[Area] il governo, le famiglie, i minori ed il Csm.

Ardigo' Mario mario.ardigo a giustizia.it
Dom 3 Giu 2018 18:13:20 CEST


Dal 1864, quelle del marzo scorso sono le prime elezioni politiche nazionali in cui il Papato non è intervenuto. La Chiesa cattolica è comunque, attualmente, la prima forza politica della nazione con un organizzazione capillare e centri di formazione di alto livello. Una forza ancora potente, anche  a livello mondiale. Questa organizzazione politica è stata messa in piedi in Italia nel 1906, in previsione dell'introduzione del suffragio universale maschile e di un intervento di una forza di massa papista nelle elezioni politiche, che in effetti vi fu alle elezioni del 1913. E' stata poi la base sulla quale, dal 1939, si è costruita la lunghissima egemonia del cattolicesimo politico e la stessa democrazia repubblicana post-fascista. Però nessuna delle forze politiche che partecipano oggi allo scontro politico ha mantenuto dimestichezza con quella realtà. La dottrina sociale, che è la sua ideologia, è stata del tutto ignorata. La politica oggi egemone non sente la necessità di una "conciliazione", come invece avvenne al fascismo storico, che ad essa dovette il decennio, dal 1929 al 1939, in cui, da basi pericolanti, divenne forza totalitaria e pervasiva. Ma avverte vagamente la presenza di quel soggetto politico e lo teme. E a ragione. perché l' ideologia che ha prevalso di questi tempi  è non solo altamente laicizzata, ma contrastante con principi basilari della dottrina sociale.  Una veloce lettura della più recente enciclica sociale, la Laudato si' può bastare per convincersene. Non c'è in essa una sola parola che non suoni come un rimprovero verso le opinioni prevalenti nell'Italia di oggi.

  Non conoscendo com'è la Chiesa cattolica italiana di oggi, avendone imprecise antiche reminiscenze, alcuni la pensano fatta in prevalenza da bacchettoni ossessionati dal sesso. Che naturalmente ci sono ancora, per carità. Ma sono realtà marginali, anche se piuttosto chiassose. Gli omosessuali e le loro famiglie in genere sono accolti da amici nelle parrocchie.  Non si tratta di iniziative spontanee, ma di orientamenti del Papa e del vescovi.

 Chi ha poca familiarità con la Chiesa, può pensare di tentarla offrendole l'ostilità verso le famiglie omosessuali, in cambio di appoggio o anche solo del silenzio. Ma quell'ostilità è vissuta in genere  come peccaminosa dai credenti. Colpire le famiglie omosessuali è di solito ritenuto malvagio. E in religione si cerca di combattere le tentazioni. Ti conducono sul pinnacolo del Tempio e ti dicono che tutto quello che vedi sarà tuo, promettono potenza, se si cederà, prostrandosi.  E, la potenza di questo mondo, come sempre, si ottiene a spese dei più deboli. Una potenza che in religione ci si impegna a ripudiare.

 Mario Ardigò



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Da: Area <area-bounces a areaperta.it> per conto di Ciccio Zaccaro <giozaccaro a alice.it>
Inviato: domenica 3 giugno 2018 16:39
A: area
Oggetto: [Area] il governo, le famiglie, i minori ed il Csm.

Il Contratto di governo, presupposto programmatico del governo Lega-5stelle, poco dice sulla giustizia civile ( nulla sulla Corte di Cassazione... grande malata) e tace sul tema dei diritti.
In materia di persone e famiglia, emerge poi una visione tutta adultocentrica (si veda, per esempio, l’attenzione al “diritto” di ciascun genitore separato ad avere  con se’, per pari tempo, il figlio, disinteressandosi della volontà e dell’interesse dei minori).
Preoccupano, infine, le dichiarazioni del ministro alla famiglia che nega l’esistenza delle famiglie arcobaleno. Comunque la si pensi sul tema, i legami familiari fra persone dello stesso sesso e la omogenitorialita’ sono fatti che sempre più si affermano nella società italiana. Negarne l’esistenza, significa privare di regolamentazione quello che già e comunque esiste.
Significa anche svilire il lavoro dei giuristi e dei tribunali che, negli anni, hanno trovato soluzioni equilibrate e sempre prese nell’interesse del minore.
Significa imporre un punto di vista ideologico alle parti che rivendicano i diritti in tribunale ed ai giudici che cercano di tutelare i diritti con le sentenze.
Anche per questo il futuro Csm deve essere forte ed autorevole. Lo deve essere per difendere l’indipendenza e l’autonomia della giurisdizione, sopratutto nell’interesse dei cittadini nel cui nome e’ esercitata.
Deve esserlo anche quando si occupa di giustizia per le persone, le famiglie e per i minori.
Si dovranno adeguatamente valorizzare le professionalità e le specifiche esperienze professionali, soprattutto nella scelta dei dirigenti degli uffici come non sempre e’ accaduto.
Si dovrà studiare come dare conto, in sede di valutazione di professionalità, del tempo e del modo di ascolto del minore, che sfugge ai freddi rilievi statistici ma che invece sostanzia la giurisdizione in materia. Ascoltare i minori e tenere conto del loro interesse e’ un obbligo e non un capriccio dei giudici.
Si dovranno valutare i progetti organizzativi delle procure ordinarie e minorili, anche nella misura in cui dettino la linea dell’ufficio per gli interventi negli affari civili.
Si dovranno adeguare i format dei programmi di gestione perché, per ovvi motivi, i procedimenti civili nell’interesse dei minori non devono per forza chiudersi in tre anni ma devono durare fintanto dura il pregiudizio per il minore.
Il Csm riguadagnerà credibilità anche quando saprà rendersi conto delle specificità degli uffici specializzati e adeguare la propria azione ad essi.
Giovanni Ciccio Zaccaro
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