto 
> Israele che democraticamente lo vuole o lo accetta.
>
> Pierluigi  Picardi
>
> *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di *Dott. 
> Marco Patarnello
> *Inviato:* mercoledì 23 maggio 2018 12:58
> *A:* Mondaini Pietro; Celli Stefano; area a areaperta.it
> *Oggetto:* [Area] R: R: QUESTIONE GIUSTIZIA: Israeliani e palestinesi: 
> dalla repressione all’apartheid?
>
> Non c’è dubbio che le crisi nel mondo sono davvero tante e se si 
> pesano in termini di numero di  morti ve ne sono certo di più 
> drammatiche di quella israelo-palestinese (anche se non è facilissimo 
> trovarne di più lunghe). Molte sono dimenticate. Peraltro su alcune di 
> esse QG ha pubblicato “qualcosina”, anche di recente.
>
> Ovviamente se Pietro Mondaini (o altri) vorrà scrivere qualcosa sulla 
> crisi di Mindanao è graditissimo e può mandarmi il suo testo anche 
> privatamente sulla posta istituzionale, mi impegno a sottoporlo al 
> comitato di redazione di QG per la pubblicazione.
>
> Posso, però, garantire che finora nessuno è stato costretto a scrivere 
> (né a leggere) su QG sulla crisi israelo-palestinese. Chi pensa di 
> avere qualcosa da dire manda il testo alla rivista e se appare 
> interessante e utile viene pubblicato. Come per tutte le riviste del 
> genere.
>
> In ogni caso non è che o si pubblica su tutte le crisi o non si 
> pubblica affatto. Ovviamente può non piacere ciò che si pubblica e 
> criticarlo anche aspramente, peraltro la crisi in questione si presta 
> molto a visioni parziali e discutibili, ma non capisco troppo il 
> benaltrismo.
>
> *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di *Pietro 
> Mondaini
> *Inviato:* mercoledì 23 maggio 2018 11:53
> *A:* 'Stefano Celli'; area a areaperta.it
> *Oggetto:* [Area] R: QUESTIONE GIUSTIZIA: Israeliani e palestinesi: 
> dalla repressione all’apartheid?
>
> Non ho mai capito la vera ragione per la quale la crisi israelo 
> palestinese desti tutta questo interesse quando di crisi internazionali,
>
> nel Mondo, ce ne sono altre, anche più gravi ( 
> http://www.documentazione.info/conflitti-attualmente-in-corso-nel-mondo 
> ),che non suscitano altrettanta attenzione.
>
> Quella crisi viene spesso affrontata, nell’opinione pubblica 
> occidentale, a mo’ di tifoseria calcistica e penso che rappresenti 
> solo il paravento e
>
> il pretesto per l’affermazione di opposte concezioni ideologiche (e 
> religiose) che non aiutano a comprendere bene il problema.
>
> Dopo di che non credo si possa dubitare che Israele sia l’unica 
> democrazia di quell’area e che la fondazione di uno Stato palestinese, 
> addirittura concorrente sulla città di Gerusalemme come capitale,
>
> non possa certo risolvere la crisi.
>
> Se si guarda la cartina geografica si potrà constatare come uno stato 
> piccolo, con ben poche risorse naturali, ben difficilmente potrà 
> contrastare le ostili forze regionali che lo circondano.
>
> Invocare l’apartheid non tiene conto delle specificità del contesto 
> regionale.
>
> Che si dice sulla crisi in atto nell’isola di Mindanao? Attendo in 
> trepidante attesa un nuovo articolo di QG (da non confondere con la 
> rivista GQ, peraltro apprezzabilissima).
>
> Mi sembra inoltre paradossale (ma anche no)  che la città “santa” 
> rappresenti l’innesco di continue violenze.
>
> Ma se è “santa” non dovrebbe anche essere pacifica? Evidentemente no: 
> sarebbe meglio se diventasse una città profana.
>
> I rappresentanti delle stesse varie confessioni cristiane che si 
> avvicendano per la cura della supposta “Chiesa del santo Sepolcro” si 
> azzuffano come galline per garantirsi qualche minuto in più di 
> controllo di quel Sito.
>
> Arridatece Sodoma e Gomorra che è meglio!
>
> Piero
>
> *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di *Stefano Celli
> *Inviato:* mercoledì 23 maggio 2018 10:08
> *A:* area a areaperta.it
> *Oggetto:* Re: [Area] QUESTIONE GIUSTIZIA: Israeliani e palestinesi: 
> dalla repressione all’apartheid?
>
> quante certezze! come vi invidio
>
> stefano
>
> Il 23/05/2018 09:09, thorgiov ha scritto:
>
>     Dissento radicalmente da questa opinione. Lo Stato di Israele sta
>     solo difendendosi, da decenni, dalle continue aggressioni del
>     popolo palestinese, che, se potesse, creerebbe per gli ebrei dei
>     lager per il loro sterminio.
>
>     FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli
>     Nord )
>
>     Il 23/05/2018 06:25, Questione Giustizia ha scritto:
>
>         *Il drammatico e infinito conflitto tra israeliani e
>         palestinesi è caratterizzato da una costante: l’oppressione e
>         la repressione dello Stato di Israele nei confronti del popolo
>         palestinese. Ma, accanto a questa tragica “costante”, che ha
>         avuto un nuovo picco nei massacri di questi mesi, si sta
>         verificando un fatto nuovo e diverso, e cioè la creazione di
>         due diritti differenti per i due popoli che vivono in
>         quell’area del mondo? Si è di fronte alla
>         istituzionalizzazione, a danno dei palestinesi, di un vero e
>         proprio regime di */*apartheid*/*, bollato come un crimine
>         dalle Convenzioni internazionali? L’articolo tenta di
>         rispondere a questo interrogativo attraverso l’analisi dei
>         molteplici comportamenti vessatori e discriminatori posti in
>         essere dalle autorità israeliane e della “*/*mens rea*/*” del
>         crimine di */*apartheid*/* alla luce del diritto internazionale.*
>
>         *http://www.questionegiustizia.it/articolo/israeliani-e-palestinesi-dalla-repressione-all-apartheid-_23-05-2018.php*
>
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