[Area] R: il governo, le famiglie, i minori ed il Csm.

[thorgiov]

Hai scritto che la forza politica della Chiesa, pur ancora imponente,  
non è stata attivata né dal Papato né dai vescovi italiani, perchè, per 
almeno una generazione, regnante papa Wojtyla, non è proseguita 
quell’attività di formazione delle masse cattoliche alla politica 
democratica che era stata affidata storicamente all’Azione Cattolica. 
Ecco, secondo me la ragione è un'altra : non esistono più le masse 
cattoliche. O meglio, è rimasta solo la parte peggiore della tradizione 
cattolica : la diffusa tendenza al vittimismo, al fatalismo, l'affidarsi 
sempre ad un intervento provvidenziale dall'alto, con relativa 
deresponsabilizzazione dei singoli, perchè gli italiani sono un popolo 
che si crede già perfetto e pensa che la colpa dei mali che lo 
affliggono venga sempre da qualcun altro. La società di oggi è però 
molto diversa rispetto anche a solo trent'anni fa.  Gli appelli che 
vengono da Papa e vescovi, per esempio in materia di immigrazione, 
cadono nel vuoto non perchè manca l'agente politico in grado di 
raccoglierli, ma perchè è la società che va in un'altra direzione. La 
Democrazia Cristiana è ormai finita, anche nelle componenti che naquero 
dalla sua scissione.  Un eventuale ordine di impegnarsi proveniente da 
Bergoglio potrebbe essere raccolto solo dai pochi cattolici rimasti, 
tipo Gentiloni e Delrio, che però sono isolati.  Che senso avrebbe oggi 
promuovere scuole di politica come quelle animate dai gesuiti Bartolomeo 
Sorge ed Ennio Pintacuda, dalle quali scaturì la riforma politica che va 
sotto il nome di “primavera palermitana”? Va rammentato che quella 
esperienza, negli anni '80 del secolo scorso, in fin dei conti ebbe un 
rilievo esclusivamente locale. Il politico più rappresentativo di quella 
esperienza, vale a dire Leoluca Orlando, formò un partito a livello 
nazionale denominato "La Rete", che ebbe scarsissimo seguito e 
brevissima vita. Orlando si candidò pure a Presidente della Regione 
Sicilia nel 2000, e perse contro Cuffaro. Il candidato da lui sostenuto 
alla Presidenza della Regione Sicilia nelle elezioni dell'anno scorso, 
tal Micari, pure è stato sconfitto. Se la Raggi snobba l'Azione 
Cattolica non è perchè sia ostile ad essa, ma semplicemente perchè non 
la considera importante. Bisogna fare professione di realismo. Tutto 
scorre. La Costituzione del 1948 sicuramente rappresentò il punto di 
incontro tra le ideologie politiche dominanti a quel tempo, vale a dire 
il cattolicesimo democratico e il socialismo, con una piccola spruzzata 
di liberalismo. Ma quella stessa Costituzione, se ci si pensa, è già 
stata superata dai Trattati europei, che delineano un altro tipo di 
società. Non è più il lavoratore che conta, ma il consumatore. Noi siamo 
abituati a pensare alla Costituzione come ad una sorta di Vangelo ( o di 
Corano ) laico, immutabile, eterno almeno nei suoi principi fondanti. Ma 
non è così. Ed aggiungo che è non solo inevitabile, ma anche giusto che 
non sia così. Anche il principio di unificazione europea è in crisi, 
perchè si è basato su un presupposto rivelatosi fallace : che 
l'unificazione avrebbe assicurato un miglioramento delle condizioni di 
vita per tutti. Come se tutto quello che accade nel resto del mondo non 
contasse nulla o rimanesse fermo nel tempo. Che si tratti della 
immigrazione o dei dazi di Trump, tutto in realtà è mutevole. Concludo 
ponendo la stessa domanda : davvero pensi che Berlusconi nel 2011 cadde 
perchè si trovò di fronte all'ostilità dei vescovi italiani ?

FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )


Il 08/06/2018 15:51, Ardigo' Mario ha scritto:
> La forza politica della Chiesa, pur ancora imponente,  non è stata 
> attivata né dal Papato né dai vescovi italiani. Perché? Si può pensare 
> che abbiano inciso la profonda spaccatura verticale che attraversa il 
> mondo ecclesiale per varie ragioni e le gravi difficoltà che 
> travagliano il Papato nel suo lavoro di adeguamento ai tempi, troppo a 
> lungo rimandato. Ma la ragione vera penso sia che per almeno una 
> generazione, regnante papa Wojtyla, non si è proseguita quell’attività 
> di formazione delle masse cattoliche alla politica democratica che era 
> stata affidata storicamente all’Azione Cattolica. 

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